Sono state poste alcune domande e considerazioni, riguardo alle prime fasi di una ipotetica e auspicabile istituzione dello stato sardo, o di una unilaterale dichiarazione di indipendenza, rispondo secondo la mia sensibilità e secondo il mio punto di vista.
Prima domanda > chi manterrebbe pensionati e dipendenti pubblici?.... i pensionati hanno diritto alla pensione a cura dello stato per il quale hanno lavorato, così come un sardo che ha sempre lavorato in germania gli spetta la pensione tedesca, idem per chi ha lavorato per l'italia.
I dipendenti pubblici verrebbero pagati con moneta al portatore di proprietà del popolo sardo stampata prima da un organismo che rappresenti e faccia le veci della nazione sarda, poi dallo stato sardo.
"Prendere oggi l'Indipendenza è semplice" , non è affatto semplice, coi sardi che ci ritroviamo è quasi impossibile, urge una spinta culturale che faccia capire ai sardi che bisogna abbandonare vittimismo indotto e riscrivere la nostra storia di modo tale da acquisire identità di popolo e orgoglio nazionale.
Essere Indipendenti vorrebbe dire staccarsi dall'Italia, justo, essere liberi invece vuol dire cacciare l'italia dalla sardegna, se ci pensi bene la differenza è sostanziale.
C'è chi preferisce l'indipendenza, chi essere uomini e donne liberi in una terra libera, preferisco di gran lunga la seconda ipotesi.
A proposito dell'assistenzialismo è una jattura tipicamente italica, lo stato sardo lavorerà per creare imprese e produzioni, forte della stampa di moneta sovrana al portatore di proprietà della nazione sarda.
Poi dici che se l'economia è fiorente, i sardi non si opporranno e seguiranno a ruota, justo, ma in regime di moneta europea questo non è possibile, quindi serve un movimento di liberazione composto da veri patrioti coraggiosi che stampi moneta (lo può fare) per uscire dal vortice €uro.
"Son stato molto vicino a gruppi Indipendentisti seri, " sbagliato! non esistono in sardegna gruppi indipendentisti seri, serve una organizzazione nuova e seria, ancora da istituire, che rappresenti la nazione sarda.
E questa organizzazione deve avere come obbiettivo indispensabile la decolonizzazione della nostra terra.
Poi parli di indipendenza per via giuridica internazionale, questa è cosa buona e justa, la strada giuridicamente più seria è coinvolgere un gruppo di avvocati (possibilmente sardi) esperti di diritto internazionale.
Dimostrare che il passaggio tra regno di sardegna a regno di italia è stato illegale e illegittimo è il primo fondamentale passo da compiere.
Esiste un gruppo che ha proprio questo fine, visitatelo e iscrivetevi.
Nessun commento:
Posta un commento