L'importanza del codice etico in seno a qualunque organizzazione.
Avevo già fatto parte di due Governi Provvisori dei Sardi, e conoscevo benissimo la fondamentale importanza di quello strumento.
Tempo fa, abbastanza deluso delle due precedenti esperienze, mi ero messo in testa di collaborare con un mio amico e programmare la nascita di un ipotetico fronte di liberazione nazionale delle genti sarde.
Una tra le prime azioni che compimmo fu stilare il codice etico (c.e.) consapevoli del fatto che iniziare con delle regole certe non fa altro che rendere più scorrevoli e senza fraintendimenti le azioni future.
Personalmente ritengo che il c.e. abbia la stessa fondamentale importanza dell'atto costitutivo, e del logo grafico, valenza superiore a qualunque altra manifestazione riguardante l'esistenza dell'organizzazione in questione.
Quando poi si tratta di dare valenza giuridica e internazionale esso è addirittura obbligatorio averlo stilato e reso noto pubblicamente.
Al momento la costituzione del fronte è in fase latente, ma non è detto che non venga costituito nel caso ci accorgessimo che altre operazioni in corso si rivelassero non adeguate alla decolonizzazione e liberazione della Nazione Sarda.
Va da se che ogni azione deve mirare ad un unico scopo: la costituzione dello Stato Sardo.
Penso che non ci sia da discutere a vuoto riguardo all'importanza del c.e., e passo a esplicitare il lavoro fatto e che riporto qui di seguito.
Naturalmente i vari acronimi e definizioni sono puramente indicativi e sono stati lasciati per scorrevolezza del testo.
CODICE ETICO
Premessa – Regole generali
Shardinyan Liberation F ront e Shardinyan Provisional Government esplicitano le caratteristiche salienti che un buon patriota dovrebbe cercare di esprimere nelle azioni che avrà l’onere e l’onore di effettuare, durante la sua militanza, a fianco e a beneficio del Fronte : trasparenza, atteggiamento meritocratico, correttezza, lungimiranza, efficienza, spirito di servizio, lealtà, onore, e reciproca valorizzazione.
Dovranno considerarsi al servizio dei Popoli che come appartenenti al SLF rappresentano, i primi servitori di tali Popoli saranno le Donne e gli Uomini Liberi ai quali sono stati assegnati incarichi o responsabilità.
CODICE ETICO DEI MEMBRI DEL Shardinyan Liberation Front (SLF) e del Shardinyan Provisional Governement (SPG)
Art. 1
Il presente Codice consiste nello specificare le norme di comportamento alle quali deve ispirarsi colui che milita in SLF e rende il suo servizio in SPG.
I membri SLF e SPG devono perseguire l’interesse del Fronte e non, se in contrasto, il proprio interesse personale o l’interesse di persone o di gruppi di persone che abbiano fini diversi da quelli del Fronte.
Devono garantire un esercizio diligente, onorevole, leale, trasparente e motivato delle proprie funzioni con altruistico spirito di servizio e meritocrazia.
Sono responsabili nei confronti del SLF, del SPG e di tutta la popolazione sarda, sia che abiti la Terra di Sardegna o che abiti altrove.
Art. 2
SLF è un soggetto di diritto internazionale qualificato dalla sua legittimazione internazionale basata sul diritto all’autodeterminazione e sovranità del Popolo Sardo e della sua Nazione..
Art. 3
Il SLF e le istituzioni dello SPG, operano per la rivendicazione del diritto di autodeterminazione del Popolo Sardo, e sua sovranità, e per l’organizzazione e ripristino dello Stato Sardo di Sardegna, che non ha mai cessato di esistere.
Art. 4
Il membro del SLF e del SPG partecipa e coopera dignitosamente e secondo le proprie reali possibilità, alla concretizzazione dell’obiettivo prefissato e in particolare :
– provvede a diffondere e spiegare il programma del Fronte.
– si astiene dall’ottenere qualsiasi risultato con mezzi, specie se cruenti, che non siano la persuasione pacifica o il convincimento ragionato.
– si astiene, in particolare, dal cercare di ottenere dei risultati con la diffamazione degli altri movimenti e/o partiti politici indipendentisti (a meno che questi non tentino di circuire il popolo sardo, con la violenza e/o con le minacce, ovvero con la concessione di vantaggi, o di promesse di vantaggi.
– i rapporti a tutti i livelli, devono essere basati su canoni e atteggiamenti educati, di collaborazione, buona fede e reciproco rispetto.
– Tutti i membri sono tenuti alla massima trasparenza e onore nei propri intenti e nei rapporti, come pure ad un’adeguata riservatezza nella trattazione dei compiti affidatigli, o che scelgono di eseguire.
Art. 5
Il membro del Fronte e del SPG:
– risponde in maniera circostanziata, sincera e con celerità, a qualsiasi richiesta legittima, in relazione al funzionamento dei servizi di cui è eventualmente responsabile.
-incoraggia e sviluppa ogni provvedimento che favorisca la trasparenza delle sue competenze, dell’esercizio delle sue competenze e del funzionamento dei servizi di cui ha la responsabilità, fermo restando il fatto che sono ammesse deroghe, solo nel caso in cui si ravvisano necessità di riservatezza.
– risponde in maniera diligente, assertiva, sincera, onorevole, leale e completa, a qualsiasi richiesta d’informazione da parte di chicchessia, per quanto riguarda l’esercizio delle sue funzioni, ad esclusione di informazioni confidenziali o riguardanti la vita privata sua o di terzi.
Art. 6
SLF e SPG riconoscono la Sovranità di ogni essere umano, espressione della propria individualità derivante dalla propria originale singolarità, e come tale proprietario di una propria identità e sovranità.
Art. 7
SLF e SPG si riconoscono e si identificano nel Popolo Sardo e nella sua Nazione, quale comunità di Genti Sarde che hanno diritto di essere libere e sovrane dappertutto, e non solo sulle proprie terre d’origine, secondo la specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini.
Art. 8
SLF ritiene e sostiene il diritto del Popolo Sardo di affermarsi come Nazione fra le Nazioni, e ritiene che abbia il diritto di definirsi come entità statuale, e come tale di legiferare e stabilire il proprio ordinamento con leggi, statuti, codici, norme, e regolamenti scritti o consuetudinari, aventi valore nei confronti di tutti i membri della società che liberamente hanno deciso di appartenere.
Eventuali casi di inadempienze etiche e palesi incongruenze verranno valutate e discusse dai Tribunali di competenza, eventuali allontanamenti devono essere adottati con la massima cautela.
Vige comunque il principio che la democraticità decisionale deve tenere in massimo conto la trattazione di temi spiccatamente meritocratici, ciò vuol dire che eventuali valutazioni negative possono essere compensate da trascorsi meritocratici acclarati.
Va da se che il comportamento deve essere ineccepibile sotto tutti gli aspetti, comunicativo, assertivo, onorevole, e meritocraticamente inappuntabile.
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