sabato 30 settembre 2023

Chi frequenta i social è diverso da chi compone la società reale?

 

Sappiamo tutti ormai le svariate ragioni per le quali sono stati ideati i social.

Una delle ragioni e nemmeno la più importante è mettere "la gente contro" .

I fetenti, cioè i proprietari dei social, nonché di tutte le espressioni che abbiano anche una piccola rilevanza sia commerciale che culturale (a questo proposito si studi il loro famigerato e vincente piano Dulles https://jolao77.blogspot.com/search/label/Piano%20Allen%20Dulles) hanno inizialmente distrutto la civiltà planetaria che definiamo come la splendida civiltà contadina.

Hanno instillato tra l'altro nella gente la necessità dell'urgenza, della fretta, dell'immediatezza.

Mai e poi mai i nostri "vecchi" "contadini" avrebbero dato giudizi affrettati riguardo a qualunque manifestazione del pensiero e delle scelte altrui.

Ma oggi, sui social e sulla vita reale, sull'onda di una emozione incontrollata che suscita una immagine, un comportamento, una opinione, un avvenimento, la gente ha disimparato a farla sedimentare e si sente invogliata, quasi costretta a intervenire d'istinto con giudizi a volte sproporzionati e contorti.

Fa certamente onore a chi si informa su internet il fatto di non seguire in maniera esclusiva televisore e giornali.

Ma a quanto vedo internet, i social, l'inquinamento elettromagnetico e ingabbiamenti vari e virtuali hanno ingenerato nella gente nuove fobie, nuove aggressività e nuovi comportamenti discutibili.

Pubblicai ben oltre due lustri fa, per la casa editrice Booksprint un romanzo breve:

 https://www.booksprintedizioni.it/libro/Racconto/sfumature-di-giallo-speranza .

Qualche giorno fa pubblicai su FB e sul mio diario a distanza di pochi minuti questi due post;

https://www.facebook.com/marianu.abisi/posts/pfbid02XyxDmix8gaWwWjeRYvtrPPjy2bYPrS4H1aot3K95iD3cMeqwTG7QiuMsZYHWwrCvl?__cft__[0]=AZV2tt02MmGZN2-VjYiPFV8bInCgMVqQibLlvpReJbp5480ERjYKobFv8d8O3FX3liEhtHzFOmFWEsHPPcRnhNgDj_w9ab-CulrS5qkjdWP6C9nYXJNnjegh1OJkElkYYyE&__tn__=%2CO*F

https://www.facebook.com/marianu.abisi/posts/pfbid02Ao7w252vq6zxLmy2nBuFFNNa3Nttcpz6P4UQ2Sun5mXi3rdAgnJHpmb6Ya8Va1URl?__cft__[0]=AZVIdTfBJRV_wZQjeSuY-ihTwnK447C1z7pwS1D9DwX2tCxvhIld6Z1DDfi08U5MR7ixwFz5GqRmZMoVaoecxfpM0Ua8PhJakYKgYE5crLcq_AMZ6ZzvfuNQu3vhiNGlTvsKmHvJ3H6AjwaUyumjaXYgZMP4lfJTuUru6dFdYvmCKg&__tn__=%2CO%2CP-R

L'immagine che ho usato è la foto reale di un cardellino che a prima vista semberebbe in gabbia.

Un tizio, che evidentemente restò colpito da quella immagine si affrettò a spalare fango sulla mia persona senza lasciar sedimentare l'emozione e cercare approfondimenti facilissimi da trovare.

Non mi diede nemmeno modo di controbattere e bloccò i miei profili.



Ero fuori casa senza computer e senza smartphone, qualcuno mi informò dell'attacco alla mia persona, e senza pensarci su (errore) chiesi ad un amico che era con me di postare per conto mio questo commento al quale è seguita la risposta stizzita e sconclusionata del tizio giudicante:



Sono seguite, una volta rientrato a casa, le mie risposte che in una maniera o nell'altra alla fine il bannatore sarà costretto a leggere e meditare:





Nella seguente anteprima dell'opera si spiega che il cardellino non era affatto prigioniero, ma libero.

https://www.booksprintedizioni.it/public/libri/anteprima_sfumature_di_giallo_speranza.pdf


Questo articolo non è stato scritto per spirito di rivalsa contro il giudice supremo che ha usato il mio diario in maniera così indegna, o per salire in cattedra, è stato fatto per dimostrare come le oligarchie hanno condizionato in maniera pesante e maligna la gente, e che questo schifo di società-sistema è da contrastare con ogni mezzo prima che diventi la norma.

Se si destassero i nostri avi e vedessero come i fetenti hanno plagiato le menti della gente, anche la gente che crede di essere informata per motivi internettiani, penso che rabbrividerebbero alla vista di tanta umanità zombizzata nel fisico e nella mente.

Loro per lo più comunicavano in maniera assolutamente chiara e assertiva, secondo i loro codici d'onore, avevano i loro personali archetipi, quando parlavano guardavano in faccia l'interlocutore, e davano sempre l'opportunità di controbattere.

La vera evoluzione è il confronto, devo ammettere che sono un bannatore seriale, ma lo faccio sempre e solo dopo un confronto che abbia esaurito margini di comunicazione, bannare senza contradditorio è prassi recente altrui, roba disonorevole e vigliacca.

Se poi penso al fatto che ho subito un attacco da parte di un individuo che dimostra una certa cultura e col quale ho scambiato chilometri di chat, e che quindi mi dovrebbe conoscere non in maniera superficiale, allora penso che non abbiamo scampo, i fetenti stanno vincendo tutte le battaglie e vinceranno la guerra, a meno che ...


:Mariano-Abis:









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