La lotta contro
la speculazione
energetica
in Sardegna
Diario della Resistenza
I terzi 100 giorni
Luisa Cighetti
Luisa Cighetti
Diario della Resistenza
I terzi 100 giorni
La lotta contro la speculazione
energetica in Sardegna
Dedicato ai miei compagni di lotta.
L’arte della guerra non consiste
nel confidare che il nemico non verrà,
ma nella sicurezza di accoglierlo adeguatamente.
Tzu Sun
Giuro che non avrei voluto che diventasse un’enciclopedia! E invece
eccomi qui a raccontare i terzi 100 giorni di resistenza. In questi ultimi
giorni la lotta si è fatta più articolata abbracciando tutte le forme di
resistenza alle servitù della Sardegna: energetica, militare e industriale.
Quindi non solo manifestazioni contro la speculazione energetica ma
anche contro il temuto deposito di scorie nucleari, contro le esercitazioni
militari che a inizio aprile hanno interessato km e km di coste e aree
interne e contro il riarmo voluto dalla UE (vorrei scriverlo minuscolo: ue)
con lo spauracchio di un’invasione russa in Europa. Pretesti pretestuosi
(la ripetizione è voluta) per foraggiare l’industria bellica dopo aver forag-
giato l’industria farmaceutica al tempo della pandemia (meglio sarebbe
scrivere pandemenza).
Del resto tutto è collegato ed è in questa ottica che va combattuta
la speculazione energetica: occorre avere una visione globale degli av-
venimenti.
A fine diario, come al solito, ho aggiunto un breve mio scritto. Stavolta
non è una filastrocca, e nemmeno una favola, ma una divagazione iro-
nica sui vari profili psicologici dei resistenti, scritta il luglio scorso durante
il presidio al porto di Oristano. Occorre un po’ di sana autoironia per
sdrammatizzare il tutto. Tra parentesi io sono il veterano .
Prefazione di Ingrid Atzei
Presidente sezione Cagliari di DSP
Ed eccoci qua a piantare un nuovo picchetto lungo il cammino con-
troverso della costante affermazione della sovranità della Sardegna con-
tro ogni forma di speculazione, giacché il falso green è solo uno degli
attacchi multiformi che riceviamo.
Sperimentiamo ogni giorno nuove brame colonizzatrici, annienta-
trici, nichilistiche e venefiche. Eppure, come popolo, non chiniamo il
capo: ci inventiamo nuove iniziative, ci sosteniamo a vicenda, stiamo sul
pezzo anche con dibattiti ed incontri culturali, costituiamo nuovi comitati
e cresciamo numericamente in quelli già consolidati. Sfidiamo chi ci
sfida, chi pare non essere mai pago dei nostri NO ribaditi a più riprese.
Assistiamo, contemporaneamente, allo sfilacciamento della credibilità
e della legittimità della politica regionale che dovrebbe tutelarci e che,
invece, mostra indifendibili negligenze, passività, posizioni di comodo e
interessi altri. La non-curanza per un verso e l’incuria per l’altro diven-
tano il nostro humus abusante quotidiano con il quale dobbiamo con-
frontare le nostre forze e i nostri progetti di vita; progetti irrealizzabili in
un territorio che perda i propri tratti definienti. L’esito emotivo attendibile
è tanta amarezza ma la rinuncia alla perdita dei nostri diritti di nascita
quella no, non è contemplata!
E, allora, come tarassachi investiti dal vento spiumiamo i nostri pap-
pi per disseminare ogni anfratto infinitesimo dell’isola della nostra con-
trarietà agli abusi indiscriminati di emungitori di ricchezze. Il confronto
con costoro appare ancora lungo, perciò Luisa s’appresta ad un nuovo
meticoloso rendiconto giornaliero. Ciononostante, la nostra speranza è
che quanto prima la sovranità popolare isolana non abbia necessità di
riaffermarsi e sia data definitivamente per consolidata. Nel frattempo,
come nella nota storia della gazzella e del leone che si alzano la mattina
e sanno solo di dover correre, l’una per rifuggire il predatore e l’altro per
inseguire la preda, sappiamo solo che ci alziamo la mattina con un’unica
certezza: dobbiamo correre. Correre per non dare tempo al tempo di
consentire a mani rapaci di strapparci territorio e radici. Dunque, forza e
coraggio e… non dimentichiamoci di correre!
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Diario della Resistenza. I terzi 100 giorni.
Mercoledì 22 gennaio.
Ieri è terminato il Diario della Resistenza - I secondi 100 giorni. Oggi inizia
la terza parte, siamo al 201esimo giorno. Scoppia lo scandalo delle lobby
green per appoggiare le riforme Timmermans:
lo rivela una inchiesta del quotidiano olandese De Telegraaf. È solo la
conferma di quello che sospettavamo: l’Ue avrebbe “pagato segretamen-
te gruppi ambientalisti per promuovere i piani verdi dell’ex commissario
Timmermans. Telegraaf cita contratti riservati.
Stando al quotidiano olandese, Bruxelles avrebbe “utilizzato denaro da un
fondo per sussidi climatici e ambientali da miliardi di euro” per finanziare
una “lobby ombra” al fine di portare le politiche green in cima all’agenda
europea.
Giovedì 23 gennaio.
Mauro Pili in un articolo dell’Unione denuncia l’arrivo del Tyrrhenian Link
cable a Porto Canale, a Cagliari, subito trasportato a Quartucciu. Consiglio
Comunale a Selargius: si parla della sospensiva dell’autorizzazione per
la realizzazione del Tyrrhenian Link. Sospensiva presentata nel febbraio
2024 con forte ritardo rispetto alla prima comunicazione del progetto di
Terna del maggio 2021.
Venerdì 24 gennaio.
Dopo Donori e Dolianova anche Serdiana avvia l’iter per la costituzione di
una comunità energetica.
Sabato 25 gennaio.
A Tortolì convegno sulla speculazione energetica organizzato dal sindaco
di Talana. Inaugurazione dell’anno giudiziario: in un’intervista a Videolina il
procuratore generale Luigi Patronaggio parla di possibili infiltrazioni mafio-
se nel settore dell’eolico e del fotovoltaico.
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Domenica 26 gennaio.
Ricostruzione della Barracca de Su Padru a Selargius. A Ploaghe è in corso
la costruzione di uno dei campi Bess (Battery Energy Storage System), un
innovativo progetto pensato per migliorare la stabilità energetica in Sarde-
gna. Il progetto, ideato da un team di ricercatori e ingegneri del Cern di Gi-
nevra, ha trovato nel nostro paese un alleato strategico in Enel, attraverso
la sua divisione Enel Green Power. A sua volta, Enel ha affidato la realizza-
zione e la messa in funzione dei campi alla società Enemek-Engineering
Construction, che si occupa della parte ingegneristica, elettrica, strutturale
e informatica.
Il progetto, che
ha preso il via a
metà 2024, vede
la Sardegna tra le
regioni pioniere.
Oltre al campo di
Ploaghe, tra i più
grandi d’Italia, si
stanno realizzan-
do altri impianti a
Ottana, Quartuc-
ciu e nel Sulcis.
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Lunedì 27 gennaio.
Mauro Pili in un video-inchiesta a Videolina riporta l’intervista al procu-
ratore generale Luigi Patronaggio ed evidenzia i possibili collegamenti
mafiosi legati alla speculazione energetica. Viene presentata l’opposi-
zione alla decadenza della Todde, l’udienza in tribunale è prevista per il
20 marzo.
Martedì 28 gennaio.
Come prevedibile il governo impugna la legge sulle aree idonee forte-
mente voluta dalla Todde.
Mercoledì 29 gennaio.
A Mamoiada il Comitato contro la speculazione energetica di Mamoiada
organizza un’assemblea pubblica.
Giovedì 30 gennaio.
Consiglio comunale a Selargius. All’ordine del giorno la discussione sul
Tyrrhenian Link. Il consiglio termina con un nulla di fatto.
Venerdì 31 gennaio.
La Todde vola (inutilmente) a Roma. Ci aspettiamo mirabolanti e bugiar-
dissime dichiarazioni di vittoria.
Sabato 1 febbraio.
Come da pronostico, l’incontro a Roma con il ministro dell’Ambiente non
produce niente di fatto. Di tutto si parla tranne che della recente boccia-
tura della legge sulle aree idonee. Però le mirabolanti e bugiardissime
dichiarazioni al rientro non mancano.
Domenica 2 febbraio.
Mercato contadino alla Barracca de Su Padru, ricostruita domenica scorsa.
Lunedì 3 febbraio.
Arrampicata di specchi della Todde in consiglio: viene usato impropria-
mente il termine democrazia per definire le sue elezioni.
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Martedì 4 febbraio.
Il consiglio comunale di Cagliari boccia il progetto off shore Sardegna 2
della Renexia Spa.
Mercoledì 5 febbraio.
Niente di rilevante da segnalare.
Giovedì 6 febbraio.
Consiglio comunale a Selargius. Il primo punto all’ordine del giorno è la
criticità del Tyrrhenian Link alla luce della circostanziata relazione presen-
tata dall’agronomo Mario Asquer. È presente il Presidio Permanente del
Popolo Sardo.
Venerdì 7 febbraio.
A San Sperate serata di dibattito contro la speculazione energetica. L’e-
vento “Simboli di lotta” è promosso dal presidio La Barracca de su Padru
e da Claudio Collu.
Sabato 8 febbraio.
Niente di rilevante da segnalare.
Domenica 9 febbraio.
A Dolianova incontro pubblico organizzato dal Comitato per la difesa del
territorio Parteolla-Gerrei. Riunione settimanale dei presidianti del popolo
sardo.
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Lunedì 10 febbraio.
La banca americana più grande del mondo, la JP Morgan, domani entra
nel liceo scientifico di Siniscola per indottrinare gli studenti sulla bontà
degli impianti eolici off shore che la società Nadara SPA vuole realizzare
tra Siniscola e Olbia. Gli studenti indicono uno sciopero per domani, il
sindaco di Siniscola lancia un appello di aiuto e coesione, i comitati e i
presidianti del popolo si organizzano per essere presenti a Siniscola. Non
ci si annoia.
Martedì 11 febbraio.
Alle 11 davanti all’Istituto M. Pira di Siniscola ci sono centinaia di persone
fra attivisti, comitati e consiglio comunale di Siniscola al completo. Gli
studenti lasciano l’Istituto e si uniscono ai manifestanti. La relazione della
Nadara SPA va deserta davanti alle sedie vuote: i responsabili della Nada-
ra SPA lasciano l’Istituto con le pive nel sacco e vengono scortati alle loro
macchine dalla polizia.
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Mercoledì 12 febbraio.
Al circolo Ruga Molise, a
Cagliari, “Ciaciarradas &
ateras cosas” sulla spe-
culazione energetica
organizzata da S’Indi-
pendente di Ivan Mon-
ni e dai presidianti. Il
Ministero dell’Ambien-
te boccia il progetto
del maxi parco voltaico
proposto da Myt Sardi-
nia 2 srl a Portoscuso.
A Villanova Tulo viene
inscenato un simbolico
processo ad una pala.
Sentite accusa, difesa
e testimone, il giudi-
ce condanna la pala al
rogo.
Giovedì 13 febbraio.
Niente di rilevante da segnalare.
Venerdì 14 febbraio.
Riunione settimanale dei presidianti del popolo sardo: fervono i preparati-
vi per i prossimi flash mob da tenersi durante il carnevale.
Sabato 15 febbraio.
Nella sede dell’Unione Sarda, a Cagliari, durante un forum, quattro rappre-
sentanti del Comitato scientifico per l’Insularità in Costituzione rendono
nota la presentazione di una denuncia contro la speculazione energetica
in tutte le procure della Sardegna. A Cagliari presentazione del libro di Pu-
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tin “Le vere cause del conflitto russo-ucraino” edito da Visone TV: durante
il dibattito si parla diffusamente della speculazione energetica in Sarde-
gna. Ogni momento è buono per generare consapevolezza.
Domenica 16 febbraio.
Niente di rilevante da segnalare.
Lunedì 17 febbraio.
A Cagliari Festival Alternativo della Canzone e della Poesia contro la Guer-
ra. Il presidio del popolo sardo è presente assieme al CEC.
Martedì 18 febbraio.
Consiglio regionale all’insegna del salvataggio delle poltrone di tutti, Tod-
de in primis: si vota il ricorso alla Corte Costituzionale contro la decadenza
della Todde. L’opposizione abbandona l’aula.
Mercoledì 19 febbraio.
Siamo sempre più famosi! Il caso decadenza Todde finisce in Parlamento
e lo scontro istituzionale sta diventando un caso senza precedenti.
Giovedì 20 febbraio.
Niente di rilevante da segnalare.
Venerdì 21 febbraio.
Nasce la rete denominata “SardDegna Iniziativa Popolare” che in data
odierna ha inviato a tutti i comuni della Sardegna i moduli per la sottoscri-
zione di una proposta di legge elettorale di iniziativa popolare che superi
il presidenzialismo, affermi il sistema proporzionale puro per l’elezione
del Consiglio Regionale e introduca lo strumento della sfiducia costruttiva
quale elemento di stabilizzazione.
Sono invitati ad aderire e a contribuire alla raccolta delle firme, che avrà
inizio il giorno 27 febbraio, tutti coloro che condividono il contenuto della
proposta e il percorso utilizzato per portarla all’attenzione e alla discussio-
ne del Consiglio regionale sardo.
Si potrà firmare in tutti i Comuni oltre che nei banchetti in fase di orga-
nizzazione.
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Sottoscrivono:
Lucia Chessa proponente e presidente della rete SarDegna Iniziativa Po-
polare.
Stefania Murru per Comitato Nuoro
Dario Scarpa per comitato Carbonia-Iglesias
Renato Giovanetti per il Comitato Ghilarza
Marcantonio Farris per il Comitato Siniscola
Antonietta Farre per Gruppo Alternativa Bitti
Fabrizio Cossu per Sa Domo De Totus Sassari
Luciana Miglior per Comitato Oristano
Giovanni Siotto Pintor per Comitato Cagliari
Virgilio Sotgia per il Comitato Quartu Sant’Elena
Mattia Moro per Comitato Mamoiada
Gianluca Serra Sindaco di Genoni
Maria Giovanna Lai per Comitato Coro e Bentu del Marghine
Maria Grazia Demontis per Coordinamento Gallura contro la
speculazione eolica e fotovoltaica
Cristiano Sabino Associazione Multipopolare Sardegna
Simonetta Satta per Comitato Cittadini Liberi Sardegna
Michele Pala per Comitato referendario per il NO…
Gian Paolo Ledda per Comitato Nurra
Luigi Pisci attivista comitati contro la speculazione energetica
Emilio Demuro attivista comitati contro la speculazione energetica.
Linalba Ibba Carta ex consigliera e assessore Comune di Oristano
Giuseppe Mariano Delogu Docente a contratto di Tecniche di Protezio-
ne Civile all’Università di Nuoro per Partito Rossomori de Sardigna
Luciano Canfora Saggista Filologo Classico, Professore Emerito all’Uni-
versità di Bari
Omar Chessa Ordinario di Diritto Costituzionale Università di Sassari
Alessandro Somma ordinario di Diritto Comparato a La Sapienza e
direttore responsabile della rivista La Fionda
Sebastiano Ghisu docente di Storia della Filosofia all’Università di Sassari
Francesco Casula Scrittore e Storico della Sardegna
Fernando Codonesu Saggista e scrittore
Aldo Borghesi Docente di storia
Giuliano Marrucci direttore di OttolinaTV
Michelangelo Severgnini Regista e scrittore
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Federico Greco regista
Filippo Nesi Direttore Giubbe Rosse News
Gavino Piga redazione Giubbe Rosse News
Simone Spiga Report Sardegna 24
Ad Orgosolo compaiono scritte intidimatorie contro il sindaco Pasqua-
le Mereu. La cosa non stupisce: è tempo di elezioni nel nuorese e ci
provano in tutte le maniere. Ma la cosa non attacca: Pasquale Mereu è
amato da tutti. A Sassari incontro con Lucia Chessa che illustra la nuova
legge di iniziativa popolare per le elezioni regionali. Si replica domani
ad Oristano.
Sabato 22 febbraio.
A Mogorella incontro pubblico con i proprietari dei territori sottoposti ad
esproprio con Maurizio Fadda che illustra tutte le problematiche relative del-
la conversione dei territori con economia agro-pastorale a territori industriali.
Domenica 23 febbraio.
Mercato contadino a Sa Barracca de Su Padru, a Selargius.
Lunedì 24 febbraio.
Viene ufficializza la raccolta firme per una nuova legge elettorale: da gio-
vedì27 febbraio sarà possibile firmare nei comuni e nei banchetti.
Martedì 25 febbraio.
A Santa Teresa iniziano i lavori per la realizzazione del cavo sottomarino
che collegherà la Sardegna, la Corsica e la Toscana. Ad un attivista viene
notificata una denuncia per il blocco dei mezzi carichi di componenti eo-
lici ed uscenti dal porto di Oristano del 13 gennaio scorso.
Mercoledì 26 febbraio.
A Nuoro si tiene il convegno “La Sardegna nella modernità” con la parte-
cipazione dell’avvocato Michele Pala del Comitato Referendario per il No
e Sa Defenza.
Giovedì 27 febbraio.
Giovedì grasso: a Tempio sfilano gli attivisti con figuranti e rappresentazio-
ni di pale eoliche.
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Venerdì 28 febbraio.
Riunione dei presidianti del popolo sardo e prove per i flash mob del
carnevale. Previste le partecipazioni al carnevale di San Gavino, Guspini
e Marrubiu. Partono i banchetti per la raccolta firme per la nuova legge
elettorale.
Sabato 1 marzo.
Manifestazione con corteo a Quartu contro il colonialismo energetico
organizzata dal CEC (Comitato Ecologico Consapevole) e da Sardinnia
Coru Nostu.
21
Domenica 2 marzo.
A San Gavino il carnevale è
a tema lotta alla speculazio-
ne energetica. Su Baballoti,
il personaggio simbolo del
carnevale sangavinese che
viene bruciato a fine sfilata,
quest’anno è un mostro a
forma di pala eolica. Pre-
senti i presidianti del popo-
lo sardo con un flash mob
a tema.
Lunedì 3 marzo.
Dagli articoli dei giornali si viene a scoprire che la speculazione energetica
è stato il filo conduttore di diversi carnevali, da Carbonia a Tempio.
Martedì 4 marzo.
Sono iniziati i lavori nella piana di Ottana per l’installazione di oltre 159.000
pannelli fotovoltaici che andranno a costituire un mega impianto fotovol-
taico, tra i più grandi d’Italia.
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Mercoledì 5 marzo.
Incontro informativo a Tortolì per presentare l’iniziativa di legge popolare
per la riforma elettorale. Proseguono i banchetti per la raccolta firme.
Giovedì 6 marzo.
Manifestazione a Cagliari sotto il consiglio regionale del Comitato NoNu-
cle-NoScorie contro il deposito di scorie nucleari. Aderiscono alla manife-
stazione numerosi comitati e associazioni.
Venerdì 7 marzo.
Nel salone consiliare di Telti, proiezione del bellissimo film “L’uomo degli
alberi” del regista Tore Manca, organizzato dal Coordinamento Gallura.
Interessante l’intervista al regista e all’attore protagonista e gli interventi
del pubblico. Alla fine vengono donati alcuni olivi provenienti dal Presidio
di Selargius, affinché vengano piantati in Gallura.
Fiocca un’altra denuncia per il blocco del 13 gennaio.
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Sabato 8 marzo 2025.
Mentre si è distratti dal carnevale la nave ARTICO battente bandiera Paesi
Bassi di proprietà di Energieweg ispeziona i fondali davanti a S’Archittu
dove è previsto l’off shore.
Domenica 9 marzo.
A Cugnana (Olbia) incontro con Stefano Piroddi, autore della saga di San-
dahlia. Le letture, curate da Maria Antonietta Pirrigheddu e accompagnate
dal flauto di Letizia Nicolè, sono l’occasione per un bellissimo confronto
sulla mentalità antica e moderna del popolo sardo, sul senso del sacro,
sul senso di appartenenza alla propria terra.
Terza presenza al carnevale, questa volta a Marrubiu, dopo San Gavino
e Guspini, per i presidianti del popolo sardo. Il messaggio è stato sicura-
mente visibile a un pubblico immenso, viste le presenze (20.000 spetta-
tori solo a Marrubiu) e le dirette di Videolina.
Lunedì 10 marzo.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica boccia il progetto
agrivoltaico previsto nei comuni di Carbonia e Gonnesa perché si trove-
rebbe nel cono visivo del parco archeologico del Monte Sirai.
Il consiglio di Stato boccia un parco eolico sul Monte Amiata, in Toscana.
La notizia rimbalza in Sardegna perché crea un precedente: il progetto è
stato bocciato perché il paesaggio ha la priorità sull’eolico.
Intanto a Marcalagonis, dopo due anni di stop, riparte un progetto eolico a
ridosso di Bruncu Lianu bloccato due anni fa dalle osservazioni presentate
dall’amministrazione comunale.
Martedì 11 marzo.
Come prevedibile la Corte Costituzionale boccia la moratoria approvata
il luglio scorso perché dichiarata incostituzionale. Va ricordato che la mo-
ratoria era già stata abrogata dalla successiva legge sulle aree idonee del
dicembre scorso. Si innesca una polemica sulla decadenza della Todde
(un’altra). La Corte dei Conti dichiara che tutti i partiti che hanno parte-
cipato alle elezioni regionali del febbraio 2024 non hanno commesso
violazioni. Il M5S semplifica il comunicato con un “Quindi cadono tutti i
problemi sulla rendicontazione della Todde”. La Corte dei Conti sottolinea
24
“I nostri controlli sui partiti, non sulle spese elettorali dei singoli candidati”.
La Todde è sempre decaduta.
Mercoledì 12 marzo.
Non si placano le polemiche sulla decadenza della Todde. Si attende l’u-
dienza del 20 marzo al Tribunale civile di Cagliari.
Giovedì 13 marzo.
Al porto di Olbia sbarcano le prime pale eoliche.
Il Ministero dell’Ambiente considera illegittima la legge sulle aree idonee
approvata dal consiglio regionale il 5 dicembre scorso e approva due maxi
impianti agrivoltaici nell’Oristanese.
Venerdì 14 marzo.
Niente di rilevante da segnalare.
Sabato 15 marzo.
A Cagliari, come in altre città ita-
liane, ci sono due manifestazioni
contrapposte. In Piazza del Carmine
c’è la manifestazione pro Europa e
pro riarmo promossa dal giornalista
Michele Serra e dal quotidiano Re-
pubblica. I partecipanti sono pochi,
sventolano le bandiere dell’Europa
e poche bandiere ucraine. I presi-
dianti del popolo sardo sono pre-
senti con un flash mob di protesta:
in abiti scuri e mani rosso sangue
inscenano la scritta RIPUDIO LA
GUERRA. Di tenore e motivazioni
opposte la manifestazione indetta
da USB in Piazza Costituzione: più
partecipata, molte le bandiere di va-
rie categorie, partiti e associazioni.
Aderiscono:
25
USB - Unione Sindacale di Base, Cagliari Social Forum, Cobas Scuola
Cagliari, ABaCo-Associazione Consumatori di Base Sardegna, Azione
non Violenta Sardegna, Potere al Popolo Cagliari, Madri Contro la Re-
pressione, Disarmisti Esigenti, PCI, Disarmiamoli, UnigCom, Coordina-
mento Antifascista Cagliaritano, Collettivo Comunista di Nuoro, Os-
servatorio Contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università,
Comitato Sardo Solidarietà con la Palestina, Assemblea Antirazzista
Sardegna. Qui il flash mob del presidio del popolo sardo risulta ancora
più impattante perché viene inscenato dall’alto dei bastioni.
Il coordinamento Gallura crea un evento a Olbia per domani, dove
lunedì, dal porto, è prevista l’uscita dei mezzi carichi di componenti
eolici.
A Bauladu si tiene la prima assemblea itinerante che intende illustrare
la proposta di legge popolare per la nuova riforma elettorale.
Continua la raccolta firme per la nuova legge elettorale.
A Pattada il Comitato Scientifico per l’insularità presenta l’esposto
mandato a tutte le procure sarde.
Domenica 16 marzo.
Marcia verso il Pozzo Sacro “Sa Testa” di Olbia, organizzata dal Coordi-
namento Gallura a seguito dello sbarco, nel porto vicino, di alcune pale
destinate non si sa a quale nuovo impianto. Secondo i progetti, il Pozzo
Sacro sarà interessato da impianti e allacci industriali che verranno instal-
lati a pochi metri di distanza.
26
Lunedì 17 marzo.
Niente di rilevante da segnalare.
Martedì 18 marzo. Scontro Regione Roma. Il Ministero dell’Ambiente nei
giorni scorsi ha espresso parere di compatibilità per due maxi impianti
agrivoltaici nell’Oristanese: la Regione ne annuncia l’impugnazione.
Mercoledì 19 marzo.
Preghiera serale collettiva, ognuno a casa propria, per allontanare faccen-
dieri e persone malevoli dalla Madre Sardegna.
Giovedì 20 marzo.
L’udienza sulla decadenza della Todde si traduce in un nulla di fatto.
È tutto rinviato al 22 maggio.
Venerdì 21 marzo.
Niente di rilevante da segnalare.
Sabato 22 marzo.
In concomitanza alla manifestazione di Roma contro l’agenda 2030, si
svolge la stessa manifestazione a Cagliari. A Roma è presente una delega-
zione del CEC e del Presidio del Popolo Sardo.
Domenica 23 marzo.
Rai 3 a Presa Diretta dedica un fazioso servizio alla transizione energetica,
facendo passare la lotta alla speculazione energetica in Sardegna come
frutto di ignoranza e malafede. Si attendono clamorose smentite.
Lunedì 24 marzo.
Il servizio di Presa Diretta di domenica scorsa giustamente suscita l’indi-
gnazione generale fra la Resistenza. Si prospettano ricorsi.
Martedì 25 marzo.
L’indignazione per il servizio di Presa Diretta diventa una valanga: ovun-
que spuntano comunicati stampa e ricorsi.
Mercoledì 26 marzo.
Niente di rilevante da segnalare.
27
Giovedì 27 marzo.
Niente di rilevante da segnalare.
Venerdì 28 marzo.
Un nuovo scontro Roma Regione: il Consiglio dei ministri ha deliberato
di costituirsi in giudizio davanti alla Corte costituzionale nel procedimento
della decadenza della Todde.
A Orgosolo, capoluogo della Resistenza, compare un nuovo murale che
raffigura la Todde con la scritta FERMATEMI SUBITO.
Sabato 29 marzo.
A Tempio Pausania incontro pubblico “Il destino di Tempio Pausania”
organizzato dal Coordinamento Gallura. Si parla di progetti privati (28
pratiche presentate, 25 campi fotovoltaici già approvati), progetto Smart
28
Grid voluto dal Comune (1 impianto fotovoltaico di 15 ettari, 1 altro
impianto fotovoltaico di circa 6 ettari, 4 container di batterie al litio inqui-
nantissime, 1 impianto fotovoltaico multisezione, 1 centrale a idrogeno,
1 altro impianto fotovoltaico per l’idrogeno, 4 “Fuell Cell” per stoccare
l’idrogeno, 1 rigassificatore alimentato a rifiuti, 2 pale eoliche di 180 me-
tri sul confine di Calangianus, 1 mostruoso impianto per il trattamento
di CO2, tonnellate di batterie di accumulo in altri siti, in tutto 30 ettari
ampliabili da espropriare). Inoltre: 1 stazione Terna tra Tempio e Calan-
gianus, infiniti km di cavidotti, innumerevoli tralicci di 49 metri, progetti
di altissime pale eoliche ovunque, centinaia di espropri). All’incontro
pubblico partecipa anche il sindaco di Tempio. Il Coordinamento Gallura
presenta i risultati delle visure effettuate sulle aziende che stanno man
mano devastando i magnifici dintorni di Tempio con innumerevoli im-
pianti fotovoltaici. Soprattutto si parla dell’abnorme Piano Smart Grid vo-
luto fortemente dall’amministrazione comunale tempiese: un piano che
deturperebbe totalmente e
definitivamente il volto della
città, dando il colpo di gra-
zia all’economia locale. Le
giustificazioni del sindaco e
del suo assessore al bilancio
non convincono affatto il fol-
to pubblico, che li contesta
duramente chiamandoli ad-
dirittura “bugiardi”.
L’evento offre l’occasione
per rivelare la denuncia fatta
dal Coordinamento Gallura
durante l’estate all’ispetto-
rato del lavoro, riguardo una
squadra di schiavi filippini
utilizzati per lavorare nei
campi fotovoltaici.
Lo scandalo scoppierà due
giorni dopo, quando la Pro-
cura ne dà notizia alla stam-
pa.
29
Domenica 30 marzo.
Doppio appuntamento a Selargius: dibattito pubblico contro il colonia-
lismo organizzato dal No Tyrrhenian Link e mercatino autogestito a Sa
Barracca de Su Padru.
Lunedì 31 marzo.
La Procura rende noti alla stampa alcuni risultati delle operazioni scattate
nei cantieri fotovoltaici di Tempio, a seguito delle segnalazioni fatte a fine
luglio dal Comitato Gallura e dal sindaco di Calangianus: operai stranieri
con ingressi in UE irregolari, paghe irregolari, alloggi riservati agli operai
fatiscenti, norme sulla sicurezza ignorate. Le società, tutte straniere, con
in corso d’opera installazioni di pannelli fotovoltaici ai piedi del Limbara,
vengono sanzionate con 255.000 euro. Troppo poco.
Martedì 1 aprile.
Diventa virale il pesce d’aprile del video con apertura Tg1 in cui si co-
munica la presa in carico della legge Pratobello da parte del Consiglio
regionale. Intanto esce la notizia di una festa Movimento 5 Stelle sardo
programmata a Nuoro per sabato 12 aprile in vista delle elezioni comunali
(e non è un pesce d’aprile). I presidianti del popolo sardo si preparano
per il “comitato ricevimento” dedicato a Todde e Conte.
Mercoledì 2 aprile.
Il Comitato Scientifico per l’Insularità in Costituzione ottiene un primo
risultato: gli esposti presentati in tutte le procure della Sardegna vengono
presi in carico da tutti i magistrati, riuniti in videoconferenza per la prima
volta. Seguiranno altri incontri.
Giovedì 3 aprile.
La rete Pratobello aderisce a una settimana di mobilitazione contro le
servitù (militari, industriali, energetiche) a partire da sabato 5 aprile.
Flash mob di Gioventù Nazionale davanti alla Regione di viale Trento con
uno striscione TODDE SEI LICENZIATA e con lettura della lettera di licen-
ziamento.
Venerdì 4 aprile.
Niente di rilevante da segnalare.
30
Sabato 5 aprile.
A Cugnana (Olbia) il Coordinamento Gallura organizza l’evento “Comuni-
tà custodi del creato”. Due nomi per un dibattito che abbraccia la natura
e la sua tutela: Omar Chessa, Cristiano Sabino. Interessantissimo il dibat-
tito tra il costituzionalista Omar Chessa e il docente di filosofia Cristiano
Sabino.
Domenica 6 aprile.
A Nuoro seconda assemblea itinerante per promuovere la nuova legge
elettorale di iniziativa popolare.
Lunedì 7 aprile.
Niente di rilevante da segnalare.
Martedì 8 aprile.
Nell’ambito della settimana contro le servitù, il presidio del popolo sardo
annuncia la manifestazione al porto di Cagliari per venerdì 11.
Mercoledì 9 aprile.
Niente di rilevante da segnalare.
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Giovedì 10 aprile.
Desta preoccupazione il progetto di parco agrivoltaico presentato dalla so-
cietà londinese Queequeng Renewabled al comune di Sestu. Con questo
ultimo progetto sono due i potenziali progetti a ridosso della Carlo Felice.
A sa Barracca de Su Padru, a Selargius, flash mob del No Tyrrhenian Link
contro la servitù militare.
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Venerdì 11 aprile.
Al porto di Cagliari flash mob del Presidio del Popolo Sardo contro la ser-
vitù militare e il riarmo.
Sabato 12 aprile.
Il Comitato di Uta a Macchia-
reddu Uta organizza un evento
di informazione con volantini e
mostra fotografica per mostrare
la trasformazione del territorio
in atto, ieri e oggi a confronto.
A Calangianus il Coordinamen-
to Gallura presenta il libro “Col-
pi di scure e sensi di colpa” del
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saggista e antropologo Fiorenzo Caterini. Segue intervento del Coordina-
mento Gallura.
A Cagliari manifestazione contro il riarmo organizzata da Sa Defenza. Ade-
riscono alla manifestazione diverse associazioni e comitati. Dopo un di-
battito pubblico si svolge il corteo nelle vie del centro.
Domenica 13 aprile.
Ad Alghero i comitati Su Entu Nostu, De Turres, Nuraxino e Carlofortino
organizzano una assemblea pubblica dal titolo “Senza tutele di fronte alla
speculazione?”.
Introducono:
- Antonio Muscas (Su Entu Nostu)
- Gianni Cabitta (Comitadu de Turres)
- Giancarlo Ballisai (Comitato Nuraxino)
- Ornella Girosi (Comitato NO speculazione energetica Carloforte)
Intervengono esperti in ambito giuridico, ambientale e sanitario per un
confronto completo e approfondito.
Coordinamento e considerazioni finali:
Marco Pau
A Milis riunione dei portavoce dei comitati aderenti alla rete Pratobello
per discutere e portare nuove idee e nuove strategie di lotta.
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Lunedì 14 aprile.
Il Comitato Scientifico per l’Insularità in Costituzione, a Palazzo Tirso, a Ca-
gliari, illustra l’esposto per danno ambientale presentato a tutte le procure
sarde e ne denuncia l’irreversibilità.
Martedì 15 aprile.
Niente di rilevante da segnalare.
Mercoledì 16 aprile.
Desta preoccupazione la movimentazione di mezzi al Porto di Olbia dove
sono stoccati dei componenti eolici, le pale vengono caricate sui mezzi.
Alle 11 un mezzo viaggia verso il sassarese, destinazione sconosciuta. In
completo vuoto normativo in materia (moratoria e legge aree idonee giu-
dicate incostituzionali), il Mase approva due progetti fotovoltaici sempre
nel sassarese.
Ad Osilo assemblea pubblica per discutere il progetto di ricerca di terre
rare della società Valmisa. Gli osiliesi respingono il progetto.
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Fuori dal coro trasmette un video con un ottimo riassunto sulla specula-
zione-devastazione della Sardegna.
Giovedì 17 aprile.
Al porto di Olbia è tutto fermo, probabilmente a causa del troppo vento
che rende impossibile movimentare le gru.
Venerdì 18 aprile.
Finalmente partorita la finanziaria, dopo ben quattro mesi di esercizio
provvisorio.
A Nuoro, in pieno clima elettorale per l’elezione del sindaco, la Todde fa
finta di commuoversi durante la lettura di alcuni versi della Deledda. L’oc-
casione è ghiotta: omettendo che l’iter della richiesta della convenzione
fra Forestas e il Comune di Nuoro per la gestione del Monte Ortobene
(decantato nei versi della Deledda) sia partito nel 2023 dal Partito Sardo
D’Azione, cerca di intascarsi i meriti.
Sabato 19 aprile.
Continuano ad arrivare dal MASE autorizzazioni per la realizzazione di im-
pianti per la produzione di energia rinnovabile in quanto la legge 20 sulle
aree idonee viene considerata illegittima.
Domenica 20 aprile.
È Pasqua, gli auguri in tema di sprecano. Di-
venta virale l’uovo decorato con il simbolo di
Rebellia.
Lunedì 21 aprile.
È Pasquetta, niente di rilevante da segnalare.
Martedì 22 aprile.
Si apprende che il progetto presentato dalla Oristano Cap srl il 7 agosto
scorso per una concessione demaniale marittima al Porto di Oristano è
in albo pretorio da quattro giorni. Il progetto complessivo comprende una
banchina nell’area demaniale richiesta per il carico dei componenti eolici
che verrebbero costruiti nell’area industriale adiacente al porto. Ci sono
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30 giorni per presentare le opposizioni.
Nottetempo, al Porto di Olbia, i mezzi pesanti vengono agganciati ai car-
relli già carichi di componenti eolici, pronti per l’uscita.
Mercoledì 23 aprile.
Come previsto, dalle 8 di mattina escono i mezzi pesanti dal Porto di
Olbia, direzione sassarese.
Allarma un articolo di Repubblica dove si annuncia un prototipo svilup-
pato in Giappone che vede impiegato l’uranio impoverito per le batterie,
sostituendo le tradizionali agli ioni di litio.
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Giovedì 24 aprile.
Il caso decadenza Todde si complica. La Procura della Repubblica di Ca-
gliari si oppone alla decadenza chiedendone l’annullamento e la ridu-
zione della multa. Tra l’altro il Collegio regionale di garanzia che aveva
firmato l’ordinanza per la decadenza deve essere ricostruito in quanto la
presidente Cucca va in pensione. Si attende il 22 maggio, giorno in cui
dovrebbe arrivare la decisione del collegio del Tribunale di Cagliari.
Venerdì 25 aprile.
Ad Oristano l’Associazione culturale Liberanimos organizza una conferen-
za sul disarmo.
Sabato 26 aprile.
A Selargius, a sa Barracca de Su Padru, giornata dedicata al ritrovarsi dedi-
cando spazio al dibattito sulla lotta contro il Tyrrhenian Link.
Domenica 27 aprile.
Alle 17 preghiera collettiva, ognuno a casa propria, per la nostra amata
Terra.
Lunedì 28 aprile.
È Sa die de sa Sardigna, giorno scelto non a caso per ufficializzare la ne-
onata Associazione di Promozione Sociale del Presidio Permanente del
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Popolo Sardo. A Santa Giusta foto di rito al porto di Oristano, dove tutto
è nato, e proseguo nella sala comunale di Santa Giusta con mostra foto-
grafica e interventi.
Dal porto di Olbia parte la prima pala eolica destinata a Erula.
In consiglio regionale avviene un fatto surreale: nel giorno di Sa die de sa
Sardigna viene cantato l’inno di Mameli.
Martedì 29 aprile.
Niente di rilevante da segnalare.
Mercoledì 30 aprile.
La seconda pala viaggia indisturbata dal porto di Olbia, destinazione Erula.
Giovedì 1 maggio.
Oggi è il 300esimo giorno del diario, ma la lotta non è ancora conclusa.
Da domani si apre il Diario della Resistenza i quarti 100 giorni.
Non si arretra di un centimetro.
Postfazione di Maria Antonietta Pirrigheddu
Coordinamento Gallura
Due cose mi hanno colpito particolarmente, alla fine di questi ulti-
mi 100 giorni di battaglie. Credo che siano rappresentative di ciò che
stiamo vivendo e soprattutto dei personaggi (e delle idee) contro cui
lottiamo.
Una è la recente dichiarazione dell’assessore regionale Spanedda,
che si è convinto di essere tra i possessori del Mare di Sardegna e per-
ciò ci spiega cosa dobbiamo farne. La seconda è un articolo pubblicato
di recente da Repubblica.
Partiamo da questo. Il noto giornale di regime ci informa, come fos-
se una bellissima notizia, che le batterie di accumulo al litio, utilizzate
per conservare una minima parte dell’energia prodotta dagli impianti
rinnovabili, potrebbero a breve essere sostituite con batterie all’uranio
impoverito, molto più efficienti. E, aggiunge, «in questo modo si otter-
rebbe anche il beneficio di trasformare delle pericolose scorie nucleari
in preziose risorse per l’industria».
Ecco, ci risiamo. Prendi una cosa tremenda come l’uranio impoveri-
to e lo spacci per beneficio. Poco importa se quelle batterie semineran-
no tumori e morti ancor più di quelle al litio: l’industria comunque ne
beneficerà. E ci vorrebbe far credere che ne trarrà vantaggio anche il
pianeta, che potrà contare su coadiuvanti migliori per produrre energia
“pulita”.
Non credo ci sia bisogno di ulteriori commenti.
Ma veniamo all’assessore Spanedda. Non è certo un caso che la
Regione Sardegna sia stata designata alla guida dei tavoli nazionali
“per lo sviluppo marittimo”. E, guarda un po’, cosa comprende questo
tanto decantato sviluppo? Ma gli impianti eolici off-shore, naturalmen-
te! Sentiamo cosa dichiara l’assessore, tutto tronfio per l’importanza
che finalmente gli viene riconosciuta: «È un’occasione per superare
la visione tradizionale e parziale del mare come vincolo... L’obiettivo è
rilanciare una pianificazione marittima integrata, [..] anche attraverso
l’ESPANSIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI OFF-SHORE».
L’espansione, capite?
Dimenticando completamente i proclami fatti in campagna elet-
torale, e fingendo di ignorare che l’eolico off-shore, oltre a disturbare
seriamente le rotte marittime, segnerà la totale distruzione di turismo,
pesca, attività collegate, ambiente marino, santuari dei cetacei, flora e
fauna, i nostri governanti regionali calano la maschera e si mostrano
per quello che sono: soggetti incaricati di aprire le porte a ogni tipo di
sfruttamento, di devastazione, di speculazione. A cominciare dal nostro
bene più prezioso, il mare. Dichiarando al contempo che lavorano per
il nostro sviluppo.
Lo stesso sviluppo delle batterie, si può dire. Consideravamo questa
gente nociva quanto il litio, e adesso sappiamo che lo sono quanto
l’uranio impoverito.
Ecco perché, nonostante la stanchezza di questi mesi e anni di bat-
taglie, non è certo il tempo di tirare il fiato. I comitati vanno avanti, più
agguerriti che mai. Gli eventi si moltiplicano e si diversificano, con lo
scopo primario di informare quella parte di popolazione che ancora
non sa o non vuol sapere. Sì, perché conoscere significa diventare re-
sponsabili. E la responsabilità è faticosa. Ma se non diventiamo perso-
ne degne del tesoro ricevuto in eredità senza alcun merito, perderemo
tutto.
Noi non ne abbiamo alcuna intenzione. Continuiamo ad alimentare
fuochi di resistenza!
Al tempo della resistenza
(ovvero vari ed eventuali profili psicologici)
L’eroico. Si piazza da solo davanti a un megacamion tipo Piazza Tienan-
men.
L’esagitato. Urla sempre e urla anche con l’altoparlante in mano.
Il superesistente (anche fisicamente). È sempre presente, tutti i giorni,
notti comprese.
Il poeta. Sforna una poesia in tema al giorno.
Il rompiballe. Polemizza su tutto, non si riesce a mandare avanti una
discussione. Anche se si parla di panini da preparare.
Il cagasotto. È quello che scappa quando sente sentore di polizia.
Il filosofo. Sta scrivendo un trattato sulla Resistenza.
Il pessimista. È tutto inutile, tanto vincono loro.
L’ottimista. Abbiamo perso una battaglia, anche due, anche tre, ma vin-
ciamo la guerra!
Lo stratega. Studia un piano di battaglia diverso ogni giorno.
Il musicista. Ha già composto il Grido di battaglia.
Il vivandiere. Prepara kili di pasta e li porta alla truppa affamata.
L’attore. Fa una bella sceneggiata davanti alla polizia e riesce a impieto-
sirla. Potenza dell’arte.
Il diplomatico. È quello che va a trattare con il Questore.
Il veterano. È sopravvissuto a tutto: alla occupazione della scuola, alle
cariche della polizia all’università, agli anni 70, a tutte le manifestazioni
possibili e immaginabili, alla lotta contro il green pass. Quando è nato la
sua prima parola non è stata “mamma”, bensì NO.
Lo spiritoso. Si mette in prima linea e socializza con la polizia. Pare che
prenda appuntamenti per una birretta con i poliziotti per il giorno dopo.
Il resistente da prima linea. Si piazza sempre in prima linea. La sfida è
la sua vocazione.
Il resistente delle retrovie. Meglio non rischiare.
Il resistente da casa. È sempre in chat da casa. Nessuno l’ha mai visto.
Il gigante. Si accompagna sempre ad un cagnolino mignon. Forse per
compensare la sua altezza.
continua...
siamo degli sturmtruppen
Luisa non nasce sarda, ma lo diventa abitandoci.
Ha un marito e una figlia sardissimi e lotta anche per loro.
Forse era destino che finisse per trasferirsi
in Sardegna: ha sposato ben due sardi (uno alla volta :D),
del resto non siamo altro che strumenti
di una volontà superiore.
Ringraziamenti
I ringraziamenti sono molti:
grazie a Ingrid Atzei per la prefazione,
grazie a Maria Antonietta Pirrigheddu per la postfazione,
grazie al grafico Massimo Spiga per il progetto grafico
e la vignetta finale.
E grazie ai miei compagni di lotta, fonte di ispirazione.
Le foto pubblicate sono alcune dell’autrice,
alcune di compagni di lotta, alcune trovate in internet,
quindi valutate di pubblico dominio.