Immagine - Olio su tela : Opera di Giampietro Orrù |
di Giovanni Marano (MARATRIX)
Della puttana.
Sono secoli che batte sui marciapiedi dell'inganno, ad ogni angolo di Stato, pulcra e nobile puttana.
Ma, ahimè, ormai oggi solo meretrice.
Ciò che mi ripugna non è affatto la sua arte, ma il meschino fine della sua prostituzione!
Ancor più abbietti sono i suoi lenoni, di cui n'è schiava e subdolo strumento; per non dir dei sui clienti: tanti, troppi, interi popoli di depravati e masochisti, d'ogni sesso ed etnia, disposti a pagare a caro prezzo quel ch'è mera falsità. Però, lei è affascinante, sinuosa, accattivante e convincente.
Dietro orpelli di uguaglianza; sotto l'intimo di pizzo ricamato di diritti e libertà, cela tutto il proprio intento, la più putrida realtà.
Le sue non son parrucche ma scalpi di popolazioni; i suoi effluvi inebrianti di giustizia ed equità, istupidiscono le masse, attirandole da lei come il miele fa con le mosche, ma è l'amaro di cui queste ne ricorderanno il gusto!
Abile trasformista, maestra dissimulatrice, occulta ad arte i suoi difetti: ogni macchia, ogni bruttura, lei la compre coi rossetti, con gli ombretti e buona cipria.. usa bene i propri trucchi; lei è donna di mestiere, imbonitrice d'altri tempi!
C'è chi per lei è morto, anzi.. quanti ne ha assassinati: messia, principi e filosofi, padroni e contadini; tra forche, roghi e ghigliottine, sorsate di cicuta, messi al muro o crocifissi! Eppure, per lei c'è chi continua a dar la vita in cambio della sua dolce menzogna così calda e gonfia di promesse...
E tutti a chiederne un pochino: spinte, sputi, guerre e insulti, pur d'averne una porzione. Ma non serve fare a botte, la sgualdrina la dà a tutti!
D'altronde è questo il suo mestiere, offrirla e concederla a chi insistendo gliela chiede; così lei si concede, senza troppi pregiudizi, né razzismi e distinzioni.
Come disse un giorno un vecchio cieco che lungo ci vedeva: “La Democrazia è una gran puttana; ovunque eserciti finisce sempre per andare a farsi fottere!” Così, il popolo quando la ottiene, già si sente più padrone, sente il potere.. il poter della mignotta! E allora è soddisfatto, e paga senza tante storie; cornuto e assai contento di vivere in questa sua puttanocrazia!
Dell'eunuco.
Cosa accade quando si da potere a un impotente? Assolutamente nulla, se non quel di scatenare la sua frustrazione!
All'eunuco, il Gran Maestro ha concesso un grande onore: badare a madame Democrazia, la più bella di tutto il gineceo. L'eunuco, contento, soddisfatto e anche assai eccitato, di subito l'incarico ha accettato e se ne prende cura: la coccola, le fa il bagno, la improfuma e pettina i capelli da certi brutti nodi; la vizia e l’asseconda in ogni suo capriccio, e tanto ama sentirne addosso tutto il peso!
Ma quanto è fortunato questo eunuco? Ha tra le braccia una vera tentazione, di Magdala è lei la femmina più ambita! Ma è proprio questo grande privilegio ad esser per l'eunuco una vera dannazione!
Infatti: un giorno mentre insaponava i seni alla sua bella, tentò di possederla! Ma vano fu il suo tentativo; lei, scaltra e viscida come un’anguilla, ad ogni tentativo d’essere agguantata.. sgusciava via dalle sue braccia: ogni volta che lui credeva ormai di averla presa.. in un lampo lei gli era già sfuggita via!
Ciò che a lui era concesso, era di poterla solo accarezzare e mai sperare di afferrarla!
Evirato, castrato come un gatto, posseduto e non possiede.. l'eunuco si dispera. Lui che era convinto che l'unione facesse la sua forza, lui che si definiva popolo.. capisce ora d'esser massa, folla, gregge, soltanto confusione!
Oh.. che grande delusione, e che ingenuo è stato egli a pensar che il Gran Maestro lo avesse reso così forte, virile e indipendente.
Povero eunuco, del potere ne aveva solo un po' il barlume! E allora spacca tutto e se la prende con chiunque, maledice ogni cosa e chiede forte il “perché mai!”
Quella notte, sfinito e consumato dalla propria frustrazione, esausto si addormentò, sognando di un vecchio cieco che ci vedeva lungo, e di udir gli sembrò la voce:
"Oclocrazia? Concedere alle masse potere e decisioni? E' ciò che volevate e a cui aspirate ancora? Non vi basta ciò che accade nei vostri parlamenti, ove folla di dementi si masturbano all’idea di potervi imporre un idea? Non ne avete ormai abbastanza delle orge di onorevoli maiali, da voi stessi incaricati, di umiliar la vostra dignità?
Sì!
Perché è questo che dovrebbe veramente starvi a cuore: la vostra dignità!
E non quella bagascia che voi chiamate libertà!
Come ci si può sentire liberi in una libertà costituita da costituzioni incostituzionali legittimate da illegittimi governi?
Siete liberi per contratto; libertà in busta paga, in mutui e rateizzazioni.
Ma quale libertà? Vi sentite liberi perché andate all’urna per riempir la vostra scheda?
Francamente, credo che ci si liberi di più nel recasi al bagno per svuotare la vescica!
Ma già.. voi vi definite “liberi cittadini”, non badando all’antitesi con cui accostate queste due parole: libero e cittadino, uno è il paradosso dell’altro!
Ma come può un cittadino essere libero s’è legato a delle leggi, regole, obblighi e doveri imposti da un governo?
Come ci si può sentire liberi vivendo entro le mura di città, standosene rinchiusi dentro un’auto bloccata in mezzo al traffico, cinti da un abito di rappresentanza che rappresenta un lavoro che non ci rappresenta, con in torno al collo un nodo di cravatta?
Questa è libertà?
Voi non avete alcun potere, non contate nulla; delle chiavi che spalancano la porta verso la libertà, voi, ne siete solo il pupazzetto appeso al portachiavi, che ciondola tra l’errore delle scelte e l’orrore del perseverarle!
Poveri illusi, le masse non potranno mai essere libere; avete mai veduto andare in giro greggi senza alcun pastore?
La libertà è dell'individuo, non del cittadino!
Smettete d'esser popoli e tornate ad esser uomini!
Piantatela di rammaricarvi per le poche briciole di umanità rimaste nella gente e preoccupatevi piuttosto di scovarne in voi qualche frammento!
Siete gente meschina e scaltra; preferite rimanere schiavi dei vostri padroni pur di non liberare i vostri servitori.
Che fenomeni che siete!
Avete innescato un evoluzione involutiva del genere umano.
Per fortuna vi sono ancora degli animali su questo pianeta; essendo loro l’unica, vera, straordinaria forma di civiltà che sia mai esistita sulla Terra!
Piantatela di comprare illusioni e iniziate ad acquistare consapevolezza! Ognuno sia governo di se stesso.
Reinventatevi! Smettetela di fissar le stelle e guardate piuttosto dove mettete i piedi; la terra, che state calpestando, meriterebbe molto più rispetto; siate terra non territorio!
E basta con le alternative, la politica, i partiti.
Basta col sociale e con le società! Non siate buoni ma nobili.
Smettetela d'esser civili e iniziate ad essere corretti!
Giudicate pure, ciò vi è lecito; è di condannare che non avete alcun diritto! Lasciate stare il prossimo e pensate a chi è lontano; di certo, voi siete ormai lontanissimi dall'uomo!
Il potere appartiene all'individuo, al singolo uomo, guai a conferirlo alle greggi, alle masse, ai popoli; questi, pur di illudersi d'essere liberi non esitano ad uccidere, a distruggere, a far guerre.
Basta con i gruppi, con le lobby, con i club e schieramenti, ormai siete in parecchi anche quando state soli. Basta con i movimenti, con gli enti e i sindacati.
Al diavolo i politici e gli elettori, i comizi e i referendum, le propagande e le campagne elettorali! Siete torme d'impotenti schiacciate dal peso d'infinite frustrazioni.
Ma la vostra menomazione non è di natura genitale, ma d'origine coscienziale!
E' la coscienza che vi hanno strappato; è la capacità di discernimento di cui vi hanno privato! Siete ormai camaleonti che si mimetizzano agli eventi a seconda del profitto e di un lurido egoismo! Infatti, conservate intatto il vostro "IO".
IO, IO, IO: questo è il verso degli egoarchi: bestie ottuse che popolano il mondo stordendoci con l’eco del loro raglio!
Ecco a cosa serve la vostra agglomerazione: cela e nutre il vostro Ego!
Voi vi credete furbi, ma la vostra prostituta, quella che tanto proteggete, è assai più scaltra di qualsiasi popolo, e per voi ha in serbo una degna schiavitù!
Ma poi.. tutto sommato, non siete nemmeno un grande popolo ma soltanto una grossa popolazione!
Se volete un consiglio.. tornate ad esser civiltà, e non una civilizzazione! Smettete di sognare: non vi riesce vivere da svegli, figuriamoci dormendo!
Ma guardatevi.. non siete in grado di differenziarvi più da niente: avete pensieri di massa, istinti di massa, esigenze di massa; non osate più distinguervi da nulla, ma fate qualsiasi cosa per confondervi con tutto!"
Di questo sogno, l'evirato, non ne comprese bene il senso nè il significato.
Al suo risveglio, avvertì una sorta di insoddisfazione, e un senso disagio lo pervase; ma poi, avendo frainteso l’onirico discorso, iniziò col giustificare il motivo per cui il Gran Maestro aveva reso il popolo un eunuco.
Pensò: “Forse ci sta bene! E’ ciò che meritiamo!”
Ed invece di indignarsi, arrabbiarsi e ribellarsi; rassegnato, afflitto e amareggiato, tornò ad accudire ciò che mai possiederà!
Del masochista.
Nella città che ha nome Magdala, dove non esiste futuro né presente ma soltanto un eterno passato, dove tutto ciò che avviene è già Stato; dietro l'angolo del marciapiede dove batte la puttana; alle spalle del palazzo dove a sede il Gran Maestro; dopo casa dell'eunuco, proprio accanto al gineceo, vi è stabile un mercato assai particolare.
Sui suoi banchi non c'è chincaglieria, né fiori né tendaggi, né frutta né verdura, lì, sugli scaffali, solo mezzi di spietatissima tortura!
Vi si trova proprio tutto: dalle vecchie dittature alle nuove e subdole anarchie; autocrazie, oclocrazie, oligarchie, diarchie e tanta, troppa, burocrazia.
Un cartello, con su scritto: “Dio è "Stato" qui”, indica un ripiano colmo di teocrazia.
Un'altro banco, assai sontuoso, è ricco di plutocrazia.
Ci sono tecnocrazie e dispotismi d'ogni genere.
Per quelli un po' più altolocati.. ci sono le aristocrazie o l'antica monarchia; per quelli più orgogliosi.. ci sono le autarchie; più avanti, ad attrarre l’attenzione, un intera esposizione delle più meschine forme di democrazia!
Mentre in fondo, lì nell'ombra, su di un ultimo ripiano, quasi appena si intravede, la più astuta sinarchia.
Ed è qui, in questo mercato, che l'inguaribile masochista, ogni giorno viene a fare le sue compere, sempre in cerca di un'alternativa alla sua puttanocrazia, la quale, ormai da tempo, non gli arreca più tanto dolore.
Purtroppo, tra tutti questi sistemi di tortura, non c'è nulla che lui non abbia già sperimentato!
Così, deluso e insoddisfatto, se ne torna verso casa, augurandosi che domani il divino Gran Maestro immetta sul mercato l'agognata alternativa, per poter così patire molto più di prima!
E mentre assorto nei pensieri se ne sta tornando a casa, sbadato, andò a inciampare nel bastone di un vecchio cieco che ci vedeva lungo.
Ed ecco cosa accadde nel più famoso dei dialoghi che Magdala ricordi: "Ti sei fatto male?" chiese il cieco col bastone. "Magari!" rispose il masochista, e poi aggiunse: "Colpa mia, ero distratto.
Ormai è tanto tempo che non provo più un gran dolore; a quello della democrazia mi sono abituato, per questo torno dal mercato.. cercavo una buona alternativa".
Poi, guardando bene il vecchio in viso, disse: "Ma tu.. tu sei il vecchio cieco che ci vede lungo, quello della soluzione!
Tutti parlano di te, dicono sei matto, perciò ti hanno cacciato! Andavi a dire in giro che hai la soluzione.. l'alternativa ad ogni forma di governo! O sei proprio matto o davvero ci vedi lungo!"
Ed il cieco che lungo ci vedeva, ma che pure matto era, rispose: "Sì, son proprio quello, ma scelsi io di andare via.. perché stufo del vostro masochismo e della vostra fastidiosa mediocrità; ormai siete greggi, non più uomini, pecore devote solo all'acquiescenza!
Quanto siete monotoni e banali! Meglio cascar nella contraddizione ed essere capito da pochi piuttosto che cadere nella banalità per essere compreso da tutti. Io non cerco comprensione, io mi nutro dell’opposizione.
Tenetevi le vostre maggioranze, i vostri condomìni; io me ne sto lontano dalla vostra ovvietà:La banalità è ciò che nasce dalla pigrizia dei mediocri, cresce con la prudenza dei patetici e sfocia nell’obiettività degli ipocriti. E voi ne siete infetti e infestatori.
Son passati secoli da quando il primo dio vi fece inginocchiare, e ancora oggi siete in cerca di un nuovo idolo, nuovi dei a cui prostrarvi!
Nuovi Stati, altri governi, nuove forme di dominazione.. continuate ad invocare un calcagno che vi schiacci; la libertà per voi è un bene inestimabile.. ma è la vostra dignità a non avere più valore! Comunque, dici bene, io ho la soluzione: è la Nullocrazia!"
Allora il masochista, un po' stordito, ma incuriosito e anche un po' eccitato, chiese subito: "Cos'è Nullocrazia? E' potente questa cosa? E fa male o è solo a fin di bene? Rispondi vecchio! Non ti starai di me burlando per vendicarti del tuo esilio?"
A queste domande, il cieco che ci vedeva lungo, ma che arguto e vendicativo pure era, accennò ad una smorfia, poi, con tono molto serio si apprestò a dare risposta:
"Perché mai dovrei cercar vendetta? Siete così abili a punirvi già da soli! Oh.. ma tu chiedevi se è potente la mia Nullocrazia?
Ma certo ch'è potente, di forza inaudita!
Appena viene utilizzata, annienta, disintegra e distrugge tutto ciò che la circonda!
Ma essa non è bene e non è male; odia le convenzioni e per questo le distrugge: bene e male sono state le prime che essa ha eliminato.
In Nullocrazia non esistono dualismi: né buono né cattivo.
Ricco e povero, bello e brutto, vero e falso, sono solo duale convenzione creata ad arte per mettere l'uomo contro se stesso; la Nullocrazia azzera tutto! Poteri, tirannie, governi, Stati, saranno spazzati via.
Con la Nullocrazia non ci sarà più pace perché non ci saranno guerre; non ci sarà la libertà perché non vi sarà più la schiavitù. Non ci saranno scopi da perseguire, né da scopi sarete più perseguitati, l'unico obiettivo sarà quello di onorare la vostra esistenza.
Il senso vero della vita è vivere facendo cose che ne abbiano uno: onorare la propria esistenza, senza mai calpestarne la dignità, ha più che senso!
Ma poi.. qual è questo dannato senso che cercate a tutti i costi?
Per vivere vi siete dati un senso civico; un senso critico, un senso pratico, un senso di colpa, un senso del dovere, un senso del pudore, un senso logico, un senso della misura, un senso di responsabilità...
Se davvero volete godervi l'esistenza, smettetela di attribuire sensi alla vostra vita e iniziate a dare vita ai vostri sensi!
Solo così l'uomo ritroverà la sua vera essenza.. nell'abbandono di se stesso.
Dite basta alle religioni, coi loro martiri e i loro santi.
Il paradiso è pieno di santi che vi hanno comperato un posto con i soldi dell’anima venduta al diavolo.
Diffidate dell’amore e impegnatevi ad amare: l’amore non è amare, come l’atto non è azione e il significato non è il significante! Ah.. ma magari vi fosse più odio al mondo!
L'odio sì ch’è un sentimento puro, non lo si può mistificare né dissimulare; non è soggetto ad improvvisazioni; non è mai artefatto, mai bugiardo.. è sempre sincero; l’odio è onesto come l’istinto, come la passione!
Purtroppo, invece, tutti voglio l’amore a tutti i costi, e anche chi non ne è capace.. si cimenta nell’amare, producendo tonnellate d'amor meschino, del più ipocrita che si possa dimostrare.
E di questo sentimento, che si presta così bene ad ogni sorta di manipolazione, ne donate e pretendete in massicce e disgustose dosi.
L'amore è complicato, troppo astruso per essere concepito da masse di adulti adulterati; per questo, amare, è capacità unica dei bambini! Basta con la "buona educazione", con l'istruzione programmata; basta col diritto e con tutto ciò ch'è rappresentazione, pubblica o privata!
Basta con l'apparire.. impegnatevi a sparire.
Se vi piace farvi notare, non usate l'immagine ma l'immaginazione!
Teoremi, tesi, crisi, signoraggio.. la mia Nullocrazia mette fine a tutto questo! Ripone nella scatola un bel gioco divenuto un brutto scherzo".
Questo disse il vecchio cieco che lungo ci vedeva, e, appoggiandosi al bastone con entrambe le sue braccia, tacque, con l'aria di chi conosce già il finale di un racconto.
Il masochista, che tutto aveva udito, era in preda al panico totale: sudato ed agitato, col volto assai sconvolto, inveì contro il cieco, gridandogli forte tutto il suo dissenso: "Pazzo! Sì, avevano ragione.. tu sei proprio tutto matto!
Né più dolore né afflizione? E magari nemmeno più schiavi del denaro... che ne dici? Pazzo di un cieco maledetto!
Se tutto finirà, se non vi saranno più torti né ingiustizie, con chi ci arrabbieremo? A chi daremo la colpa dei nostri fallimenti? Pazzo! Io voglio tutto, non il nulla! Pazzo, non la voglio la tua Nullocrazia!
L'uomo è nato per soffrire.. è scritto anche nel libro dei profeti.. quello che parla del sudore della fronte e delle doglie delle donne.. ed io così voglio patire, partorendo nel dolore ogni mio giorno: incatenato, frustato ed umiliato!
Via vecchio! Che nessuno tocchi il mio dolore!"
E, come chi è inseguito dalla bestia più feroce, scappò svelto a casa sua, rinchiudendosi per bene come chi dei ladri teme il presentarsi, in preda ad una crisi di panico e sgomento.
C'è chi giura di averlo udito piangere e strillare per intere settimane, fino al giorno in cui gli abitanti del quartiere, insospettiti da un improvviso silenzio e preoccupati dal non vederlo più al mercato, decisero di andare a controllare. Giunti fuori alla sua casa, invano, provarono a chiamarlo.. quindi, sfondarono la porta ed entrarono in un lampo.
Disteso, nudo sopra il letto, ritrovarono il suo corpo senza vita. Lui che voleva tutto, ormai, non aveva più nulla e nulla più lasciava; tranne un piccolo biglietto che ancor stringeva in una mano, dove sopra c'era scritto: "Non ho mai provato tanto dolore in tutta la mia vita come nel momento in cui ho temuto di non provarne più!"
Post Scriptum
“Ogni riferimento a persone, fatti e cose è, come al mio solito, puramente intenzionale! Ciò che da me non è voluto, è arrecare offesa o indispettire o infastidire chiunque sia il lettore. Se mio malgrado ciò fosse accaduto, chiedo venia e me ne scuso. Ma terrei a precisare che, anche se provocatorio, questo scritto ha il solo scopo d’esser pretesto e spunto per riflessioni e amichevole dibattimento!”
Giovanni Marano.
Indice.
1) La puttana: La democrazia.
2) L’eunuco: Il popolo.
3) Il masochista: Il cercatore di alternative.
4) Il Gran Maestro: Capo di Stato.
5) Il vecchio cieco che ci vedeva lungo: La filosofia.
6) La Nullocrazia: Il potere di annullare il potere.
Giovanni Marano |
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