martedì 13 agosto 2024

Legge Pratobello 24

 

 

 

 

 

Nonostante che per oltre vent'anni abbia convintamente esercitato il diritto di dissentire dall'approvare e riconoscere occupazione italiana in terra di Sardegna e da tutte le sue storture, elezioni e referendum compresi, devo ammettere che la raccolta di firme per PRATOBELLO 24 mi intriga parecchio e auspico che abbia un enorme successo.
Ma sono sardo, e da sardo colonizzato nella concretezza ma non nella mente, mai e poi mai avallerò l'idea che possiamo cercare libertà con le regole del colonizzatore, e votazioni e referendum sono cosa italiana, in estrema sintesi appartengono al "diritto positivo del colonizzatore".
Non biasimo e non mi contrappongo affatto a chi lotta per la decolonizzazione e libertà secondo le regole italiane, hanno una loro logica ferrea, sono semplicemente patrioti che la pensano diversamente dal sottosritto e per giunta sono molto numerosi. Ammetto anche che referendum e votazioni con risultanze di una forte impronta sardiana siano gran bella cosa, ma essendo certo che possiamo trovare decolonizzazione e libertà solo tramite il diritto internazionale (e non secondo il diritto italiano) ai mille amici che insistono per volermi convincere di deroghare per una volta alle mie convinzioni, faccio sapere che hanno tutta la mia approvazione e vicinanza, ma mai mi vedranno entrare in una cabina elettorale o mettere una firma per qualsivoglia referendum italiano.
Non appartengo a nessun partito politico nato in Sardegna o all'estero, lotto a fianco di quel ristretto gruppo che fa capo a vari e ipotetici movimenti o fronti di liberazione nazionali.
Soprattutto per questo la prossima volta che entrerò in una sezione elettorale e metterò un foglio di carta dentro un'urna sarà in occasione delle prossime, ineluttabili elezioni indette dal neonato Stato Sardo.
 
 

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