domenica 11 marzo 2018

Autodetermigrazione, e scarabei di sinistra

Quando all'interno di partiti e movimenti che aspirano alla LIBERTA' del proprio popolo, si fanno dei distinguo tra destra e sinistra, e si sceglie una di esse, qualunque progetto di LIBERTA' è destinato a FALLIRE, la libertà non è nè di destra, nè di sinistra, fino a quando non avremo raggiunto l'obiettivo finale dello STATO DI SARDINNIA è deleterio parlare di ideologismi, è la dicotomia che FA COMODO AL COLONIZZATORE, diffidate di chi proclama IDEOLOGISMI, unità si, ma senza bolgrinaggini in stile mondialista, concludo dicendo che la libertà si raggiunge riconoscendo i nostri errori passati, senza commetterli più, a mio modo di vedere se c'è una istituzione nella quale i sardi si dovrebbero compattare, è un movimento di liberazione nazionale che "governi" le azioni future del popolo unito, la strategia a questo punto non può essere altro che la decolonizzazione della nostra terra secondo i principi e le leggi (che il colonizzatore ha ratificato) di diritto internazionale. Storicamente la natzione sarda ha cercato indipendenza secondo il diritto interno italiano, senza mai riuscirci, ora è venuto il momento di abbandonare strategie storicamente perdenti, e di reclamare con forza e operare per la LIBERTA' della nostra natzione.

AUTODETER-MIGRAZIONE
Ci vuole coraggio ad avere la pretesa di unire chi ama la nazione sarda con le bolgrinaggini a manu manca delle fetenzie - Voglio ripetere quanto già scritto >> quando questa gente capirà che la libertà non è nè di destra, nè di sinistra, forse una unione di intenti potrà esistere, fino ad allora andrà di moda la sudditanza al colonizzatore, diffidate da chi vuole ideologicizzare la lotta per la nostra autodeterminazione

Possibile che qualunque modello di società debba essere scopiazzato da "altrove"?
Purtroppo le fetenzìe hanno gioco facile, visto che a buona parte dei sardi (anche indy) piace la teoria della minorità.



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