domenica 2 agosto 2020

Se gli stati volessero, ma non possono.



 Dicono che gli stati sono nati per favorire i cittadini, e invece servono per creare infelicità agli umani, agli animali, alla natura e alle coscienze.

Se gli stati volessero, questo pianeta sarebbe la terra della serenità e dell'abbondanza.








Se gli stati volessero chiuderebbero ogni fabbrica di morte, e sparirebbero guerre e malattie.

Se gli stati volessero sparirebbero le organizzazioni delle nazioni unite, con tutti i ciarpami ad esse collegate, la burocrazia, gli albi professionali, le scuole, gli istituti superiori a non si sa a cosa, i fondi monetari e le monete, le tasse e le imposte, la sottomissione volontaria  e l'infelicità della gente.

Se gli stati volessero ma non possono.

Oggi gli stati sono società private con consigli di amministrazione che chiamano governi. 

Oggi gli stati non hanno poteri autonomi, non contano un fico secco di niente, sono il braccio armato di poteri antichi, sono emanazioni di interessi privati al soldo delle banche di sion e dei gesuiti.

Oggi gli stati potrebbero fare una bella azione, in barba ai loro proprietari, potrebbero estinguersi e riconsegnare il mondo ai popoli e alle nazioni.

Immaginate la fine di queste finte democrazie, e la gente che si riunisce non per delegare, ma per decidere.

Immaginate se in un attimo si polverizzassero catene e recinti, che si estinguesse ogni tipo di potere e di gerarchia, che si estinguesse il cancro del pianeta, il sionismo.

Immaginate la fine di migrazioni forzose, di finte pandemie, di antenne assassine, di graffi nel cielo, di alluvioni e terremoti indotti, di una scienza che finge di curare ma non guarisce, la fine dell'istruzione e il trionfo della cultura.
Immaginate la morte di tutte le ideologie e il risveglio delle coscienze, un mondo pulito, e soprattutto più equo, la gente più sana e il nuovo respiro del pianeta.

Immaginate, e intanto ragioniamoci su.

:Mariano-Abis:





 

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