sabato 28 febbraio 2015

mi hanno chiesto


Mi hanno chiesto se penso all'italia come ad un paese normale
Si, sembrerebbe un paese normale, le gente conduce la sua vita, sapendo cosa la attende, in futuro, una vita di lavoro, intervallata da qualche gioia, e qualche contrarietà, una vita normale, insomma, basta adeguarsi all’andazzo corrente e …bon…Ma ho scoperto che quando un bimbo nasce, diventa proprietà di un trust chiamato repubblica italiana, una società per azioni, insomma, che sfrutta questa nuova nascita per finanziarsi, meccanismo incomprensibile , per me , ma mi hanno assicurato che è così. E poi questo bimbo , fino a che è a contatto con i genitori, scopre da se tutto il mondo che lo circonda, fa le sue esperienze, inizia il suo percorso di vita senza condizionamenti che non siano quelli per la sua sicurezza , la sua alimentazione, e pochi altri, gli viene insegnato in maniera soffice il valore della morale, del coraggio, e della lealtà. Poi intraprende il suo percorso di vita, in seno alla società, in seno alla scuola. Là scopre che la morale che gli è stata insegnata dai genitori va modificata, va modellata per essere più proficua in seno ad una società organizzata. Il concetto di coraggio, anche quello va modificato, non bisogna mai usarlo per contrastare l’ordine stabilito, solo per minuscoli scopi personali, o sportivi, o di immagine. E la lealtà… quella si che va trasformata pesantemente, in un sottile gioco di adeguamenti che non sopporta picchi di umanesimo. E inizia così il plagio programmato, pianificato per benino, per creare un individuo che sia utile ad una società organizzata. inizia il lungo cammino che non si interromperà mai. Si, perchè quando la scuola avrà terminato il suo compito, il lavoro dovrà essere svolto dall’informazione, Dall’istruzione all’informazione, in fondo il passo è breve, non c’è bisogno di grossi stravolgimenti, è un fluire liscio verso la creazione di una personalità utile a tutti, A tutta la società…E si entra nel mondo del lavoro, e magari, se sei sveglio, ti accorgi che forse qualcuno ti sta rubando il tuo tempo, sta sfruttando le tue qualità, senza pagarti adeguatamente.
Senza riconoscere che tu stai dando molto di più di quello che ricevi. E con qualche soldino in tasca, alimenti il meccanismo voluto da loro, generi altri figli, consumi quello che loro decidono, usi i loro servizi pagandoli profumatamente, a prezzi imposti da loro, contribuisci, con l’espressione del voto, a legittimare chi deciderà per te, e infine, se Dio vorrà, potrai goderti la sospirata pensione in tranquillità.E forse allora, avendo finalmente il tempo di pensare, ti accorgerai che la tua vita è scivolata secondo binari imposti, ti renderai conto che non sei mai stato in grado di scegliere, di indirizzare la tua vita.

Mi hanno chiesto se penso all’italia come a un paese normale, si, penso di si, anche se penso che la gente non abbia valore, non possa decidere. Ci hanno così pesantemente condizionati, che riteniamo che i soprusi che subiamo siano la normalità. e se nemmeno, quando la gente esprime un parere attraverso un referendum, viene assecondata, mi viene il dubbio che forse questo non è un paese normale. O almeno non è una democrazia normale. Abbiamo stabilito di abbandonare il nucleare perchè troppo pericoloso, e ci ritroviamo sul nostro territorio novanta bombe atomiche di un paese straniero. Abbiamo stabilito che i servizi essenziali non possono essere estraniati, e pullulano aziende private che lucrano sui bisogni semplici della gente. abbiamo stabilito che una corretta informazione sia la base per una giusta democrazia, e scopriamo che questo non è un paese per gente che scrive quello che pensa. Abbiamo stabilito di ridimensionare gli introiti dei politici, e loro guadagnano sempre di più, e sono sempre più coinvolti in faccende di malaffare.

Nessuno di noi ha stabilito che dovessimo dotarci di una moneta straniera, eppure la nostra è una moneta , oltre che straniera, anche privata. Mi viene il dubbio che questa sia una dittatura, ma forse no, mi sbaglio. Anche se vedo che magistrati che compiono il loro dovere, in contro tendenza alla prassi corrente, vengono messi nelle condizioni di non operare. Vedo che la nostra nazione è, però , dalla parte del giusto, combatte gli stati canaglia, esporta democrazia, compie missioni militari umanitarie, cosa poi abbia di umanitario una guerra, quello non l’ho ancora capito. Come non ho capito come mai si preferisca spendere miliardi in armamenti , sottraendoli al benessere della gente.
Non ho capito come mai chi ruba per necessità, per sfamarsi, venga condannato al carcere, in una società opulenta come dovrebbe essere la nostra, no, non l’ho capito.
Non ho capito come mai, nonostante la costituzione affermi il contrario, vengano espropriati i beni di chi non può pagare le tasse. Mi viene il sospetto che sia una colossale truffa. Mi viene il sospetto che questa società sia stata costruita per il benessere di pochi, e per la creazione di nuovi schiavi.
Mi viene il sospetto che il mondo, e non solo la nostra nazione, sia nelle mani di autentici criminali. Non capisco perchè, tanti popoli, desiderosi di riacquistare la loro autonomia, e indipendenza, vengano costretti ad appartenere a nazioni sempre più grandi.
Si, perchè ormai alcuni di noi hanno capito che la creazione di stati estesi a dismisura sono, oltre che innaturali, anche funzionali al dominio di poche famiglie di criminali finanzieri internazionali, sull’intera popolazione mondiale, loro mirano a questo, ad un governo globale, ad una unica moneta , e soprattutto ad un unico pensiero, quello imposto da loro. Mi sto interessando , in questo periodo, di questioni legate a quello che reputo sia giusto e naturale, cioè alla auto determinazione dei popoli, intesi come abitanti di zone di territori omogenei, in fondo l’umanità è partita da questa situazione, anzi da realtà sociali molto più frammentate di quello che intendo io, in seguito sono state le varie massonerie che hanno sempre auspicato accorpamenti innaturali.

Esistono tre regioni , in italia, che mirano ad auto determinarsi, più di altre, e sono gli splendidi e decisi abitanti del veneto, stanchi di produrre e creare ricchezza, che viene sistematicamente espropriata da questa società per azioni, poi i combattivi abitanti della sicilia, sicuri che l’unità d’italia sia stata realizzata per annichilire tutto il sud, e infine ci siamo noi, Vera Nazione riconosciuta dalla storia, e già dotati di un governo provvisorio, certi che il disfacimento dell’italia è già in atto. Sappiamo benissimo che l’italia è nata dal regno di sardegna, siamo noi il vero germe che ha fatto nascere questa nazione, oggi, ahimè troppo diversa dall’idea di struttura a servizio della gente. Ma lo sappiamo, il cammino non sarà né agevole, né breve, e al di là di giuste rivendicazioni separatiste, avremmo voluto che che non si arrivasse a questo punto, avremmo voluto che l’italia fosse una nazione del popolo, che la sua moneta fosse del popolo, che l’istruzione fosse improntata alla reale affermazione dell’individuo, e non al suo uso in termini speculativi, situazione che fa comodo solo alle elite.

Si, mi sento di affermare che questa nazione ha fallito, perchè hanno preso il sopravvento sul popolo logiche elitarie e massoniche, Un voler vedere il mondo in maniera piramidale, e non, come dovrebbe essere , a servizio della gente. il processo di disfacimento di questa nazione , che non temo a definire iniqua, è già in atto, sia in termini politici, che morali, La democrazia, ormai è diventata una parola vuota di significati, La rappresentatività partitica ha fallito miseramente, chi può affermare , oggi, di essere veramente rappresentato da un solo politico? Penso nessuno, Qui si tratta di capire che non può esistere democrazia in nazioni estese, abitate da milioni di persone, nessuno , in queste condizioni, si può sentire rappresentato, la democrazia rappresentativa ha fallito. ora costruiamo una vera democrazia dei popoli.
Per fare ciò, è necessario che la gente si interessi del bene comune, si riappropri della corretta informazione, si dia inizio ad una radicale trasformazione delle istituzioni scolastiche, e decida una buona volta che delegare non porterà mai nessun risultato positivo per la gente.
E soprattutto, al fine di velocizzare questi processi, uscire immediatamente da questo lager chiamato unione europea, e abbandonare al suo destino una moneta innaturale e fittizia, nata da criminali bisogni elitari, non certo pensata per il benessere della gente.
Mi hanno chiesto se la gente conti ancora qualcosa, ebbene si, sono sicuro che non passerà molto tempo, che la gente riprenderà nelle sue mani il proprio destino.
Mariano Abis

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