sabato 26 maggio 2018

Mi sbilancio e a costo di farmi dei nemici, parlo dei cosiddetti italiani.

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Che il popolo italiano non esista, per coloro che hanno occhi per vedere, è una sacrosanta verità.
Un gran numero di pubblicità televisive insiste nel far credere che esista, e inserisce tra le parole dette frasi tipo italianità, made in italy, prodotto naturale autenticamente italiano, e via discorrendo.
A proposito del made in italy, la dicitura è scorretta, perchè il made in italy è una derivazione del made in sardinnia, come ben descritto in questo articolo:



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E siccome sappiamo che sardinnia no esti italia, possiamo avallare, pur con centomila riserve, anche la dicitura made in italy.
Ho già parlato degli italiani in questo precedente articolo, ma ora mi spingo in ulteriori considerazioni:

nell'accezione comune (e anche per la storia) l'italiano è considerato pusillanime e traditore, e seppure non sia esattamente il concetto che ho degli italiani, qualche fondo di verità potrebbe pur esserci, le leggende nascono sempre da un fondo di verità.
Percorro lo stivale da nord verso sud, e parlo (o meglio non ne parlo, perchè non li conosco abbastanza) di due popoli, i valdostani e gli altoatesini, mi sento di poter ipotizzare che siano due popoli che, a causa della loro vita montanara, siano ben integrati nella natura, e presumo che la rispettino oltre ogni limite, due popoli che mi sento di definire analogici, proprio come noi sardi.

Risultati immagini per bandiera sicilianaSenza avere nessun riscontro oggettivo, i piemontesi non godono delle mie simpatie, perchè associo quella parola a secoli di dominazioni sul nostro popolo.
I lombardi mi fanno tenerezza, con il loro arrabattarsi verso problemi terreni, non so quanto faccia loro onore la frase che viene attribuita loro: "facciamo tutto noi".
I veneti sono legati ai sardi attraverso il comune sentimento del bisogno di libertà, penso che sia abbastanza, e concludo qui il discorso legato alla serenissima, dicendo che la frase "W San Marco e Fortza Paris" mi è particolarmente gradita.

Non mi dilungo a parlare del civilissimo e concreto popolo friulano, la mia settennale esperienza di vicinanza reale e spirituale con esso, è ben illustrata in questo sito da aneddoti, racconti, ed esperienze di vita, mi sono letteralmente innamorato di una loro famosissima frase, coniata dopo il disastroso terremoto: "fasim di bessoi" (facciamo da noi), che è ben diverso dal lombardo "faccio tutto io", o dal pensiero tutto sudista che aspetta uno stato inesistente per lenire i danni causati da terremoti, alluvioni, e quant'altro.
Ho alcuni amici liguri, coi quali mi rapporto in maniera costruttiva, penso però che la loro proverbiale tirchieria non sia una storiella senza riscontri oggettivi.

Mi è molto simpatico il popolo umbro, ma non so dirne il motivo, ho attraversato la sua terra varie volte, ed ho spesso captato vibrazioni positive.
Un altro popolo che conosco abbastanza bene è l'emiliano-romagnolo, mi piace il loro concetto del vivere, concretezza e spensieratezza, un popolo positivo, tralasciando il fatto che in terra emiliano-romagnola ho notato quando possano essere deleterie concezioni ideologicizzate a senso unico.
Il popolo meno legato al mio, perchè con concezioni diametralmente opposte, è il popolo toscano, e pur apprezzando il loro amore per la natura e il passato, la loro predisposizione innata a valorizzare le loro eccellenze, sono certo che tra sardi e toscani esista una ben fondata sorta di incompatibilità, la mia esperienza lavorativa in terra toscana è stata a dir poco disastrosa.

Ho trascorso alcuni mesi nelle marche per lavoro, dico solo che non vorrei ripetere quella esperienza, del resto loro stessi ammettono che il detto "meglio un morto dentro casa che un marchigiano dietro la porta", ha un suo fondamento.
Va detto comunque che il loro spirito imprenditoriale, specie in ambito manifatturiero, è assolutamente valido e replicabile.
Un altro popolo cui provo vicinanza è il popolo abruzzese-molisano, penso che dopo il popolo friulano, sia il più simile al mio.
Forse sbagliando, identifico il popolo laziale con il popolo romano, se così fosse preferisco non commentare oltre.

E veniamo ai campani e alla loro napoletanità, è un popolo che vorrei conoscere a fondo, per sfatare luoghi comuni, e capire da dove proviene la loro concezione poetica della vita, per conto mio è uno dei popoli più interessanti che abitano lo stivale.
Ho conosciuto  molti pugliesi, e devo dire che con loro mi sono trovato sempre a mio agio, gente decisa che non ha paura di dire frasi scomode, o effettuare azioni sopra le righe.
Un altro popolo che suscita la mia curiosità è il popolo che abita la basilicata, penso che incarni quei valori di ruralità che tanto ammiro.

Ho molti amici calabresi, virtuali e reali, spero che un giorno deciderò di visitare quella terra che tanto mi attira, e assaggiare le sue eccellenze gastronomiche.
Risultati immagini per bandiera toscanaChe dire del popolo siciliano? Un popolo che più di ogni altro rifiuta nei fatti ingerenze statali, una terra pregna di storia quasi come la terra sarda, gente che si unisce al mio popolo quell'inspiegabile frammistamento di amore e odio che solo gli isolani sanno concepire.
Riguardo al mio popolo mi preme fare un avvertimento: non cercate di capirci, non ci riuscirete, comunque vi esorto a leggere questo articolo:

Bene, anche stavolta Jolao l'Antipatico, ha dimostrato quanto è poco accorto, spero di non essermi fatto troppi nemici, le mie dissertazioni sono state a carattere individuale, personale, sono in attesa che qualcuno mi smentisca coi fatti, che certe cattiverie che ho scritto non hanno fondamento, di questo ne sarei contento.

Per conto mio penso che tutti i popoli siano da apprezzare, per il fatto di essere  forzosamente e controvoglia sottomessi alle logiche delle fetenzìe, e se qualche punta di antipatia per certi atteggiamenti esiste, penso che dimenticandoci il fatto che in italia esista un solo popolo, e acclarando, come è nella logica, che esistono molti popoli, e molte nazioni, forse qualcosa potrà cambiare.
Ciascuno di noi ami il proprio popolo, le sue specificità, i suoi particolarismi, lavori per costruire orgoglio di appartenenza alla propria madre terra, alla propria nazione, cerchi di esaltare le sue eccellenze e correggere le proprie mancanze, e soprattutto tutti insieme, non diciamo più di essere italiani, ma veneti, siciliani, toscani o calabresi, siamo tutti popolo, siamo tutti in cammino verso la libertà.
:Mariano-Abis.




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