I sardi hanno molte abitudini, molte delle quali derivano dalla nostra storia eterna, molte altre derivano da comportamenti indotti dai vari colonizzatori.
Tralascio di analizzare come mai alle manifestazioni si vedono troppi sardi con la bandiera dei 4 mori in una mano, e una bottiglia di birra jchnusa nell'altra, quandanche non si presentino con la bandiera del cagliari calcio.
Tralascio di analizzare i motivi per i quali non ci si ribella anche se la dispensa e il frigorifero sono irrimediabilmente vuoti, l'importante è che restino i soldini per partecipare ai concerti dei tazenda, o peggio a quelli di blasco o jovanotti, o per pagare l'abbonamento a mediaset premium.
E' oramai assodato che lo sport preferito dai sardi è il salto del tirreno (o dell'atlantico), sia per la voglia di conoscere luoghi "più moderni", sia per il fatto che sono stati obbligati, in quanto qualche fetente ha deciso di spopolare la nostra terra.
Una abitudine molto ben radicata nel nostro popolo, è la pratica pluri-secolare di mettere colossali ceri accesi in onore di San Lamentino.
Conosciamo bene quali siano le nostre problematiche, ma non mettiamo risorse neuronali per cercare soluzioni, vista l'inedia secolare che ci attanaglia.