E se per un momento ho dato credito alla frase di un mio consorte, uno che condivide la sua sorte con la mia e con quella di tutto il gruppo, quando le oligarchie agiscono in maniera incomprensibile, allora tutte le mie certezze subiscono un duro contraccolpo.
Come quando le loro azioni sembrano dettate dal caso, come i numeri del bingo che ci illudiamo siano estratti a casaccio.
E quando certe azioni dei fetenti sono particolarmente inspiegabili, allora cerco di interpellarlo per capire se le sue impressioni sono in sintonia con quello che resta del mio nebuloso pensiero.
Certamente, non tutto quello che i fetenti ci comunicano è reale, ma bisogna dire che pur dall'alto della loro malvagità si comportano in maniera onorevole, ci avvisano sempre delle porcherie che faranno.
Domani, o tra un mese, o tra vent'anni.
A loro basta che non entriamo in competizione con loro nello sfruttare il pianeta, che lavoriamo gratis per la loro moneta, ci consentono di consumare i loro prodotti che generalmente sono nocivi o plagianti, e che da bravi cittadini ogni cinque anni andiamo a votare i loro tirapiedi.
E stiamo bene nella nostra casa che nostra non è, protetti si, ma prestando attenzione alle grida esterne dei mostri che ci invitano a restare rintanati, e se qualche coraggioso esce di casa per diventare cacciatore spesso si ritrova a ricoprire il ruolo della preda.
Lo stato, o il sistema che dir si voglia, ha stabilito le regole che ci impediscono di competere.
E allora non abbiamo altra strada da percorrere che quella di invertire i ruoli, da ora in poi il sistema lo creiamo noi, ci ritagliamo uno spazio che lo stato non deve violare.
Da ora in poi i numeri li estraiamo noi, senza filtri e senza sotterfugi.
https://jolao77.blogspot.com/2020/04/destarsi-sereni-in-una-profumata-alba.html
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