Venditori di un altro tipo di ferri da stiro arrugginiti
Questo lo scrive un supposto pontefice massimo di tutte le lingue del mondo, riguardo a questo articolo
""Alésios Berengārius 55 min ·
In un (ridicolo) articolo, tutto quello che non sopporto di questi "chroniqueurs du dimanche" sedicenti alternativi.
Grafia del sardo completamente delirante, spacciato per sardo arborense della carta de logu (siamo sempre lì) - e il meraviglioso sballo del sardo accadico o sumeriano (regolatevi due secondi perché sono due lingue diversissime tra di loro benché abbiano legami culturali e sociali ma insomma il turco è uguale all'arabo?).
Cazzate varie sparate lì con tanto di Dedola e post-arboreismo, mi fa solo l'effetto di un buongiornissimo""
questo lo scrive Mariano Abis "" il sardo giudicale non gli va bene, il sardo accadico sumerico nemmeno, conclusione , c'è gente che ragiona col cervello, altri che ragionano con la bocca , altri coi piedi e infine, ragionano col buco posteriore . Mi piacerebbe sentire il parere del professor Salvatore Dedola""
Questa è la risposta puntuale del professor Dedola, che penso abbia molta più voce in capitolo del supposto pontefice massimo di tutte le lingue
""Salvatore Dedola
Mi spiace troppo, Mariano Abis, che certa gente senza arte né cultura s'intrometta a blaterare e pontificare, peraltro mostrando il solito razzismo che io denuncio come la Madre di ogni Ignoranza. Caro Mariano, di fronte all'ignoranza nessun discorso logico è possibile. Il mondo è sovraccarico di quella gente. Anche l'ISIS prende vita da quella torma infinita. Sarà una guerra senza fine.""
e infine , a meno che questa non si trasformi nella storia infinita , sono le mie conclusioni "" nel suo profilo , caro professore, il pontefice massimo di tutte le verità linguistiche del mondo, si spaccia per ""Très français. Tanto italiano. Et semper prus sardu
insegnante lingua francese presso Centro Linguistico Europeo Cagliari
Vive a Cagliari
Di La Rochelle "" secondo il mio modestissimo parere, è uno che ragiona non col buco anteriore, ma col buco posteriore, scusi la volgarità, ma per certi personaggi omologati al sistema, questo e altro , la ringrazio per la risposta"" e poi il commento finale "vedo che su fb i magnifici saccenti omologati al sistema culturale delle fetenzìe imperante abbondano e parlano invece che col cervello, espellono aria dal buco posteriore.
E' molto più facile e CONVENIENTE atteggiarsi a difensori del potere pre costituito, piuttosto che mettere in funzione il cervello, e cercare strade ALTERNATIVE , a ragionare, per certi personaggi, c'è il rischio che venga un FORTE MAL DI TESTA""
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l'articolo in questione che potete trovare su jolao77, è questo :
REXSÉXSSYNT
E' doverosa una premessa, scrivo perchè mi diletto a scrivere, e a parte tematiche sulle libertà, sul mondialismo e sulle fetenzìe, penso di essere un perfetto incompetente in centomila altri argomenti, mi salvo a fatica solo quando si tratta di parlare di scuola, di scacchi e di arte.
Ho letto molto, di molto mi sono informato, ma verosimilmente a infimi livelli.
Quindi le parole che scriverò, prendetele come una dissertazione personalissima, e senza alcuna valenza oggettiva.
Propongo una carrellata di parole sarde, usate in epoca giudicale, e delle quali più o meno conosco il significato.
INTERNAXSSYONALE - MULTINAXSSYONALES - ABBÀXSTHAT - PHILOXSOPHÝA - ÈXSSER - ABBERDZÈRET - HYPÓTHESIS - S'ÚRTHYMU - OVER - CONXSTHYTÚINT - LIXSAXSSYONE - HIXSKIT - LOCALIXSAXSSYONE - KIRRYADURA - COHORTE CONXSTHITUXSSYONALE -POXSTHU - REXSÉXSSYNT - CHARAVANAS - ISCHOLA - HIXSTHÚDYU - S'ORÝDZINE - NOHULÝTHIGU - HINXSTHANTÁNEA - HIXSTHRUCTURA - HIXSPARTIGHYNÉHINT - S'INTERYM -
Questa è una parzialissima carrellata di termini sardo-giudicali usati da un mio amico, sicuramente validissimo linguista.
Naturalmente, viste le mie incompetenze linguistiche, non entro nel merito della bontà della trascrizione, e non metto in dubbio che in epoca giudicale il sardo scritto usava quelle parole.
Sono convinto anche che quella era verosimilmente la lingua comune dei sardi, devo però precisare che leggendo quelle parole, scritte come sono state scritte, ho dovuto ricredermi su un mio mantra mentale inamovibile, ero convinto che la lingua sarda fosse una lingua che evocava liricità, scorrevolezza, poesia.
Ho l'impressione che le parole su riportate, risentano di latinismi, bizantinismi, italianismi, inglesismi, e germanismi, oltre che iberismi.
Ho altresì la soggettivissima impressione che quelle parole non le abbiano inventate i sardi.
Sono macchinose, e questo è incontestabile, non scorrono fluide, non racchiudono alcuna poeticità nel pronunciarle.
A mio (modestissimissimo) parere sono appesantite da troppe H, da troppi X, da troppe K, da troppi Y, anche se la traduzione non mi viene così disagevole, è la grafia che non mi convince.
Resto sempre più convinto che la lingua sarda, quella originale, quella ancestrale, quella dalla quale sono derivati tutti i lemmi sardi, sia il sardo - sumerico - accadico, non certo quella giudicale.
Tutto questo con le mie scuse per chi dedica il suo tempo, i suoi studi, e la sua creatività, alla lingua giudicale, tutto questo per rimarcare il fatto che personalismi tra studiosi della lingua sarda, siano inopportuni, detti studiosi, che considero delle vere e proprie eccellenze in materia, dovrebbero sinergizzarsi, per elevare a lingua internazionale, planetaria, la nostra lingua.
:Mariano-Abis:
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