sabato 15 maggio 2021

Viaggiando attraverso l'isola di Atlantide

 


Viaggiando attraverso l’isola, mi emoziono sempre quando mi trovo in località che hanno visto la nostra storia di popolo.





Le bardane, lo spirito ribelle del popolo sardo, capace di sollevarsi contro le ingiustizie, ma mai capace di attuare rivoluzioni.

I porti fenici che fenici non erano.

I templi romani che romani non erano.

Le domus de janas.

I maestosi megaliti.

I pozzi sacri che emanano energie sconosciute.

Dolmen, menhir, e tombe dei giganti.

L'isola di Atlantide, o se volete, l'isola dei giganti.

L'isola dove le leggi della natura vengono stravolte da forze nascoste e potenti.

Le località che evidenziano la nostra antica lingua, misconosciuta e nascosta.

I portali di pura energia così diffusi a fianco di ancestrali luoghi di culto.

Le stelle che vagano nel cielo di sardegna, dirette verso le città perdute e devastate da un colonizzatore ottuso e ignorante.

Il simbolismo diffuso della civiltà sarda di cui altri si sono appropriati, ma sardiano fin nelle sue essenze antiche.

Il banditismo.

Su connottu.

La capacità di decidere che se non esiste possibilità che la gente si auto determini, lo si deve fare individualmente, o con l’appoggio di pochi patrioti.

Buggerru, tragedia dagli occhi lucidi.

Lacrime di sardegna.

La rivolta del pane di casteddu.

Un popolo affamato si ribella, cosa pretende il potere, che non si ribelli?


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