giovedì 13 aprile 2017

Jòlao

Dicono che scrivo troppo (!), agisco poco (?), e che sono poco umile (.....).
Ma non sono uno dei tanti che quando non hanno voglia di fare, si rifugiano in quel risibile alibi.

In quasi tutti i miei testi tendo a precisare svariati concetti.

Li elenco alla rinfusa.
Il popolo italiano non esiste, è una costruzione televisiva, i sardi non sono italiani, caso mai è verosimile il contrario.
La sardegna non è italia, caso mai si potrebbe definire penisola sarda il continente cosiddetto italiano.
La civiltà occidentale deriva in massima parte dall'antichissima civiltà sarda.
Noi non dobbiamo uscire dall'italia, è l'italia che deve abbandonare al proprio destino la nazione sarda.
Il mondialismo e le fetenzìe si insinuano in ogni minimo aspetto della nostra vita, anche quando beviamo un bicchiere d'acqua.
Sono certo che le azioni legittime hanno valenza superiore alle azioni legali, che essere considerato essere umano è ben superiore all'essere considerato cittadino.


Jòlao non gradisce essere codificato, tenetevi per voi stessi definizioni tipo separatista, indipendentista, irredentista, autonomista, sovranista, sardista o zonafranchista, Jòlao gradisce semplicemente la parola libertà.
A chi mi accusa di non scrivere in lingua sarda, rispondo che in compenso parlo e ragiono in sardo, accontentatevi.
Ammiro i comportamenti onorevoli e meritocratici, odio ogni forma di tzerachimini, quasi mi vergogno quando è commessa dai miei conterranei.
E a proposito di servilismo, affermo che mai potremo liberarci dalla morsa italiana, se continuiamo ad andare a votare e partecipare alle elezioni italiane, votare un partito anche se nato in sardegna, significa riconoscere dominio italiano sulla sacra terra di sardegna.

Consigli comunali, sindaci, forze dell'ordine, "onorevoli" "istituzioni regionali", funzionari statali in terra di sardegna sono derivazioni italiane, non sarde.
La sardegna non è una regione, come ci vogliono far credere, è una nazione a tutti gli effetti, e come nazione è destinata a lottare (se la compiacenza dei sardi si manifesta) per istituire lo stato sardo.
La sardegna è il più grande e antico museo a cielo aperto che esiste al mondo.
E a proposito di archeologia, affermo che fino a che siamo sotto dominazione coloniale, raccomando sempre di non scavare, i frutti del nostro passato, non devono essere goduti da stranieri, che per di più, hanno interesse a screditare e nascondere la nostra grandezza passata.
Ci penseremo noi, una volta liberi, a dare corso alle più imponenti ricerche archeologiche mai viste su questo pianeta.

L'italia, come detto, è una costruzione fittizia, nata in maniera illegale, ai danni del Regno di Sardegna.
Non siamo nè pochi, nè locos, forse malunidos si.
Malunidos perchè il colonizzatore ha instillato nella mente dei sardi, valori che non ci appartengono, screditando col tempo le nostre unicità.
Liberiamoci delle scorie che altri hanno appiccicato al nostro popolo.
Abbiamo a disposizione il più potente strumento di liberazione che esista, il diritto internazionale, una cospicua quantità di popoli si è liberata tramite il percoso giuridico suggerito dal diritto internazionale.
Con ciò non voglio dire che non bisognerà lottare con ogni mezzo legittimo per i nostri diritti, ma quando e se lo faremo, mi piace ricordare che siamo totalmente dalla parte della ragione.
Non riconosco giurisdizione statale italiana sulla mia persona, non sono un cittadino, ma semplicemente un essere umano che si riconosce nella grande famiglia delle genti sarde.
Dato che le fetenzìe generano crisi disastrose drenando moneta, siamo autorizzati a stampare moneta al portatore di proprietà del popolo sardo, tramite le uniche istituzioni delegate a farlo: i Governi Provvisori dei Movimenti e dei Fronti di Liberazione.

E' tempo che questa strategia decolonizzante venga attuata, non oggi o domani, ma oserei dire ieri.
E non vergognatevi di essere sardi, le nostre eccellenze sono riconosciute in tutto il mondo, fuorchè dai governanti italiani, e dai cuculi delle fetenzìe.
Ammiro e affianco chi cerca di instillare tra la mia gente orgoglio di popolo, senza di esso, e senza la consapevolezza che siamo stati un grande popolo, e che possiamo tornare ad esserlo, ogni nostra azione potrebbe risultare vana, noi siamo quello che siamo, non certo quello che, dispregiativamente, ci hanno detto che siamo.
Una ultima precisazione, noi non siamo contro nessuno, vorremmo vivere in pace ed armonia, da genti libere, sia con il "popolo" "italiano", sia con qualunque popolo straniero, precisando che straniero non significa nemico.
©marianoabis


https://jolao77.blogspot.it/2015/09/majore.html


https://jolao77.blogspot.it/2016/10/la-calunnia.html

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