martedì 20 marzo 2018

La resistenza popolare alle imposizioni del potere, LSC e carabbusus vari ed eventuali.

La resistenza popolare e la disobbedienza civile sono le azioni che certificano in maniera inequivocabile che apparteniamo ad un popolo che non vuole entrare nell'oblio.
Ad un popolo che sta sempre più capendo, dati alla mano, che le civiltà umane sono nate in terra sarda.
Gli attacchi a questo dato di fatto si stanno intensificando, il colonizzatore non può sopportare che il colonizzato sia a lui superiore culturalmente, e quindi cerca di sminuire e nascondere artificiosamente le eccellenze del popolo che crede di aver sottomesso.




Sempre più gente ha capito il disegno di una società privata chiamata stato, che non ha diritto di imporre alcunchè, 

Continuano in maniera orrendamente reiterata gli attacchi alla nostra lingua, fondamento della nostra appartenenza etnica a questa terra, collante popolare che fa da argine a qualunque mondialismo culturale e reale.
I paladini di questi attacchi statali alle nostre specificità, fanno parte di una organizzazione che osa definirsi "lingua sarda comune".
Soprassediamo al fatto che per essere comune un qualcosa deve essere condiviso e certificato, non imposto dall'alto da parte di chi, agendo in maniera disonorevole contro la nostra ancestralità, cerca di introdurre parametri appiattenti, normalizzanti, livellanti verso il basso, mondializzando la nostra cultura.

Lingue sarde comuni ne sono esistite almeno due, entrambe popolari e legittime, non vediamo come una lingua comune imposta possa neutralizzarle, la resistenza popolare alle imposizioni certifica che vogliamo essere ancora sardi, e non italiani globalizzati.
Una lingua comune sarda era quella parlata e scritta in tempi giudicali, periodo fulgido per la nostra civiltà nazionale, quando da noi la vita scorreva naturale, altrove la gente si dibatteva all'interno di quel periodo di sofferenze di popolo chiamato medio evo.

E come dimenticare l'altra lingua comune che i sardi hanno diffuso su tutto il bacino mediterraneo e oltre?
La lingua sardo-sumerica-accadica è la lingua più antica del mondo, la lingua madre che ha generato tanti dialetti che definiscono lingue, dialetto italiano compreso.
Come può una lingua che deriva in primis dal latino, il quale è derivato dal sardo, definirsi lingua?
Ricordiamo che quando i saboia dovevano decidere quale "lingua" adottare, scelsero il fiorentino, ma esisteva un'altra "lingua" che ha contrastato alla grande l'adozione della attuale "lingua", il siciliano.
Naturalmente per i saboia, notoriamente nordisti e razzisti contro i popoli del sud, non poteva certo essere adottata la lingua siciliana, e preferirono il fiorentino.

Anche questo per affermare che qualsiasi decisione importante per la nostra vita, viene sempre presa dall'alto, noi popolo abbiamo il diritto e soprattutto il dovere di resistere a queste imposizioni, la resistenza, la disobbedienza, il contrasto, sono gli unici elementi che giustificano la nostra volontà di restare vivi, anche come popolo.
Non crediate a coloro che dicono che il potere non va contrastato, ma ignorato, le aberrazioni del potere vanno combattute e non ignorate, vanno combattute a volte in maniera pacifica, a volte in maniera cruenta.
:Mariano-Abis.




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