venerdì 19 agosto 2022

Etica sociale




Molte manifestazioni di voleri statali, convenzioni acquisite, e comportamenti mentali, vanno dalla parte opposta ad un corretto concetto di etica, che si è trasformata nel tempo, perdendo quei valori sociali che dovrebbero essere ben chiari e favorevoli alla gente.
Così non è, purtroppo.
L'esposizione mediatica tambureggiante ha fatto si che lapalissiane verità abbiano imboccato la strada dell'assurdo.
Il progressivo strapotere di concezioni monetariste hanno pian piano preso il posto di valori ancestrali di vita che dovrebbero essere immutabili, ma che risultano stravolti.
La costituzione italiana, che non riconosco perchè è la base di uno stato che giuridicamente non può esistere, recita un assioma condivisibile, dice justamente all'articolo 53 che chi non può pagare tasse e servizi, dovrebbe essere esentato dal farlo.
Ciò nella realtà non avviene.
L'articolo 54 del codice penale dice che chi non assolve a obblighi verso lo stato perchè non è nelle condizioni di poterlo fare, dovrebbe essere assolto in eventuali dibattimenti in tribunale.
Così non è.
Oggi prendo in esame in maniera succinta solo due aspetti del vivere civile che dovrebbero essere pesantemente e radicalmente variati, stravolti.
Parlerò anche, in seguito, anche di come sia necessaria una evoluzione di concetto di stato, e se esistano, o quando esisteranno, le condizioni per superare questi concetti di organizzazione sociale, ormai fin troppo estranei alle discussioni che di solito vengono affrontate.
Equità sociale, dicevo.
Oggi affronto in maniera sintetica due aspetti del vivere quotidiano, riguardano l'approvvigionamento di energia elettrica, e di quel bene indispensabile che è l'acqua.
Espongo la mia visione, affermando che lo stato deve provvedere ai bisogni essenziali del cittadino, in maniera gratuita.
Lo stato, o in sua vece le varie amministrazioni da cui derivano, devono fornire senza spese una quantità di energia e acqua indispensabile e vitale per ciascun componente di ciascuna famiglia.
Superato quel limite, per così dire "di sopravvivenza", è corretto tassare il surplus, ma solo ed in maniera esclusiva se si supera quel limite.
Se una famiglia ha la fortuna di godere, per esempio, dell'uso di una piscina, bene voluttuario e non indispensabile, è giusto che paghi l'eccedenza di acqua che consuma per quello scopo.
Se una famiglia consuma energia elettrica, per suoi lussi particolari, o comodità, è giusto che paghi l'eccedenza dei consumi per quegli scopi.
Questo è vera etica sociale, non quella alla quale assistiamo, disposte da uno stato che asseconda voleri elitari, sovra nazionali, lobbistici e penalizzanti per la gente, che dovrebbe essere l'unica beneficiaria, specie nella parte di essa meno fortunata, di quelle condizioni di giustezza che una organizzazione sociale che chiamiamo stato, normalmente inteso, deve garantire.
Tutto ciò, in italy, al momento attuale, è pura utopia, è impensabile valutare che ci restano ancora alcuni miseri diritti, ma noi siamo qui per contrastare, e far capire, che esistono logiche assurde imposte da uno stato che non vuole bene alla sua gente.
In definitiva, e termino, direi che è ora di riappropriarci dei nostri diritti, che, come recita la storiella della rana bollita, pian piano ci hanno tolto.
E siccome dobbiamo emarginare gruppi antagonisti al sistema,, e siccome non la abbiamo proposta noi, e siccome da fonti attendibili sarebbero una creatura del sistema neo liberista, e siccome non abbiamo intenzione di dare soldi gratis alla gente, e siccome non ci conviene che la gente sia tranquilla e serena, non prendiamo nemmeno in considerazione nessuna forma di reddito statale a favore di chi non ce la fa più a sostenersi economicamente.
Ci sarebbe da chiedersi a cosa serva uno stato che non riesce a soddisfare le più basilari necessità di persone che non hanno la benchè minima capacità di sostentarsi.
E qui non si parla nemmeno di dignità stuprata, si parla semplicemente di infami e inutili omicidi di stato.
I politici criminali che con passi successivi e cadenzati hanno tolto ogni tipo di sovranità alla gente, si saranno chiesti senz'altro a cosa avrebbe portato, per esempio, la perdita della sovranità monetaria.
Se lo saranno chiesto veramente, seriamente?
O avranno obbedito senza porsi troppe domande ai soliti fetenti mondialisti, che avranno magari concesso loro il privilegio di stare sotto il loro tavolo imbandito, concedendo loro qualche osso?
Oppure alcune mazzette di banconote, o di fittizio potere?
Uno stato che dispone della piena sovranità monetaria, oltre che delle altre sovranità, non ha nessuna difficoltà a concedere sovvenzioni, in cambio o meno di lavoro o di servizi, alle persone senza reddito.
Ricordo che in questo sistema asfittico, può versare in condizioni pessime persino il migliore dei lavoratori, gente di buona volontà, professionalmente al top, quando il lavoro viene nascosto, anche il miglior operaio o impiegato stenta a trovarlo.
Ha forse colpe una persona che non trova lavoro perchè lavoro non ne esiste?
Finora si è parlato di lavoro che manca, ma lo ricordo, non è il lavoro il fine della nostra vita, il fine è almeno la serenità, se non la certezza di essere messi nelle condizioni di poter realizzare i nostri sogni.
Che tipo di stato è, uno stato che non garantisce serenità alla propria gente?
Mi sembra di poter dire che tutti gli stati assolvono allo scopo per il quale sono stati creati: mettere in difficoltà la gente.
Il progresso tecnologico attuale consentirebbe a ciascun abitante di lavorare appena tre, quattro ore al giorno, massimo una ventina di ore settimanali, per rendere attivo il progresso e snella la permanenza degli umani su questo pianeta.
Chi dice che bisogna lavorare di più ti sta truffando.
Chi dice che il lavoro è il fine ultimo della nostra esistenza è un maledetto mitomane.
Chi vuole farti credere che l'uomo è nato per soffrire e lavorare, non ha il cervello a posto.
Ogni individuo deve essere messo nelle migliori condizioni di trascorrere al meglio la sua permanenza in queste lande.
Il lavoro non è il fine, è lo strumento, noi non siamo al servizio delle fetenzìe, loro non hanno mai lavorato, come si permettono di darci disposizioni su un argomento che assolutamente non conoscono?
Come può uno stato negare il diritto alla vita ad una sua stessa vittima?
C'è qualcosa di criminale in tutto questo, di innaturale, e profondamente disetico.
Gli stati, tutti gli stati, si impegnino a riacquistare le sovranità concesse (o stuprate), si riapproprino della loro sovranità monetaria, stampino moneta popolare, e non ci sarà nemmeno più bisogno di redditi di sostentamento, in simili condizioni non è utopia lavoro e redditi per tutti.
Non è utopia, tutto questo ci sembra strano perchè ci siamo abituati a ragionare, come loro vogliono che ragioniamo.
Rifiutiamo i loro paradigmi, la loro pseudo cultura, la loro moneta, i loro alimenti e i loro farmaci, riappropriamoci della naturalità del vivere, del nostro tempo, loro temono questo, temono che il tempo che ci tolgono, verrebbe utilizzato per informarci, per capire.
Loro sono i tiranni che ci hanno dominato per troppo tempo, un nuovo mondo sta nascendo, ormai una parte di popolazione ha capito tutto, e trasmetterà a tutti gli altri. la certezza che ci dobbiamo riappropriare del pianeta, e delle sue risorse.
E luce sia !
In sardegna esiste una fabbrica di bombe.
Di quelle che fanno il compito loro assegnato : uccidere.
Mi chiedo che etica ci sia in una fabbrica che produce bombe, che verranno scagliate presumibilmente anche sopra popolazioni inermi.
Mi chiedo se qualcuno che dirige questo stato italiano, si sia chiesto se produrre armi per la difesa abbia la stessa valenza che produrre armi per offendere popolazioni inermi, perchè questo sta succedendo.
Quello che salta evidente agli occhi, è che per la sanità (è un esempio) le risorse arrivano col conta gocce, mentre per la guerra e per le armi sono sempre disponibili.
L'acquisto di aerei che hanno il valore di un ospedale attrezzato, fa gridare allo scandalo.
La sperimentazione di armi, missili, bombe, nel territorio sardo ha del paradossale.
E' acclarato che l'isola è invidiata da tutto il mondo per i paesaggi incontaminati, non interessa allo stato italiano questa eccellenza, dato che fa di tutto per rendere invivibili luoghi stupendi?
Proviamo a chiamarla stupida colonizzazione?
Invece di usare la nostra terra per esercitazioni militari, non sarebbe stato meglio assumere una corposa squadra di operai, per rimboschire quegli stessi territori affidati truffaldinamente ai militari?
Quegli stessi territori che lo stato italiano, nato da una ignobile azione notturna, ha scippato allo stato sardo, ed ha disboscato in maniera sistematica, innaturale, e furtiva.
La Sardegna è della popolazione che la abita, o dello stato al quale non desidera appartenere?
Ah già, l'industria delle armi rende molto di più dell'industria della natura.
E quando qualcuno, come capita spesso, abitando vicino a quei dannati poligoni, resta contaminato da torio, uranio, e chissà quali altri veleni letali, si ritrova ad essere ricoverato, gli viene detto che non ci sono soldi per la sua guarigione completa, sempre che ciò sia fattibile.
Gli stessi soldi per guerre e addestramenti, che ci sono in sovra abbondanza, mancano per la salute.
E' normale tutto questo?
Stato etico?
Lasciamo perdere, non è il caso di scrivere lapalissianesimi.
Un'ora di volo di un aereo in guerra, costa ben più della paga di migliaia di medici e infermieri, fare del male rende molto di più che fare del bene.
E' questa la logica di questa inutile società: compiere il male, approvare assurdità, tenere le popolazioni sull'orlo della povertà, di modo che dedichino il loro tempo a come fare per sbarcare il lunario, piuttosto che ragionare su questa truffa globale che ci hanno imposto.
Direi che è venuto il tempo di capire che stanno trattando la popolazione mondiale come degli schiavi imbecilli, il problema è solo uno, come facciamo a non accorgerci che è ora di frantumare questo ignobile stato di cose?
Il capire questo, porta inevitabilmente alla ribellione, direi che è giunto il momento di ribaltare le loro logiche innaturali che stanno distruggendo il pianeta.
Facciamo circolare queste vibrazioni, siamo ormai maturi per un mondo etico, maturi per la libertà.
Quando la gente toglie dal suo portafogli ingenti quantità di moneta, credendo che la tassazione che subisce andrà a favorire servizi, o a contrastare disagi, o a rendere la vita delle persone più agevole, e poi si accorge che quei soldi spariscono nel nulla, e continua a pagare imposte, beh, allora, lasciatemelo dire, ha pienamente ragione a considerare le tasse roba iniqua, ma non ha ragione di continuare in maniera imperterrita a pagarle.
Eppure continua a pagarle.
In uno stato a moneta sovrana, invece, la tassazione non serve per pagare servizi, o per far scorrere la società in maniera etica, per questo c'è lo stato che, stampando nuova moneta, per queste esigenze (ospedali, scuole, difesa, biblioteche, musei, stato sociale, pensioni, ambiente, viabilità, trasporti, ecc) soddisfa le aspettative della gente a vivere serenamente la sua esistenza, in uno stato realmente a favore dei cittadini.
E allora che fate?
Continuate a pagare le tasse?
In questo caso: auguri.
:Mariano-Abis:





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