giovedì 26 settembre 2019

Premiata ditta bonifiche italiane in terra di sardegna.

tentativo di intervento a cura della premiata ditta bonifiche italiane
Come molti ben sanno, la sardegna è un immenso e ingombrante sito archeologico, ha quindi bisogno di essere bonificata dalle troppe presenze archeologiche lasciate dagli antichi abitatori di questa terra.
E' oltrettutto una fondamentale questione di democrazia, ci si chiede il perchè di così tante presenze di manufatti che ricoprono a tappeto tutta l'isola, mentre altre ampie zone continentali ne sono del tutto prive.
Per ovviare a questo annoso problema nasce a cura dello stato italiano una società di bonifiche destinata ad operare esclusivamente in terra sarda.





Ii motivo è semplice, si sente l'esigenza di liberare "democraticamente" spazi vitali per l'agricoltura sarda, di modo tale da equiparare le presenze  neolitiche e antecedenti agli standard italiani.
Non sia mai che i sardi abbiano la possibilità di sviluppare opportunità turistiche - culturali costanti durante il corso di tutto l'anno, a discapito dei territori italiani.
Come si usa dire sarebbero braccia operose tolte all'agricoltura.

E' per questo motivo che si sviluppa in sardegna a pieno titolo con la collaborazione di maestranze sarde, l'opera meritoria della premiata ditta bonifiche italiane.
In compagnia degli amici Luigi e Roberto,  Jolao è andato a scoprire le tracce lasciate dalla rinomata ditta italiana, e vi assicuro che tracce ne abbiamo trovate in abbondanza.

C'è però da esprimere un concetto: a volte certi manufatti antichi sono restii, bontà loro, a subire bonifiche, e cercano di difendersi come possono da eventuali e "per niente evidenti" tentativi di bonifiche italiane.
A volte capita che si difendono in maniera più che egregia.
E poi non sia mai che la gente pensi che certi interventi da parte della rinomata ditta siano del tutto ingiustificati, quei buchi che vedete non è detto che sarebbero serviti a fare quello che pensate.



Meritori interventi italici






  


 



 

 



A volte capita che esista l'esigenza di frantumare in maniera del tutto bonaria e creativa alcune grandi piazze presenti nella città perduta di Atlantide.
Il motivo è presumibilomente sempre lo stesso, equiparare per un justo principio democratico la ridondante presenza archeologica in terra sarda ad altri territori meno fortunati.

Pauli Arbarei, intervento creativo su piazza atlantidea


Un intervento della rinomata ditta italiana particolarmente gradito è lo stoccaggio corretto e sistematico di reperti che presumibilmente provenivano dalla copertura di molte tombe di giganti, dopo averle ispezionate, sarebbe stato una cattiva azione buttare in zone limitrofe, alla rinfusa, tali coperture, meglio stoccarle ordinatamente, così come nelle foto, in zone ben definite.

Corretto stoccaggio  di inutili risulte da ispezione archeologica 







Altri interventi sulla città perduta di Atlantide della rinomata ditta con l'ausilio di escavatori, trowel, macchine da guerra archeologiche, pennellini, maestranze di certificata appartenenza all'illuminato popolo sardo che ha capito tutto, sono riportati nelle immagini che seguono.

Meritoria rimozione del quarzo che ricopriva le piramidi sarde


da notare la cura maniacale per tenere ordinata questa tomba












Rimozione del quarzo che ricopriva le piramidi


Intervento agricolo all'interno della città perduta di Atlantide


Il canale navigabile che circondava la città principale di Atlantide




Tipico esempio di piramide, altrimenti definito "nuraghe strano"


Altro esempio di due cosiddetti nuraghi strani   

Grande anello di attracco per le navi atlantidee




La serata a tre è terminata con una buona pizza, in attesa di vedere le stelle che camminano nel cielo.
Ne abbiamo visto almeno una cinquantina, ma il momento veramente emozionante è quando una luminosissima stella che Luigi ha definito "traversino", ha attraversato velocissima il cielo, con evidente andamento spiralitico, con buona pace di chi definisce le stelle che vagano nel cielo come satelliti "strani".
:Mariano-Abis: 



          (La maggioranza delle immagini sono di Mariano Abis, alcune sono state fornite da Oscar Cabriolu)
  


















































Roberto, Jolao e Luigi Muscas (l'uomo delle stelle e dei giganti) al cospetto de "sa domu 'e s'orcu" nella giara di Siddi.        



























4 commenti:

  1. E l'affitto di mezza Sardegna agli Stati Uniti per "provare le bombe ad uranio od i cannoni laser e tante altre schifezze non ve lo hanno mai detto???????????????????

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    1. si, ce lo hanno detto, ma forse in quel momento eravamo un tantino distratti, grazie infinite per averci svegliato

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