domenica 28 aprile 2019

Il modo migliore per festeggiare sa die de sa Sardinnia

Menhir zona archeologica Biru'e Concas
Il modo migliore per festeggiare sa die de sa Sardinnia, è andare alla ricerca delle spiritualità antiche e presenti del nostro popolo.
Il ricordo ancestrale delle nostre ineguagliabili radici si è materializzato alla vista di nuraghi e menhir, nella zona Biru'e Concas della contrada di Sorgono.
Sono presenti in zona maestosi alberi di tasso, e pluri centenarie querce.












Quella che gli organizzatori hanno osato definire passeggiata non sportiva ha messo a dura prova i polmoni di jolao, che però ringrazia.

L'altro momento di autentica spiritualità, stavolta contemporanea, ce lo ha donato il coro di musica gregoriana di Villasor, all'interno della chiesa campestre di San Mauro.

Con grande dispiacere mi sono dovuto accontentare del percorso più breve, rinunciando gioco forza a vedere un altro nuraghe e una tomba di gigante.
Mi sono (e ci siamo) consolati all'ora del pranzo con l'ottima accoglienza, genuinità e professionalità ricevuta  nel complesso ricettivo adiacente la chiesa di San Mauro, a cura della pro loco di Sorgono.

Il modo migliore per festeggiare sa die de sa Sardinnia, è andare alla ricerca delle spiritualità antiche e presenti del nostro popolo, è andare a scambiare impressioni condivise con eccellenze che hanno capito che la storia ancestrale della nostra natzione è stata più volte offesa dai colonizzatori di turno, che non possono sopportare il fatto che il colonizzato ha una storia ben superiore di quella del colonizzatore, e questo è successo al museo di Sorgono, museo delle antiche cassapanche, impregnate di simbolismi arcaici autenticamente popolari, simbolismi dei quali si sono appropriati in maniera rapace illuminati, oligarchie, massonerie, fetenzie.
:Mariano-Abis:





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