Ti stanno mentendo
LIBERO PRESIDIO CURATO DA MARIANO ABIS, PER ARGINARE LA DISINFORMAZIONE DI SISTEMA IMPERANTE. La vera disinformazione è quella del sistema. Informazioni/Racconti/Immagini/Video/Articoli, Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.Siti correlati : canale YT Mariano Abis, pagine FB Abis Paintings, Istoria de Fogu e Bentu e Sardinia Novas.
mercoledì 18 maggio 2016
Lineaquotidiano
Le assurdità e la scarsa preparazione culturale dell'opinione pubblica italica si evidenziano anche sulle visualizzazioni dei singoli articoli.
Ho l'onore di scrivere e pubblicare per un importantissimo quotidiano on line, e quindi posso controllare l'evoluzione del gradimento di ogni singolo articolo postato.
Bimbo vegano espulso dall'asilo, 44 visualizzazioni, non interessa. Il sud italia cresce meno della grecia, una notizia così fondamentale ottiene appena 200 visualizzazioni.
Clima come strumento di potere, appena 20 visualizzazioni
Benefici della cannabis 114 .
430 profughi sbarcano a cagliari, solo 60
Alzare le tariffe dei trasporti 70
Notizie varie sul renzino nazionale si attestano sui 40, segno che la gente ne ha le scatole piene di lui.
Questa è assurda: l'artigiano paga più di quanto guadagna, solo 38 visualizzazioni, non interessa, si salvi chi può.
Uno splendido video del grande Paolo Ferrario sul nwo, un video che dovrebbe essere trasmesso ai posteri, appena 243
Morti parenti di bin laden 236
Cibo 270
Ladronerie del PD 80
Una notizia, sindaco toglie risorse agli immigrati per darle agli italiani, beh, ottimo 547
Truffa della donazione degli organi 1130, bene.
Ancora renzino con 60
Neanche papa francesco "tira" più : 55
Trivellazioni selvagge 55
boldrini sempre in auge 386
Francesi contro l'agenzia delle entrate 820, ok.
Illuminati azz, solo 48
Prelievo forzoso, solo 88
NWO 88
Uno splendido articolo di Stefano Santini solo 81
Un altro suo 60
Mare inquinato 82.
Mi fermo qui, quello che ne deduco è che l'italiano è un popolo in emergenza, ( https://jolao77.blogspot.it/2016/05/maratrix.html ) gli interessano solo le notizie che riguardano il suo portafogli, senza considerare la trappola in cui lo stanno ficcando i poteri forti, un popolo così sarà per sempre dominabile, gente che va sui particolari e lascia perdere l'essenziale, la grande truffa delle oligarchie dominanti.
La vedo brutta, nonostante il mio inesauribile ottimismo.
Maratrix
Giovanni Marano
Vorrei estendere la tua "deduzione" (nei confronti del popolo italiano in emergenza, interessato solo alle notizie che riguardano il portafoglio) anche, purtroppo, ormai, a tutti gli altri popoli europei e non.
Credo di poter affermare, con mio enorme rammarico, la quasi avvenuta metamorfosi del genere umano in un unico, globale gregge di pecore.
Senza offese per le pecore, ovvio!
Anzi, proprio questo, onde evitare di urtare la sensibilità degli ovini, ho coniato apposta un neologismo per indicare una nuova categoria di "uomini" (oltre ad altre tre da me classificate: I desti, i dormienti e gli ottusi) ovvero: gli Ovinidi!
Cito un breve passaggio tratto da un mio lepido scritto, dal titolo: Planet of the sheep.
L'evoluzione involutiva del genere umano.
Da ominidi a ovinidi: "Gli ovinidi vivono in una realtà distorta, opera di questi loro guardiani.
Imprigionati dentro degli ologrammi, all'interno dei quali si sentono al sicuro, protetti, convinti che mai nessuno potrà fargli del male, felici e beeeati nel loro piccolo orticello.
Non permetteranno mai a niente e nessuno di interferire tra loro e quella bolla di sapone dentro la quale hanno deciso di vivere, reagiranno ferocemente ad ogni tentativo di intromissione.
Anche se, il loro timore di essere insidiati da noi comuni mortali è del tutto ingiustificato, perchè, purtroppo, gli ovinidi non hanno nessun punto debole.
La logica non gli appartiene, il loro cervello non è in grado di produrne, questo provoca in essi un sovraccarico di ottusità che è causa di una totale assenza di coscienza. Ciò li rende LETALI! Poichè la coscienza è l'elemento principale che permette di distinguere l'uomo dalle bestie, ma sopratutto dalle macchine.
La coscienza è il nostro pannello di controllo, quello che regola i nostri sentimenti, senza di essa il risultato è la disumanizzazione.
Giovanni Marano
Le parole imposte
Tu sei le parole che pronunci.
Vengono dal tuo intimo, contestualmente le approvi e le nomini. E pronunci solo ed esclusivamente parole imposte. Dalla fetenzìa culturale mondialista. Parli con disinvoltura di razzismo senza sapere chi questa parola la ha coniata. E soprattutto perchè la ha coniata . Cui prodest?
Parli con nonchalance di destra e di sinistra, di maschilismo e femminicidio, usi parole suadenti sentite alla televisione, strumento di dominazione mediatica, culturale e invasiva fin nei più reconditi meandri del tuo cervello. Loro usano parole che evocano positività, chi mai direbbe che il termine riforme, sia deleterio per la gente? La parola suona bene, essi sono maestri nell'uso di termini che invogliano alla loro pronuncia, e se poi in concreto quella parola applicata genera sofferenze alla gente, poco male, avrai fatto la tua bella figura nel pronunciarla, di fronte ai tuoi amici da caffetteria.
E magari anche di fronte alla bella banconiera che ti sta di fronte. Eh già.
Hai scelto di comunicare con lo stile tipico di chi vuole essere ascoltato dalla grande massa di gente conforme alla cultura imposta, altrimenti chi ti ascolterebbe, se tu non usassi i preziosi mantra dialettici? Siamo inquinati, il nostro cervello è inquinato da termini estranei alla nostra cultura. E ci gloriamo, e sentiamo una calda soddisfazione nel pronunciarli.
Ho la fortuna, non so quanto meritata, di godere dell'amicizia di alcune eccellenze in fatto di linguistica. E proprio per questo mi viene spontanea una domanda: la mia militanza a favore e in rappresentanza del mio Popolo, ha bisogno di escursioni mentali per capire se siamo di fronte ad un argomento basilare per la formazione di svariate concettualità nazionali, tendenti alla liberazione da concetti estranei alle nostre radici? Evidentemente no.
Ci dobbiamo liberare dalla fanghiglia imposta dalle oligarchie culturali dominanti, ci dobbiamo riappropriare delle nostra parole ancestrali. Esistono innumerevoli termini, molti di più di quelli che immaginiamo, che appartengono unicamente al nostro popolo, alla nostra nazione sarda, ebbene, liberiamo spazio nella nostra mente, per loro, cassiamo i termini imposti da chi non ci vuole bene. Desideriamo che le eccellenze, in qualunque ambito operino, facciano sentire la loro vicinanza. Abbiamo deciso che, accanto alle azioni concrete, visibili, che compiremo, avremo bisogno di una operazione virtuale, ma profonda, sulla sensibilità culturale del Popolo Sardo.
Parli con nonchalance di destra e di sinistra, di maschilismo e femminicidio, usi parole suadenti sentite alla televisione, strumento di dominazione mediatica, culturale e invasiva fin nei più reconditi meandri del tuo cervello. Loro usano parole che evocano positività, chi mai direbbe che il termine riforme, sia deleterio per la gente? La parola suona bene, essi sono maestri nell'uso di termini che invogliano alla loro pronuncia, e se poi in concreto quella parola applicata genera sofferenze alla gente, poco male, avrai fatto la tua bella figura nel pronunciarla, di fronte ai tuoi amici da caffetteria.
E magari anche di fronte alla bella banconiera che ti sta di fronte. Eh già.
Hai scelto di comunicare con lo stile tipico di chi vuole essere ascoltato dalla grande massa di gente conforme alla cultura imposta, altrimenti chi ti ascolterebbe, se tu non usassi i preziosi mantra dialettici? Siamo inquinati, il nostro cervello è inquinato da termini estranei alla nostra cultura. E ci gloriamo, e sentiamo una calda soddisfazione nel pronunciarli.
Ho la fortuna, non so quanto meritata, di godere dell'amicizia di alcune eccellenze in fatto di linguistica. E proprio per questo mi viene spontanea una domanda: la mia militanza a favore e in rappresentanza del mio Popolo, ha bisogno di escursioni mentali per capire se siamo di fronte ad un argomento basilare per la formazione di svariate concettualità nazionali, tendenti alla liberazione da concetti estranei alle nostre radici? Evidentemente no.
Ci dobbiamo liberare dalla fanghiglia imposta dalle oligarchie culturali dominanti, ci dobbiamo riappropriare delle nostra parole ancestrali. Esistono innumerevoli termini, molti di più di quelli che immaginiamo, che appartengono unicamente al nostro popolo, alla nostra nazione sarda, ebbene, liberiamo spazio nella nostra mente, per loro, cassiamo i termini imposti da chi non ci vuole bene. Desideriamo che le eccellenze, in qualunque ambito operino, facciano sentire la loro vicinanza. Abbiamo deciso che, accanto alle azioni concrete, visibili, che compiremo, avremo bisogno di una operazione virtuale, ma profonda, sulla sensibilità culturale del Popolo Sardo.
marianoabis
Iscriviti a:
Post (Atom)