Tasse, imposte, e imposture
Dai quaderni di Shardinyan Kingdom
Parliamo di un argomento scabroso, che al solo sentirne la parola, crea un senso di insofferenza, peraltro molto ben giustificato.
Parliamo di tassazione. Occorre fare due distinguo: tassazione in regime di moneta sovrana, e tassazione in regime di moneta privata, come è adesso.
Le imposte in regime di moneta sovrana non sono dovute, a parte che in due casi, che esponiamo di seguito.
Perchè? L’uso di moneta privata va contro ogni possibile logica, i soldi così rastrellati non verrebbero mai più messi in circolazione nel tessuto economico della nazione, ma intascati dalle società finanziarie creditrici, quindi c'è da chiedersi che funzione sociale abbiano imposte che spariscono, e che verrebbero rimesse in circolo solo dopo un ulteriore prestito gravato da interessi, che, lo ricordo, vengono pagati dalla collettività.
Capiamo tutti benissimo, pur non essendo economisti, che ciò è fondamentalmente disetico ed ha un rancido odore di truffa.
Pagare imposte sapendo che non sono di nessuna utilità per lo stato, è per la gente e per lo stato, roba da imbecilli.
Ricordiamo una schifosa propaganda televisiva e giornalistica, che descriveva l'evasore fiscale come la zecca della società, un ministro disse che pagare le tasse è bello, ma pensiamo che qualsiasi disposizione che urta la sensibilità della gente è sicuramente truffaldina.
Quando la gente toglie dal suo portafogli ingenti quantità di moneta, credendo che la tassazione che subisce andrà a favorire servizi, o a contrastare disagi, o a rendere la vita delle persone più agevole, e poi si accorge che quei soldi spariscono nel nulla, e continua a pagare imposte, beh, allora ha pienamente ragione a considerare le tasse roba iniqua, ma non ha ragione di continuare in maniera imperterrita a pagarle.
Eppure continua a pagarle.
In uno stato a moneta sovrana, invece, la tassazione non serve per pagare servizi, o per far scorrere la società in maniera etica, per questo c'è lo stato che, stampando nuova moneta, per queste esigenze (ospedali, scuole, difesa, biblioteche, musei, stato sociale, pensioni, ambiente, viabilità, trasporti, ecc) soddisfa le aspettative della gente a vivere serenamente la propria esistenza, in uno stato realmente a favore dei cittadini.
Il futuro Regno di Sardegna emetterà moneta sovrana, popolare, moneta di proprietà della gente sarda isolana e peninsulare, emetterà la lira sarda, così come era nel momento che in maniera truffaldina e giuridicamente non valido, ha trasformato senza alcun consenso popolare, il Regno di Sardegna , in Regno d’Italia, da cui sono derivate la Repubblica Italiana prima e Italy Corporation poi.
Nel nuovo Regno di Sardegna le tasse e le imposte avranno valore etico, le tasse non servono per impoverire i cittadini, ma per regolare l’economia e appianare eventuali disparità sociali troppo accentuate.
Spieghiamo meglio, ed entriamo nel dettaglio.
Quando nel circuito economico esiste denaro a sufficienza, per far funzionare al meglio gli scambi, non è necessario drenare moneta, se invece l’economia risente di eccesso di moneta, di per se negativa, allora è necessario prelevare dal circuito una quantità di moneta congrua, per ri equilibrare il sistema finanziario, solo allora sono plausibili imposte, fermo restando il fatto che una certa tipologia di tasse possono essere richieste in maniera continuativa, ma qui stiamo parlando di imposte.
Chi dovrebbe contribuire?
Le imposte servono per ridimensionare disparità troppo accentuate, va da se che nulla è dovuto da chi ha un reddito non eccessivamente cospicuo, quantificato come di poco superiore al minimo necessario.
In altra sezione tratteremo il tema del reddito minimo al quale tutti dovrebbero accedere, argomento di fondamentale importanza in seno a qualsiasi società che ritiene di essere equa e rispettosa dei fondamentali diritti di tutti gli esseri umani.
Anticipiamo qui che il principio che Shardinyan Kingdom fa suo: i sovrani non dovrebbero perdere nè tempo, nè energie, per soddisfare i loro bisogni primari, esiste lo stato per questo, ma impiegare le loro capacità, il loro tempo, i loro pensieri e la loro intelligenza per progredire, in maniera collettiva e individuale, in serenità, spirito meritocratico, e collaborazione sinergica.
marianoabis
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https://jolao77.blogspot.it/2017/08/fine-anni-60-il-cancro-in-sardegna.html
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