lunedì 30 maggio 2016

Il televisore

Il televisore.
Non so se scrivere di televisione, o dell'elettrodomestico che diffonde una miriade di notizie, modus operandi, che scandaglia il sentire comune della gente, e lo indirizza. Esistono elettrodomestici che riscaldano, altri che sciacquano, altri che raffreddano, altri che cuociono, altri che puliscono, qualcuno ci fa sentire musica, qualcun altro frigge. Il televisore frigge cervelli.
Ci fa discutere di argomenti da bar, o da piazza, e mai va al sodo, al nocciolo delle questioni.
Tratta ripetutamente il tema delle migrazioni, lo infarcisce di una buona dose di buonismo, dice che i muri vanno abbattuti e i monti spianati, qua e la appaiono le dichiarazioni del papa, o del primo ministro, tutte dichiarazioni che inducono al pietismo, quandanche non si sponsorizzano raccolte fondi, e messaggi più o meno subliminali per farci sentire delle bestie, quando non accogliamo quei poveri cristi.
Mai che si discuta il perchè e il cui prodest questa gente sia costretta a migrare, mai che si indaghi di chi è la colpa su questo sfacelo umanitario, sospetto che chi comanda e decide in italia, sia la stessa persona, o organizzazione, che crea disastri in giro per il mondo.
 
 

 
Ma la mia opinione non conta, contano le affermazione dell'elettrodomestico in questione. Altro tema ricorrente è il femminicidio, correlato alla violenza sulle donne. Sembra, a sentire l'elettrodomestico, che l'italiano sia un popolo di stupratori e assassini di donne e bambini. Anche in questo caso non si va a fondo sulla questione, cioè sul fatto che la televisione stessa ha fritto i cervelli, succube dei paradigmi che le fetenzìe (i veri padroni delle television ) distribuiscono a piene mani. Film e immagini violente, abbinate allo scadimento indotto dei costumi, è un mezzo per diffondere il male, e invogliare la gente ad essere malvagiamente protagonista. Argomenti del genere hanno grande rilevanza, in ossequio alla teoria dulles, che vuol far credere che noi, la gente, che non siamo degni di governare, perchè meschina e ignorante. Persino la pubblicità non è esente da azioni condizionamti, quante volte abbiamo sentito vantare la nostra italianità? Oddio, si potrebbe pensare che ancora non siano riusciti ad inculcare ad un marchigiano o a un calabrese, il concetto che sia italiano.
E i dibattiti politico - televisivi? Qui i protagonisti - conduttori sono di alto rango e lautamente pagati. Stendiamo un velo pietoso, si vuole trasmettere il concetto che i politici litigano perchè appartenenti a diversi partiti, mi viene da pensare che litighino per avere più visibilità, in ottica di appropriamento indebito di mazzette. Altro tema in auge è l'impegno militare, che dire delle missioni di pace che l'esercito italiano compie per punire gli stati canaglia ed esportare la democrazia? Ma quale democrazia? Quella delle votazioni fasulle e condizionate? Quella della demeritocrazia imperante, dato che vengono eletti sempre e solo i peggiori? Ripeto spesso: andate a votare, mi raccomando, e non sentitevi presi per i fondelli quando il presidente di seggio vi comunica che avete votato, sottintendendo il concetto che avete votato per il vostro carnefice di un intero lustro.
La gente ha pensato a tante forme di protesta, ebbene, nonostante io non riconosca giurisdizione statale sulla mia persona, una piccola azione dimostrativa di fronte a tutti i poteri italiani mi piacerebbe compierla, mi piacerebbe fare una miriade di grandi falò su cataste di televisori, in centomila piazze, visto e considerato che la televisione, seppure potrebbe essere usata in maniera sublime, oggi è uno strumento iniquo in mani fetenti.
:Mariano-Abis.
 
 
 
 
 

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