Fratelli d'Italia, esti una tontidadi manna, is fradis mius funti is sardus, is corsus, is friulanus, is venetus, is curdus, is bascus, is siculus e totus is populus kena stadu.
L'Italia s'è desta; bai torra a ti croccai.
Dell'elmo di Scipio, ki Scipio no fiada shardana no mindi impotada nudda.
S'è cinta la testa. Cinta o segada?
Dov'è la Vittoria? A mei du narasa?
Le porga la chioma;
Ché schiava di Roma
Iddio la creò. balosseria manna meda, deu seu nasciu liberu.
Stringiamci a coorte! ehja, cumenti a is brebeis
Siam pronti alla morte; kistiona po tui
L'Italia chiamò. lassadda tzerriai
Noi siamo da secoli osatrus da seculus, nosus da millennus
Calpesti, derisi, peus po osatrus
Perché non siam popolo, justu!
Perché siam divisi. mellus diaicci.
Raccolgaci un'unica
Bandiera, una speme; a su tricolori di narausu di andai a si croccai.
Di fonderci insieme eccu, obia nai ka seis globalistas mondializadoris
Già l'ora suonò. Lassadda sonai, mancu mai in sa vida.
Stringiamci a coorte! Ehja, cumenti a is brebeis.
Siam pronti alla morte; kistiona po tui
L'Italia chiamò. lassadda tzerriai
Uniamoci, amiamoci; sempri pentzendu a mondializai
L'unione e l'amore
Rivelano ai popoli
Le vie del Signore. Kusta mi da dopeis spiegai mellus
Giuriamo far libero
Il suolo natio: nosu puru
Uniti, per Dio,
Chi vincer ci può? Nisciunus
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
L'Italia chiamò. Torra
Dall'Alpe a Sicilia,
Dovunque è Legnano; ehja e Aristanis puru
Ogn'uom di Ferruccio kini esti?
Ha il core e la mano; istrupiau?
I bimbi d'Italia
Si chiaman Balilla; balilla o barilla?
Il suon d'ogni squilla
I Vespri suonò. Cumenti is sonadoris ki funti andausu po sonai e dus anti sonausu
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
L'Italia chiamò. Accabedda po caridadi
Son giunchi che piegano
Le spade vendute; kunvintus osatru, kunvintus totus
Già l'Aquila d'Austria
Le penne ha perdute. Sciadada
Il sangue d'Italia
E il sangue Polacco
Bevé col Cosacco,
Ma il cor le bruciò. fatu beni.
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte;
L'Italia chiamò. Accabada, fiad'ora
(Marianu Abisi, fradi de Sardinnia)
LIBERO PRESIDIO CURATO DA MARIANO ABIS, PER ARGINARE LA DISINFORMAZIONE DI SISTEMA IMPERANTE. La vera disinformazione è quella del sistema. Informazioni/Racconti/Immagini/Video/Articoli, Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.Siti correlati : canale YT Mariano Abis, pagine FB Abis Paintings, Istoria de Fogu e Bentu e Sardinia Novas.
mercoledì 28 novembre 2018
domenica 18 novembre 2018
Le parole sono pesanti come macigni.
Le
parole sono importanti, perchè sono la risultanza di quello che pensi,
sono la risultanza di quelle scorie che ti sono state instillate, scorie
che dobbiamo rimuovere, la parola LIBERTA' esiste nel tuo cervello da
quando sei nato, la parola INDIPENDENZA invece ti è stata inculcata
nella mente successivamente da gente che ha paura del tuo senso innato
di libertà.
:Mariano-Abis.
venerdì 16 novembre 2018
Siamo sicuri che il concetto di italianità non sia una costruzione massonico-mondialista?
Una discussione che va assolutamente salvata, il cui sottotitolo potrebbe essere #italianità.
E' ormai ben noto a chi legge, che jolao77 è molto critico sul termine italianità, perchè secondo jolao l'italianità non esiste, o se esiste è una costruzione malignamente fittizia.
Il popolo italiano non esiste, esistono i liguri, i veneti, i sardi, i siciliani, i friulani, e via dicendo, ma affermare che esiste il "popolo italiano" è una forzatura mondialista in perfetto stile #fetension .
La discussione.
E' ormai ben noto a chi legge, che jolao77 è molto critico sul termine italianità, perchè secondo jolao l'italianità non esiste, o se esiste è una costruzione malignamente fittizia.
Il popolo italiano non esiste, esistono i liguri, i veneti, i sardi, i siciliani, i friulani, e via dicendo, ma affermare che esiste il "popolo italiano" è una forzatura mondialista in perfetto stile #fetension .
La discussione.
sabato 26 maggio 2018
Mi sbilancio e a costo di farmi dei nemici, parlo dei cosiddetti italiani.
Che il popolo italiano non esista, per coloro che hanno occhi per vedere, è una sacrosanta verità.
Un gran numero di pubblicità televisive insiste nel far credere che
esista, e inserisce tra le parole dette frasi tipo italianità, made in
italy, prodotto naturale autenticamente italiano, e via discorrendo.
A proposito del made in italy, la dicitura è scorretta, perchè il made
in italy è una derivazione del made in sardinnia, come ben descritto in
questo articolo:
E siccome sappiamo che sardinnia no esti italia, possiamo avallare, pur con centomila riserve, anche la dicitura made in italy.
Ho già parlato degli italiani in questo precedente articolo, ma ora mi spingo in ulteriori considerazioni:
nell'accezione comune (e anche per la storia) l'italiano è considerato
pusillanime e traditore, e seppure non sia esattamente il concetto che
ho degli italiani, qualche fondo di verità potrebbe pur esserci, le
leggende nascono sempre da un fondo di verità.
Percorro lo stivale da nord verso sud, e parlo (o meglio non ne parlo,
perchè non li conosco abbastanza) di due popoli, i valdostani e gli
altoatesini, mi sento di poter ipotizzare che siano due popoli che, a
causa della loro vita montanara, siano ben integrati nella natura, e
presumo che la rispettino oltre ogni limite, due popoli che mi sento di
definire analogici, proprio come noi sardi.
Senza
avere nessun riscontro oggettivo, i piemontesi non godono delle mie
simpatie, perchè associo quella parola a secoli di dominazioni sul
nostro popolo.
I lombardi mi fanno tenerezza, con il loro arrabattarsi verso problemi
terreni, non so quanto faccia loro onore la frase che viene attribuita
loro: "facciamo tutto noi".
I veneti sono legati ai sardi attraverso il comune sentimento del
bisogno di libertà, penso che sia abbastanza, e concludo qui il discorso
legato alla serenissima, dicendo che la frase "W San Marco e Fortza
Paris" mi è particolarmente gradita.
Non mi dilungo a parlare del civilissimo e concreto popolo friulano, la
mia settennale esperienza di vicinanza reale e spirituale con esso, è
ben illustrata in questo sito da aneddoti, racconti, ed esperienze di
vita, mi sono letteralmente innamorato di una loro famosissima frase,
coniata dopo il disastroso terremoto: "fasim di bessoi" (facciamo da
noi), che è ben diverso dal lombardo "faccio tutto io", o dal pensiero
tutto sudista che aspetta uno stato inesistente per lenire i danni
causati da terremoti, alluvioni, e quant'altro.
Ho alcuni amici liguri, coi quali mi rapporto in maniera costruttiva,
penso però che la loro proverbiale tirchieria non sia una storiella
senza riscontri oggettivi.
Mi è molto simpatico il popolo umbro, ma non so dirne il motivo, ho
attraversato la sua terra varie volte, ed ho spesso captato vibrazioni
positive.
Un altro popolo che conosco abbastanza bene è l'emiliano-romagnolo, mi
piace il loro concetto del vivere, concretezza e spensieratezza, un
popolo positivo, tralasciando il fatto che in terra emiliano-romagnola
ho notato quando possano essere deleterie concezioni ideologicizzate a
senso unico.
Il popolo meno legato al mio, perchè con concezioni diametralmente
opposte, è il popolo toscano, e pur apprezzando il loro amore per la
natura e il passato, la loro predisposizione innata a valorizzare le
loro eccellenze, sono certo che tra sardi e toscani esista una ben
fondata sorta di incompatibilità, la mia esperienza lavorativa in terra
toscana è stata a dir poco disastrosa.
Ho trascorso alcuni mesi nelle marche per lavoro, dico solo che non
vorrei ripetere quella esperienza, del resto loro stessi ammettono che
il detto "meglio un morto dentro casa che un marchigiano dietro la
porta", ha un suo fondamento.
Va detto comunque che il loro spirito imprenditoriale, specie in ambito manifatturiero, è assolutamente valido e replicabile.
Va detto comunque che il loro spirito imprenditoriale, specie in ambito manifatturiero, è assolutamente valido e replicabile.
Un altro popolo cui provo vicinanza è il popolo abruzzese-molisano, penso che dopo il popolo friulano, sia il più simile al mio.
Forse sbagliando, identifico il popolo laziale con il popolo romano, se così fosse preferisco non commentare oltre.
E veniamo ai campani e alla loro napoletanità, è un popolo che vorrei
conoscere a fondo, per sfatare luoghi comuni, e capire da dove proviene
la loro concezione poetica della vita, per conto mio è uno dei popoli
più interessanti che abitano lo stivale.
Ho conosciuto molti pugliesi, e devo dire che con loro mi sono trovato
sempre a mio agio, gente decisa che non ha paura di dire frasi scomode, o
effettuare azioni sopra le righe.
Un altro popolo che suscita la mia curiosità è il popolo che abita la
basilicata, penso che incarni quei valori di ruralità che tanto ammiro.
Ho molti amici calabresi, virtuali e reali, spero che un giorno deciderò
di visitare quella terra che tanto mi attira, e assaggiare le sue
eccellenze gastronomiche.
Che
dire del popolo siciliano? Un popolo che più di ogni altro rifiuta nei
fatti ingerenze statali, una terra pregna di storia quasi come la terra
sarda, gente che si unisce al mio popolo quell'inspiegabile
frammistamento di amore e odio che solo gli isolani sanno concepire.
Riguardo al mio popolo mi preme fare un avvertimento: non cercate di
capirci, non ci riuscirete, comunque vi esorto a leggere questo
articolo:
Bene, anche stavolta Jolao l'Antipatico, ha dimostrato quanto è poco
accorto, spero di non essermi fatto troppi nemici, le mie dissertazioni
sono state a carattere individuale, personale, sono in attesa che
qualcuno mi smentisca coi fatti, che certe cattiverie che ho scritto non
hanno fondamento, di questo ne sarei contento.
Per conto mio penso che tutti i popoli siano da apprezzare, per il fatto
di essere forzosamente e controvoglia sottomessi alle logiche delle
fetenzìe, e se qualche punta di antipatia per certi atteggiamenti
esiste, penso che dimenticandoci il fatto che in italia esista un solo
popolo, e acclarando, come è nella logica, che esistono molti popoli, e
molte nazioni, forse qualcosa potrà cambiare.
Ciascuno di noi ami il proprio popolo, le sue specificità, i suoi
particolarismi, lavori per costruire orgoglio di appartenenza alla
propria madre terra, alla propria nazione, cerchi di esaltare le sue
eccellenze e correggere le proprie mancanze, e soprattutto tutti
insieme, non diciamo più di essere italiani, ma veneti, siciliani,
toscani o calabresi, siamo tutti popolo, siamo tutti in cammino verso la
libertà.
:Mariano-Abis.
martedì 13 novembre 2018
La strada per la libertà non contempla l'umiltà.
A quanto ho capito, mi viene da pensare che al popolo sardo interessi solo "chiedere".
La strada della libertà non contempla l'umiltà, non passa dalle domande col cappello in mano, non passa dalle deleghe concesse finora a infimi personaggi nostrani, ma passa dall'impegno fattivo, dalle attuazione di presidi per difendere la nostra Madre Terra, le nostre famiglie, i nostri beni, passa dalla forza della comunicazione della verità, dalla vera unione di popolo, e non certo da quella finta unione sbandierata e sponsorizzata dalle decine di capi bastone nostrani, che amano parlare in lingua sarda e agire in lingua italiana.
La strada della libertà non contempla l'umiltà, non passa dalle domande col cappello in mano, non passa dalle deleghe concesse finora a infimi personaggi nostrani, ma passa dall'impegno fattivo, dalle attuazione di presidi per difendere la nostra Madre Terra, le nostre famiglie, i nostri beni, passa dalla forza della comunicazione della verità, dalla vera unione di popolo, e non certo da quella finta unione sbandierata e sponsorizzata dalle decine di capi bastone nostrani, che amano parlare in lingua sarda e agire in lingua italiana.
lunedì 12 novembre 2018
L'ignoranza è la peggiore nemica delle libertà
Molti usano occhi e orecchie per ornamento perchè a quanto vedo li usano solo per frivolezze.
Altri invece pontificano troppo su argomenti che ignorano.
Quelli che veramente hanno argomenti, cultura e juste informazioni, vengono derisi e osteggiati dalla massa eggregorizzata dalla "cultura" dominante.
Altri invece pontificano troppo su argomenti che ignorano.
Quelli che veramente hanno argomenti, cultura e juste informazioni, vengono derisi e osteggiati dalla massa eggregorizzata dalla "cultura" dominante.
E allora molti di loro
preferiscono la facile strada del silenzio, alla meritocratica e
pericolosa voglia di esporsi e comunicare.
La mia totale mancanza di umiltà e il senso dell'onore, mi hanno fatto strappare dal dizionario la pagina che contiene il termine "IGNAVIA".
Ho occhi per guardare, ma soprattutto per VEDERE.
Ho orecchie per sentire, ma soprattutto per INTENDERE.
Ho la mia tastiera per comunicare alla gente le briciole di CULTURA che mi sono conquistate in tanti anni di studi.
Ho perso la vista sui libri e sui computer, perchè sono convinto che l'ignoranza è il peggior nemico della LIBERTA'.
:Mariano-Abis.
https://jolao77.blogspot.com/2017/06/soprattutto.html
https://jolao77.blogspot.com/2017/09/il-vento.html
https://jolao77.blogspot.com/2018/01/il-mondo-dello-spettacolo-e.html
La mia totale mancanza di umiltà e il senso dell'onore, mi hanno fatto strappare dal dizionario la pagina che contiene il termine "IGNAVIA".
Ho occhi per guardare, ma soprattutto per VEDERE.
Ho orecchie per sentire, ma soprattutto per INTENDERE.
Ho la mia tastiera per comunicare alla gente le briciole di CULTURA che mi sono conquistate in tanti anni di studi.
Ho perso la vista sui libri e sui computer, perchè sono convinto che l'ignoranza è il peggior nemico della LIBERTA'.
:Mariano-Abis.
https://jolao77.blogspot.com/2017/06/soprattutto.html
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