venerdì 24 gennaio 2025

Diario della resistenza, i primi cento giorni, a cura di Luisa Cighetti










Diario della resistenza, i primi cento giorni, a cura di Luisa Cighetti



Diario della Resistenza
Sabato 6 luglio.
A Selargius, dove la Terna ha espropriato un terreno, gli attivisti riparano i danni causati dal cantiere mettendo a dimora gli ulivi sradicati. Un gesto denso di significato. Da lunedì ci sarà un presidio fisso.
Nel pomeriggio ad Oristano si è svolta la carovana del dissenso organizzata dal comitato Ajo' Stop Devastazione di Oristano. La carovana di macchine ha percorso il centro storico di Oristano per concludere con interventi mirati al Porto, proprio davanti alle mostruose pale che sono state scaricate. È ferma intenzione della resistenza sarda non permettere l'uscita delle pale dal Porto.
Ad Orgosolo nell'aula consiliare si scrive la legge di Pratobello. I comitati sono all'opera per definire i dettagli, le modifiche e le integrazioni. La legge di Pratobello fisserà una serie di vincoli alle maxi pale e alle distese fotovoltaiche.
Il Comitato Tutela del Territorio sardo di Oristano mette sulla piattaforma YouTube un video musicale intitolato Grido di Battaglia.
Domenica 7 luglio. All'alba gli operai di Terna, a Selargius, hanno nuovamente espiantato gli ulivi. Il presidio inizia oggi. Stanno arrivando rinforzi dal nuorese con nuovi alberi che possano reggere il caldo di luglio. Questa è diventata la guerra degli ulivi.
Intanto il video Grido di battaglia in un giorno ha totalizzato più di 5000 visualizzazioni. È acclarato che sarà il nostro inno.
Lunedì 8 luglio. A Selargius gli operai della Terna non osano farsi vedere. Al presidio sta arrivando gente da ogni dove. Si stanno piantando alberi. Nel pomeriggio sono arrivati alberi dal nuorese.
Intanto nel silenzio generale il promontorio sopra la valle della Luna di Aggius si sta riempiendo di pale eoliche e proseguono indisturbate le installazioni di impianti in Gallura inghiottendo sempre più territorio.
Il Times ci dedica un articolo. Cominciamo ad essere meno invisibili.
Martedì 9 luglio. Alle 19 dal Porto di Oristano è uscito un mezzo con un pezzo di una pala eolica diretto a Marrubiu. A contrastare il mezzo un attivista da solo, Luigi Salis.
Domani si decide come organizzare il presidio al porto.
A Selargius si è tenuta una riunione alla presenza di comitati e sindaci.
Mercoledì 10 luglio. In seguito ad un nuovo allarme scattato in chat nel primo pomeriggio, alcuni attivisti si ritrovano al Porto di Oristano. Si decide di far partire il presidio fisso che, dai pochi attivisti iniziali nel giro di poche ore diventa di una sessantina di persone.
Giovedì 11 luglio. Al porto di Oristano la giornata inizia male. Quando i mezzi con le pale sembrano pronti per uscire i presidianti sono sette. Scattano appelli a tutto e a tutti. Nel corso della giornata si aggiungono persone. Nel pomeriggio arrivano rinforzi dal nuorese e dal sassarese, in serata da Cagliari. I mezzi non hanno tentato di uscire dal porto. La notte trascorre tranquilla.
Venerdì 12 luglio. Il presidio a Selargius continua. Il presidio al porto di Oristano continua. Nel pomeriggio, a Santa Giusta ( Oristano ) davanti al Comune e di fianco alla scultura di Salvatore Garau ricoperta da uno striscione di protesta, si tiene una manifestazione organizzata da Ajò Stop Devastazione di Oristano. Tra gli interventi
anche turisti in vacanza in Sardegna.
Sabato 13 luglio. In mattinaia i Comitati si spostano da Selargius a Terra Mala per un suggestivo flash mob marino per protestare contro il Tyrrhenian Link. Al Porto di Oristano continua il presidio.
Domenica 14 luglio. Al presidio del porto di Oristano si tiene una riunione per pianificare una strategia. Interviene anche un avvocato votato alla causa.
Nottetempo c' è movimentazione di mezzi di supporto.
Lunedì 15 luglio. Scatta l' allarme già di prima mattina al presidio del porto. Si segnalano diversi mezzi pesanti all'entrata. È allarme generale. Si prevede il tentativo di uscita dei mezzi con le pale nel tardo pomeriggio o in serata. Nel pomeriggio si svolge la riunione regionale alla presenza del comitato di Uta e No Tyrrhenian Link.
Alla riunione si presentano il sindaco di Oristano e un consigliere regionale. Il dibattito è acceso. In tarda serata succede quanto previsto. Un mezzo con la pala sce dal porto. È bloccato dagli attivisti fino a notte inoltrata. È la prima vittoria.
Martedì 16 luglio. La situazione al Porto di Oristano è tranquilla. Alla consueta riunione delle 18, 30 sono presenti oltre 100 persone.Tutti nuovi arrivati.
Il presidio sta crescendo in modo esponenziale.
A Quartu Oggi è stato impedito a molti militanti del Comitato locale di assistere al Consiglio Comunale.
Per protesta il Comitato ha occupato la sala, chiedendo un Consiglio Comunale aperto, democratico e libero, per discutere in trasparenza assoluta le scottanti questioni legate al Tyrrhenian Link.
Mercoledì 17 luglio. Nella notte tra il 16 e il 17 luglio al Porto di Oristano esce un mezzo con componenti per pale eoliche. A contrastarlo una quarantina di attivisti, quelli rimasti di presidio notturno. Alle 14 c'è lo sgombero forzoso del presidio autorizzato. La consueta riunione delle 18,30 si tiene senza la schermatura solare
dei gazebo. Alle 22 c' è il blocco simbolico di un convoglio di tir carichi di componenti di pale eoliche. Presenti anche Mauro Pili, l'attrice Caterina Murino e il direttore dell'Unione sarda.
Giovedì 18 luglio. Al Porto di Oristano si tiene la consueta riunione delle 18, 30. Alle 20 si rallentano i mezzi per la quarta notte consecutiva.
Venerdì 19 luglio. Anche Villacidro è in rivolta. Nasce un nuovo presidio ai lati del terreno dove è stata trasportata una gigantesca pala dal Porto di Oristano. A Luras nasce una mobilitazione per tutelare i vigneti. A Orosei si approva una mozione per porre vincoli a difesa del mare. Lotta ad oltranza anche a Scanu Montiferro, Tulo e Guspini. La protesta dilaga per tutta la Sardegna. Al Porto di Oristano si tiene la
consueta assemblea delle 18,30 anche senza presidio, presidio che al momento è solo sospeso. Di notte c'è il rallentamento dei convogli ad opera di un centinaio di manifestanti accorsi da ogni dove.
Sabato 20 luglio. Al porto di Oristano si tiene la consueta riunione delle 18, 30. Le presenze sono numerose e vengono da tutta la Sardegna. I mezzi pesanti non escono dal porto. A Nurri al tramonto si tiene una simbolica preghiera collettiva presso il nuraghe Is Cangialis.
Domenica 21 luglio. A Isili si tiene un flash mob. Al porto di Oristano c è la consueta assemblea delle 18, 30. È una giornata tranquilla, anche la notte trascorre tranquilla. Non escono mezzi.
Lunedì 22 luglio. La situazione al porto di Oristano è senza variazioni di sorta. Ancora senza un posto per poter riprendere il presidio. Posto che si sta cercando. Si tiene la consueta riunione delle 18, 30 stavolta ai bordi strada perché la Capitaneria non tollera più gli attivisti nell' area del parcheggio. Alle 22 escono i mezzi, a rallentarli una quarantina di persone.
Martedì 23 luglio. A sorpresa, al Porto di Oristano, i mezzi escono alle 16, spiazzando i pochi attivisti presenti.
Mercoledì 24 luglio. Al porto di Oristano escono diversi mezzi sia il mattino che il pomeriggio. Alle 19 è pronta anche una elica gigantesca. Gli attivisti scrivono la protesta con il gesso sull'asfalto.
Giovedì 25 luglio. L' elica gigantesca esce dal porto alle 5 del mattino. Nel parcheggio della capitaneria vengono posti cartelli di rimozione forzata in caso di parcheggio. Nel pomeriggio a Cagliari si tiene un corteo contro la legge attualmente in discussione che prevede un inasprimento della pena in caso di manifestazioni.
Venerdì 26 luglio. A Desulo il Comitato Tecnico Scientifico per l'insularità incontra la Todde. Al porto di Oristano Il presidio è momentaneamente sospeso. Ai presidianti è preclusa l'area di fronte alla Capitaneria di Porto e, nonostante la richiesta inoltrata via Pec al Consorzio Industriale, non è concesso nemmeno rimanere ai bordi strada nei pressi del Porto.
Sabato 27 luglio. Ad Orgosolo davanti a 20 sindaci ( su 26 invitati ) e con una numerosa platea arrivata da tutta la Sardegna viene resa nota la Legge di Pratobello ormai perfezionata e definita. Adesso occorreranno 10.000 firme. Al Porto di Oristano il presidio è sempre momentaneamente sospeso in attesa di trovare un posto con le
dovute autorizzazioni.
Domenica 28 luglio. Al presidio "La rivolta degli ulivi" di Selargius si tiene un confronto con compagni di lotta corsi. Il presidio del Porto di Oristano è ancora sospeso.
Lunedì 29 luglio. Nel pomeriggio a S'Archittu ( Oristano ) dove sono previsti degli impianti off shore si tiene una manifestazione organizzata dal comitato Ajo' Stop Devastazione di Oristano. Il presidio al porto è sempre sospeso.
Martedì 30 luglio. Il sindaco di Orgosolo manda una PEC a tutti i comuni della Sardegna. A partire da domani sarà possibile firmare nel proprio comune di residenza per la Legge di Pratobello.
Mercoledì 31 luglio. Dalla mattinata è possibile firmare nei comuni per la Legge di Pratobello. Nel pomeriggio, ad Abbasanta, durante l'assemblea ANCI c'è un focus sull'energia e sulla richiesta di coinvolgimento nelle decisioni da parte dei sindaci. La Regione Sardegna fa ricorso al Consiglio di Stato dopo la bocciatura al tar del piccolo comune di Tuili per quanto per quanto riguarda il progetto di agrivoltaico in prossimità del sito archeologico di Barumini. Intanto fioccano altre 11 denunce ai presidianti del Porto di Oristano, rei di aver ostacolato con il proprio corpo il passaggio dei mezzi.
Giovedì 1 agosto. A Genoni nel pomeriggio si tiene l'assemblea territoriale. Presenti i sindaci e i comitati della zona. L' assemblea richiama moltissime persone e si protrae fino a notte inoltrata con musiche popolari.
Venerdì 2 agosto. A Macomer la Todde è invitata a una assemblea pubblica con  sindaco di Macomer, il presidente dell'Unione Comuni del Margine, l'assessore regionale all'urbanistica. Assente l'assessore all'industira in evidente conflitto di interessi.
Sabato 3 agosto. L' Associazione Liberanimos di Oristano organizza un Duram Adam a Torre grande allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sui danni della speculazione energetica.
Domenica 4 agosto. Niente di rilevante.
Lunedì 5 agosto. Nel pomeriggio riunione del Comitato del territorio sardo di Oristano a Santa Giusta per decidere il dopo presidio. A Nora, la sera, consiglio comunale
aperto congiunto dei comuni di Pula, Villa San Pietro, Sarroch, Domus de Maria e Teulada per parlare dei progetti off shore previsti. Presenti anche comitati e associazioni contrari alla speculazione energetica.
Martedì 6 agosto. A Uta parte il primo banchetto per raccogliere le firme per la legge
di Pratobello. Il comitato di Uta riesce a raccogliere 400 firme nella giornata. Un successo. Ad Oristano i presidianti del Porto organizzano una riunione e all'ultimo momento cambiano luogo di incontro. Depistati la Digos e i giornalisti.
Mercoledì 7 agosto. A Villacidro dalle 19 si tiene un' assemblea pubblica. Numerosi i presenti e gli interventi.
Giovedì 8 agosto. Alle 19 presso il nuraghe Cuccurada a Mogoro, si tiene il consiglio comunale. Approvato all'unanimità il respingimento del progetto di agrivoltaico che interessa il comune.
Venerdì 9 agosto. Negli uffici comunali della Sardegna si segnalano file per poter firmare per la legge di Pratobello.
Sabato 10 agosto. Si moltiplicano in tutta la Sardegna i banchetti per la raccolta firme. In giornata si sono già raggiunte le 10.000 firme. A Capo Frasca si tiene una
manifestazione in mare.
Domenica 11 agosto. Il Comitato del territorio sardo di Oristano organizza un evento che dura l' intera giornata, a Santa Giusta. Intanto si continuano a raccogliere firme nei banchetti di tutta l' isola. Record di firme a Serramanna: in un solo giorno raccolte 1.000 firme. Complessivamente sono già oltre le 30.000.
Lunedì 12 agosto. A Cagliari, il mattino, riunione pubblica davanti alla Procura per presentare un esposto contro la speculazione energetica. A S'Archittu, al tramonto, performance artistica e musicale organizzata dal comitato Tutela Montiferru. In giornata, a Bauladu, si tiene la riunione del Coordinamento dei Comitati.
Martedì 13 agosto. Il collettivo ArtEntu organizza una manifestazione a Sassari con il candeliere "in Azzadda". Intanto i presidianti del Porto di Oristano si riuniscono.
Mercoledì 14 agosto. Continuano i banchetti per raccogliere le firme per la legge di Pratobello. Sono presenti anche nelle numerose sagre di Ferragosto.
Giovedì 15 agosto. Anche a Ferragosto di raccolgono firme. A Berchidda in occasione del festival Time in jazz viene organizzato un flash mob.
Venerdì 16 agosto. Continuano i banchetti per raccogliere le firme per la legge di Pratobello.
Sabato 17 agosto. La legge di Pratobello sta per raggiungere le 50.000 firme. In serata i presidianti del Porto organizzano una pizzata. Ormai sono diventati buoni amici.
Domenica 18 agosto. Niente di rilevante.
Lunedì 19 agosto. A Serdiana assemblea pubblica organizzata dal Comitato difesa del territorio del Parteolla, Comitato appena costituito.
A Portoscuso il Comune e il Comitato No speculazione energetica Carloforte organizzano un'assemblea pubblica.
Martedì 20 agosto. I presidianti del Porto di riuniscono.
A Tortolì si svolge un' assemblea pubblica promossa da un comitato. Ormai le assemblee pubbliche non si contano più.
Mercoledì 21 agosto. La Regione convoca alcuni comitati e associazioni per stabilire di comune accordo le aree idonee. Ovviamente viene ribadito dai comitati che non esistono aree idonee. Il sindaco di Orgosolo lascia la riunione anzitempo, visibilmente schifato.
Giovedì 22 agosto. I presidianti fanno una comunicazione stampa al Porto di Oristano ribadendo che non esistono aree idonee, questo in risposta alla convocazione alla RAS di ieri. Intanto in Regione vengono convocati altre associazioni e gruppi ambientalisti.
Venerdì 23 agosto. Ad Oristano manifestazione organizzata da Ajo' Stop Devastazione. È presente anche l' artista Manu Invisible.
Sabato 24 agosto. Ad Oristano l' Associazione culturale Liberanimos di Oristano organizza un convegno dibattito molto partecipato. A Villacidro in serata il nuovo comitato di Villacidro organizza una fiaccolata con dibattito finale che si protrae fino a notte inoltrata.
Domenica 25 agosto. Il Comitato Ventu Hontrauriu di Orgosolo organizza un'assemblea pubblica ad Orgosolo.
Lunedì 26 agosto. Proseguono in tutta la Sardegna i banchetti della raccolta firme per la legge di Pratobello.
Martedì 27 agosto. I presidianti del Porto si riuniscono e ricompattano le fila.
Mercoledì 28 agosto. I banchetti lavorano incessantemente in tutta la Sardegna. La Todde riunisce gli assessori. Trapelano indiscrezioni.
Giovedì 29 agosto. Continua il tour Pratobello 24 per la raccolta firme.
Venerdì 30 agosto. Prova generale della manifestazione che si terrà dopo la raccolta irme: a Cagliari manifestano in migliaia. In serata assemblea in pubblica piazza ad Arbus. Un altro record di firme in una serata: a Iglesias raccolte 1000 firme.
Sabato 31 agosto. Il Pratobello tour registra un altro record a Sestu: oltre 1.000 firme in un giorno. I banchetti non si contano più. A Castelsardo la prima danza in cerchio sacro contro la speculazione energetica.
Domenica 1 settembre. I banchetti sono operativi anche di domenica.
Lunedì 2 settembre. In serata si fa il punto della situazione in un' assemblea pubblica a Nurri.
Martedì 3 settembre. La Todde inizia il tour per incontrare i sindaci: comincia dalla provincia di Oristano. In serata i presidianti del porto si riuniscono.
Mercoledì 4 settembre. Assemblea popolare pubblica a Serdiana con la partecipazione dei sindaci di Serdiana e Dolianova.
Giovedì 5 settembre. Dal porto di Oristano, alle 23, esce una pala diretta a Villacidro. Alle 24 si incastra allo svincolo della 131 per Samassi.
Venerdì 6 settembre. La pala rimane incastrata fino alle 15 causando notevoli disagi alla circolazione. In mattinata ad Oristano si svolge una riunione dei sindaci della provincia di Oristano voluta dal sindaco di Oristano. Alla riunione partecipa anche una delegazione dei presidianti del porto.
Davanti alla regione un pacco di generi alimentari viene scambiato per un pacco bomba.
Sabato 7 settembre. Ad Orgosolo incontro dibattito con Mauro Pili. Ad Esterzili assemblea territoriale promossa dal Comitato Sarcidano. A Pattada assemblea pubblica organizzata dal Comitato No in palas nostras. A Tiana incontro pubblico in sala consiglio. Numerosi i banchetti in tutta l' isola.
Domenica 8 settembre. Mercato contadino presso il presidio La rivolta degli ulivi di Selargius. In tutta l' isola proseguono i banchetti per la raccolta firme. È l' ultima settimana di raccolta e i banchetti si intensificano.
Lunedì 9 settembre. Prosegue il tour della Todde per incontrare i sindaci: è la volta di Nuoro. I banchetti non si fermano nonostante la pioggia.
Martedì 10 settembre. Alle 4 a Tuili vanno in fiamme 2.000 pannelli fotovoltaici stoccati in un terreno, pronti per essere installati. Il Comitato del No presenta oltre 19.000 firme per il referendum consultivo alla corte d'appello di Cagliari.
Mercoledì 11 settembre. Alla procura di Cagliari viene presentato il secondo esposto. A Borore conferenza dibattito organizzata dal comitato Coro e Bentu.
Giovedì 12 settembre. Giorno di presentazione delle aree idonee alla Regione. Moltissimi sindaci rispondono giustamente picche.
Venerdì 13 settembre. Giornata ricca di avvenimenti. Sono gli ultimi giorni per poter firmare per la legge di Pratobello e le manifestazioni si intensificano. A Bitti conferenza con Mauro Pili, Marta Tola e Luigi Pisci. A Bosa incontro pubblico. A Selargius, al presidio La Rivolta degli ulivi, l' evento 10 annos de guerra 10 annos de resistenzia. A Marina Piccola di Cagliari il comitato Bentus de Libertade organizza un evento con interventi, musica e banchetti.
Sabato 14 settembre. Conferenza a Pozzomaggiore. Penultima giornata per i banchetti: sono ovunque nell' isola.
Domenica 15 settembre. Ultimo giorno dei banchetti. Domani si potrà firmare solo in Comune. Al presidio di Selargius si tiene il mercato contadino. C' è l'ombra di un imminente sgombero. Il presidio è al suo 72simo giorno. A Bonarcado assemblea popolare. La giornalista Raffaella Regoli è in Sardegna per un servizio per Fuori dal Coro: visita il cantiere di Villacidro, il presidio di Selargius e Tuili, dove ci sono i resti dei pannelli fotovoltaici bruciati.
Lunedì 16 settembre. Le firme per la Pratobello vengono consegnate ai comuni. Nel pomeriggio manifestazione a Cagliari davanti alla RAS. Alle 18 la manifestazione prosegue con un convegno a Teatro Doglio. La sera, a Sassari, flash mob "una penna al vento" con le penne che sono servite a firmare la Pratobello.
Martedì 17 settembre. A centinaia i volontari fanno staffette per fare arrivare le firme ad ogni Comune. A Selargius consiglio comunale aperto. Comincia il sindaco di Scano Montiferru ad emettere un' ordinanza che vieta il transito dei mezzi pesanti che trasportano componenti degli impianti eolici. È l'inizio di una nuova battaglia.
Mercoledì 18 settembre. Continua il laborioso lavoro di consegna delle firme raccolte. A Ussana, in serata, conferenza dibattito. Fuori dal coro ci dedica un servizio.
Giovedì 19 settembre. La Todde si blinda con la Giunta che approva il disegno di legge sulle aree idonee. Un altro Comune, Sinnai, boccia il progetto per l'installazione di pale eoliche presentato da una ditta privata a maggio,
documentando con un circostanziato studio tecnico. Continua il conteggio delle firme della legge Pratobello.
Venerdì 20 settembre. Villanovaforru la spunta: niente nuove pale o potenziamento delle esistenti: il territorio è vincolato dai beni archeologici. A Ussana assemblea pubblica sullo stato dell'arte di due progetti presentati. Continua il lavoro di vidimazione delle firme.
Sabato 21 settembre. Dibattito pubblico ad Oristano promosso da Bachisio Bandinu. A Barumini si tiene l' evento Entula con interventi e musica.
Domenica 22 settembre. Si lavora al conteggio delle firme anche di domenica. Dopo cinque giorni si è già a 120.000, ma ce ne sono ancora una valanga da controllare. Si organizzano bus in tutta l'isola per la grande manifestazione del 2 ottobre a Cagliari.
Lunedì 23 settembre. Assemblea pubblica a Mamoiada. Quarta repubblica di rete 4 ci dedica un servizio in tarda serata, dopo le 24.
Martedì 24 settembre. Anche il consiglio comunale di Alghero dice no all'unanimità ai progetti off shore. Continua il laborioso conteggio delle firme.
Mercoledì 25 settembre. Durante il Consiglio Regionale la maggioranza va spedita sulle aree idonee, l' opposizione non demorde. Presenti anche i comitato. Chiuso il conteggio per la provincia e la città di Oristano: oltre 17.000 firme.
Giovedì 26 settembre. Al presidio di Selargius è allarme: si piantano alberi davanti alle ruspe. Continuano ad arrivare firme ad Orgosolo. Il lavoro del conteggio firme va avanti.
Venerdì 27 settembre. I Cobas indicono lo sciopero per il 2 ottobre: si affiancheranno alla manifestazione per la consegna firme. Mancano ancora un centinaio di comuni per il computo finale delle firme e si è già oltre le 130.000 firme. Il Comune di Terralba convoca il consiglio comunale per il 2 ottobre davanti alla Regione con un solo punto all' ordine del giorno: "Deposito proposta di legge Pratobello 24, presso la segreteria del Consiglio Regionale". Al presidio di Selargius si continua a piantare ulivi.
Sabato 28 settembre. Continuano ad arrivare ad Orgosolo valanghe di firme. La Nurra consegna oltre 20.000 firme.
Domenica 29 settembre. Ad Oristano si tiene il convegno di Democrazia Sovrana e Popolare. Ampio lo spazio dedicato alla speculazione energetica in Sardegna, molti gli interventi e le testimonianze in proposito.
Lunedì 30 settembre. Fervono i preparativi per la manifestazione del 2 ottobre. Intanto sono già state conteggiate 140.000 firme, ma il lavoro non è terminato. Anche il sindaco di Orgosolo convoca il consiglio comunale davanti alla RAS per il 2 ottobre.

Non si arretra di un centimetro.

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