lunedì 26 marzo 2018

Considerazioni su un filmato del professor Zampa Marras riguardo a tematiche linguistiche.

Con tutto il profondo rispetto e la considerazione che ho per il grande Giampiero Zampa Marras, (una delle figure più fulgide e allo stesso tempo più semplici e lineari dell'indipendentismo sardo) mi viene spontaneo dissentire dal concetto che la lingua sarda debba necessariamente derivare dal latino o dal greco.
Concordo con lui riguardo a quella aberrazione mondialista che la regione sardegna (italiana) vorrebbe imporre, che corrisponde a quella che chiamano pomposamente lingua sarda comune.


Concordo con lui quando afferma che sia il campidanese che il logudorese devono assolutamente continuare a vivere (e ad essere diffusi), concordo con lui su maggior parte del suo pensiero di libertà per la nostra gente.
https://www.facebook.com/alfaeditrice/videos/2050053455263821/?t=1







La frase sotto esame riferita alla lingua giudicale è questa : "E' una lingua etimologica che si rifa soprattutto al latino e al greco, e a tutte le parlate che entrano in sardegna da altri posti".
Scuserete le mie scarse competenze linguistiche, ma una cosa mi sembra alquando strana.

I più recenti studi stanno dimostrando che la antica civiltà sarda era abbondantemente antecedente alle società latine ed ellenistiche, la civiltà sarda era una civiltà "diffusa", diffusa non solo all'interno del bacino del mediterraneo, così diffusa e importante che molto probabilmente era una civiltà "dominante".

E allora, a rigor di logica, mi sembra un paradosso adottare per la nostra nazione sarda una lingua che abbia elementi (latini ed ellenistici) di civiltà inferiori e successive alla nostra.
Sposo in toto (senza bisogno di redigere accordi pre-matrimoniali) la tesi ampiamente dimostrata dal professor Dedola, che afferma che la nostra lingua deriva dall'antica lingua sardo-sumerica-accadica, la più antica del mondo occidentale.

Auspico una collaborazione tra le nostre eccellenze in materia linguistica, e su tutte le altre componenti che attengono alla nostra attuale e futura libertà, per continuare la strada di rinascita della nostra gente e della nostra lingua, collante fondamentale e identificativo della nostra nazione.
Di questo lo ringrazio
 
 





2 commenti:

  1. S’Iscola Sarda e la relativa sezione linguistica dedicata ad Antonio Sìmon Mossa, con direttore Giampiero Marras, sono ancora in attività? Se sì, sono dotate di un proprio sito telematico? Se sì, con quale URL?. Ringrazio anticipatamente coloro i quali o le quali vorranno condividere una o più risposte alle domande che ho posto.

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    1. Penso che chi possa rispondere meglio alle tue domande sia proprio il Grande Giampiero Zampa Marras

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