I social, e il web in generale, sono fantastici strumenti di informazione e, oserei dire, di cultura.
Peccato che siano territori frequentati da una mezzo esercito di idioti che fanno gli interessi delle oligarchie dominanti.
E spesso il web diventa, da ottimo strumento di crescita culturale dell'individuo, un pantano dal quale è difficile districarsi, per colpa di gentaglia imbecille che va catalogata sotto la voce "imbecilli disinformatori in rete".
In questo articolo jolao77 spiega quanto voglia bene a tali personaggi: > https://jolao77.blogspot.it/2016/07/imbecilli-in-rete.html .
Dalle opinioni personali passo ad elencare le tre categorie di disinformatori che mi è capitato di incontrare navigando nei social.
Vi renderete conto di quanto siano idioti, perchè gli idioti fanno gli interessi del padrone, piuttosto che i propri, fatti salvi quei personaggi che si fanno pagare dalle fetenzìe per disinformare.
Che io sappia, esistono tre categorie di stupidi che usano internet per andare contro i loro stessi interessi > i troll, i debunker, e gli influencer.
I troll, se non sono pagati, sono molte volte inconsapevoli di esserlo, dall'alto della loro ignoranza congenita e irreversibile, credono che non hanno più niente da imparare dalla vita, e dispensano lezioni dalla loro cattedra traballante e invasa dalle tarme, e quando la cattedra cede sotto il peso della loro incommensurabile ignoranza, fa un botto memorabile.
In quel caso sono obbligati a chiudere il proprio profilo (nel quale non esistono foto reali che raffigurano il troll, e nemmeno altre indicazioni utili per identificarlo), e aprire un altro profilo altrettanto fumoso.
La definizione che jolao77 usa per questa sottospecie di umanoidi dal cervello minuscolo è disonorevoli stupidi disinformatori in rete.
Uno dei loro passatempi preferiti è fare domande "intelligenti" per confutare verità palesi.
Spesso entrano in discussioni più grandi di loro con aria supponente senza essersi documentati a dovere.
I debunker sono, se fosse possibile, ancora più ignoranti dei troll, nonostante la loro saccenza da copia-incolla.
Loro "sarebbero" esperti di tutto, credono di possedere grande cultura, e invece sono solo "istruiti".
Lascio a voi immaginare quale sia la grande differenza tra istruzione e cultura.
Li vedi correggere sottigliezze, precisare concetti, correggere numeri, senza mai affrontare il nocciolo della questione, esperti nello sviare le discussioni dal punto focale, sono i classici distrattori; per renderli ridicoli, se fosse necessario, ma non credo, non occorre grande cultura, non serve mettersi sul loro piano di supposta accademicità, basta liquidarli chiedendo loro da chi siano pagati, e nel caso negassero, far loro capire che il "servizio" che rendono in rete ha bisogno di essere remunerato profumatamente.
Gli influencer sono obbiettivamente i più scaltri di tutti, i più disonorevoli, ed i meglio pagati.
A fronte di una certa cultura scolastica, che cultura non è, adottano tecniche psicologiche che al cospetto, quelle di giuda sono fiori di campo dal profumo inebriante.
Conquistano l'interlocutore con frasi mielose, sono sempre presenti nei post della vittima, fanno disinformazione buonista e velata, infarcita di luoghi comuni, instillano il dubbio sulla correttezza o convenienza delle azioni dell'interlocutore, si beccano tanti like da parte degli sprovveduti, che appena si accorgono dell'inganno, revocano le approvazioni, tolgono amicizia nel caso si fossero fatti fregare dall'onestà intellettuale e formale del disinformatore-psicologo, e spesso bannano senza remore.
Jolao, appena si accorge dell'inganno, banna senza pietà personaggi così disonorevoli, di modo tale che la sua strada non venga invasa di nuovo da comportamenti che rifugge; naturalmente, come negli altri due casi, il soggetto in questione ha altri profili a disposizione, che usa "altrove" per distribuire miele dal retrogusto di veleno.
©marianoabis
P.S. > Secondo jolao internet va usato per comunicare in maniera corretta e per questo > https://jolao77.blogspot.it/2017/01/cerca-in-internet.html
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