E allora voglio esprimere un concetto che non ripeterò.
In questo pantano di social che abbandonerò a breve, sempre che trovi una piattaforma nella quale si può discutere decentemente, esistono tante tipologie di "personaggi".
Cominciando dai bassifondi ...
... ci sono quelli che non argomentano, e che se non sono mai d'accordo sui ragionamenti altrui, non sanno far altro che offendere e tentare una qualche forma di ironia che non raggiunge mai la soglia della decenza, questi personaggi starnazzanti non possono competere, non possono darti niente, se non il loro deserto intellettuale.
Sono inutili e dannosi, le loro vibrazioni basse e cattive deprimono, e dunkasa vanno bannati all'istante, e infatti ci metto un millesimo di secondo a sbarazzarmi di loro.
Poi ci sono quelli che ancora non hanno capito a cosa servono le ideologie, la democrazia, la scuola, il potere, il televisore, quelli che confondono l'indipendenza con lo status di Uomo o Donna Liberi.
Anche loro in genere finiscono nel girone dei bannati.
E ci sono quelli coi quali si può discutere, ma hanno delle carenze informative o culturali, niente che non possa essere recuperato, e infatti se ritengo che ne valga la pena e il tempo, a volte cerco di informarli.
Poi ci sono i miei amici storici, molti dei quali sento anche per telefono o incontro direttamente di persona.
Ben pochi di loro mi hanno finora deluso.
Qualcuno ha voluto fare il furbo, ed è stato sgammato in breve tempo, ma so anche aspettatare l'occasione buona se merita di essere devastato.
Poi ci sono quelli che sanno tutto, quelli che non permettono dialoghi sereni o alla pari, perchè loro sono la verità assoluta, o che non permettono di essere eruditi su argomenti che non conoscono.
In genere sono laureati o pluri laureati, con loro la scuola ha avuto persino troppo tempo a disposizione per omologarli e plagiarli.
Con il loro tronfio bagaglio di conoscenze, spesso ricavate dai libri del sistema o dal televisore, usano volare alto inventandosi espressioni sarcastiche che di elegante non hanno nemmeno la parvenza.
Il sarcasmo è una arma affilata che bisogna saper usare con spirito creativo, altrimenti diventa un groviglio di parole fini a se stesse.
E poi ci sono quelli che ammiro, quelli che riescono a stupirmi, quelli che non mi deludono mai, quelli coi quali andrei volentieri e spesso a bermi un caffè al bar e scambiare quattro futili chiacchiere, quelli che considero Amici sui social e sulla vita, quelli dalla cui bocca non ho mai sentito uscire un filo di retorica o di cattiveria gratuita.
Ciascuno di noi è in viaggio verso la conoscenza, possiamo esserci utili a vicenda, dove non arrivo io arrivano gli Amici, le loro mancanze sono compensate dalle mie competenze e viceversa.
Le mille trappole che nasconde il sistema possono essere evitate con le juste informazioni, con gli scambi intellettuali tra pari, con una certa dose di visionarismo, e con l'intuito di cui può disporre solo chi si messo in testa di implementare la sua cultura.
:Mariano-Abis:
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