Vorrei estendere la tua "deduzione" (nei confronti del popolo italiano in emergenza, interessato solo alle notizie che riguardano il portafoglio) anche, purtroppo, ormai, a tutti gli altri popoli europei e non.
Credo di poter affermare, con mio enorme rammarico, la quasi avvenuta metamorfosi del genere umano in un unico, globale gregge di pecore.
Senza offese per le pecore, ovvio!
Anzi, proprio questo, onde evitare di urtare la sensibilità degli ovini, ho coniato apposta un neologismo per indicare una nuova categoria di "uomini" (oltre ad altre tre da me classificate: I desti, i dormienti e gli ottusi) ovvero: gli Ovinidi!
Cito un breve passaggio tratto da un mio lepido scritto, dal titolo: Planet of the sheep.
L'evoluzione involutiva del genere umano.
Da ominidi a ovinidi: "Gli ovinidi vivono in una realtà distorta, opera di questi loro guardiani.
Imprigionati dentro degli ologrammi, all'interno dei quali si sentono al sicuro, protetti, convinti che mai nessuno potrà fargli del male, felici e beeeati nel loro piccolo orticello.
Non permetteranno mai a niente e nessuno di interferire tra loro e quella bolla di sapone dentro la quale hanno deciso di vivere, reagiranno ferocemente ad ogni tentativo di intromissione.
Anche se, il loro timore di essere insidiati da noi comuni mortali è del tutto ingiustificato, perchè, purtroppo, gli ovinidi non hanno nessun punto debole.
La logica non gli appartiene, il loro cervello non è in grado di produrne, questo provoca in essi un sovraccarico di ottusità che è causa di una totale assenza di coscienza. Ciò li rende LETALI! Poichè la coscienza è l'elemento principale che permette di distinguere l'uomo dalle bestie, ma sopratutto dalle macchine.
La coscienza è il nostro pannello di controllo, quello che regola i nostri sentimenti, senza di essa il risultato è la disumanizzazione.
Giovanni Marano
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