martedì 25 giugno 2024

Aver visto lungo sulla pandemenza non ci trasmette alcuna gioia

 


Niente gioia e nemmeno siamo soddisfatti del fatto che abbiamo "visto lungo" sulle siringhe ed abbiamo avuto ragione ad opporci a green pass e restrizioni di libertà, quando resistere era molto difficile.
Quello che avevamo previsto è un crimine contro l'umanità, esattamente come tante altre manifestazioni della pazzia delle cosiddette oligarchie.
5, 6, 7G, haarp, geoingegneria non dichiarata, dominio mediatico, piano Dulles, muos, eolico e solare indiscriminato, guerre e violenze statali, democidi e genocidi, e ancora mondialismo e distruzione delle nazioni a vantaggio degli stati, stati che sono tutti niente altro che società private con tanto di consiglio di amministrazione che ciamano governo, democrazia inesistente, votazioni truffa,
mezzi di trasporto elettrici, un mondo assoggettato a multinazionali ottuse, egoiste e assassine, distruzione di quelle risorse che sono la canapa e tutti i tipi di vegetazione, distruzione di tutte le storie e delle culture ancestrali.
Oggi stiamo avvisando la gente sulle storture dei microchip sottopelle, sui riscntri che ingenerano paure indotte ad arte, sull'eterna truffa monetaria, sulle identità digitali, sulle città lineari, sulle smart-city, sull'accaparramento dell'acqua e di molte altre risorse, oggi che stiamo allertando la gente non trattateci come avete fatto in passato, non siamo complottisti, i veri complottisti sono le elite, che speculano sulla dabbenaggine della gente, non raccontate la storia che le nostre supposizioni sono pericolose, l'unica storia che dovete raccontare è che sarebbe cosa buona e giusta ragionare "anche" sulle nostre affermazioni.
 
 


domenica 16 giugno 2024

Sangue di Sardegna: nelle nostre vene e nelle mani altrui

 






Forse i sardi non si rendono conto che siamo di fronte al genocidio nascosto del nostro popolo.
Non vantatevi di avere sangue sardo sulle vostre vene, se non lo fate scorrere.
Non fatemi scrivere che scorre sangue da coniglio.
Avete due strade di fronte a voi, una in discesa che porta ad una vergognosa schiavitù, vergognosa perché chi si fa incatenare senza reagire, oltre che cretino, è disonorevole.
L'altra è in salita, e richiede coraggio, intelligenza e sangue caldo.
Si chiama diritto internazionale, ingloba nel suo interno il coraggio di non riconoscere giurisdizione nella Sacra Terra di Sardegna da parte del colonizzatore
Decidete con calma.
A meno che non vi troviate bene dentro una disonorevole conigliera.
Vorrei parlare dell'unica speranza di auto determinarci che abbiamo, si tratta di una novità dirompente, si tratta di variare le strategie indipendentiste, e considerare che se si percorrono sempre le stesse strade perdenti, si resta fermi a vuoti concetti, legati a capi bastone storici, che hanno dimostrato di non volere o di non essere in grado di unire tutto un popolo.




Questo lo può fare solo un movimento o fronte di liberazione nazionale sardo, sia nelle figure originarie, storiche, sia nelle nuove personalità che stanno emergendo in maniera prepotente.
Azione dura come il nostro granito, solida come la concretezza della Gente di Sardegna, imponente come le nostre antiche costruzioni, azione anche mentale che si affida e si rifà alla forte spiritualità della antica millenaria civiltà sarda.
Dodicimila anni di dignità e onore.
In dodicimila anni di storia, la Sardegna è stata collegata forzosamente all'italia, per un solo secolo e mezzo, spiegatemi voi, razionalmente, come possiamo essere considerati italiani.
Impossibile, siamo Sardi e nient’altro, ed essere considerati italiani non ci fa onore.
Essere considerati italiani, giustificando tale affermazione, per effetto di un lasso di tempo così breve, significa aver trascorso tutta la vita da Sardi più o meno liberi, e trascorrere gli ultimi giorni di vita in una clinica o prigione italiana.
Un popolo deve poter avere l'orgoglio di poter dire: anche noi abbiamo i nostri eroi, gente che non si tira indietro, che rischia di suo, un popolo deve poter attingere all'esempio concreto che la nostra predisposizione alla rivolta è ancora viva, gente che non disdegna di trascorrere mesi in un presidio, impedire aste giudiziarie e difendere aziende e famiglie sfrattate, gente come i miei splendidi Amici patrioti.
Gente come Giommaria Angjoi, Francesco Cilloco, Hampsicora, Vincenzo Migaleddu, Zampa Marras, Franco Caddeo o Doddore Meloni.
Impariamo da loro, da coloro che ho indicato, ad essere orgogliosi di essere Sardi, impariamo che la nostra antica propensione alla rivolta si deve trasformare in rivoluzione, solo un popolo integro e cosciente di essere popolo può fare una vera rivoluzione, per tutti gli altri bastano delle sezioni elettorali in ogni contrada e amen.
Il vento che piega le querce mi porta i lamenti della mia gente, il maestrale mi porta la nenia scaturita dalla sofferenza della mia nazione contadina e pastorale.
Il libeccio mi porta suoni e voci che provengono dalla città meno sarda che esista, contrada abitata da finti manager, arrampicatori, faccendieri, ignobli politicanti e ladri in giacca e cravatta.
Il vento dell'est mi porta odori di mirto e uranio e torio, mi porta il lamento di una mamma che piange il suo piccolo ucciso come un agnello sacrificale da radiazioni malefiche e inutili.
Il vento sulcitano mi porta suoni di guerra, suoni di una inutile guerra, una guerra combattuta in sfregio agli indifesi di tutto il mondo, voglio continuare a vivere in questa terra NONOSTANTE, voglio combattere per la mia Madre Terra NONOSTANTE. Non ho paura del sacrificio, se ciò sarà utile alla mia gente, NONOSTANTE.
Il vento maligno dell'est ci sta toglieno persino la dignità.
Non avevate una bandiera e avete usato la nostra.
Non avevate una moneta e avete espropriata la nostra.
Non avevate soldati validi e li avete cercati tra la nostra gente.
Avete trattato come banditi chi difendeva la propria nazione e la propria gente.
Del nostro regno millenario e glorioso ne avete fatto una società privata.
Le vostre navi approdavano vuote e ripartivano cariche.
Avete distrutto le nostre foreste.
Malgrado la nostra resistenza state avvelenando la nostra Terra.
Avete occultato la nostra storia, nascondendo la nostra lingua.
La lingua che ha generato tutte le altre.
State distruggendo il nostro patrimonio archeologico, il più importante di tutto il pianeta.
Ci avete invaso e colonizzato in maniera indegna.
Ma se giustizia esiste nel mondo tutto questo sarà appianato da una rivolta che per la prima volta dovrà diventare rivoluzione, e se ciò non sarà possibile ci penserà la Giustizia Divina a decolonizzare per sempre la nostra Terra.


sabato 15 giugno 2024

La fabbrica degli ignoranti

 




Qualche anno fa fui incaricato dalla amministrazione della mia contrada di svolgere un certo lavoro che mi consentì di venire a contatto con la totalità della popolazione del paese.
Sembra strano, ma ciascun componente la società poteva essere inserito in una categoria specifica di varia e complessa umanità.
E le categorie non erano poi tante, un fattore che destò subito la mia attenzione fu il fatto che tutti potevano essere catalogati in base al loro livello di scolarizzazione.
I più supponenti affetti da ignoranza congenita erano sicuramente i plurilaureati, gente che non raginava col proprio cervello.

martedì 11 giugno 2024

Mille popoli, mille nazioni, mille stati


 







E' praticamente da sempre che penso che se al mondo esistessero mille popoli, dovrebbero esistere mille nazioni, ma soprattutto mille stati liberi e sovrani.
E' praticamente da sempre che dipingo, ma la mia produzione è abbastanza frammentaria e discontinua, ma quasi ogni volta che prendo il pennello in mano, è per mettere in concreto una idea, un pensiero una supposizione, tutte ben sedimentate.
Risale a gennaio 2024 la mia ultima fatica pittorica, che ho voluta densa di simbologie e rimandi storici e sociali.
Qui di seguito una serie di immagini estrapolate dall'opera, con relativa descrizione in didascalia.

domenica 9 giugno 2024

Per far valere i nostri diritti il voto non è nè l'unica, nè la migliore opzione.

 








Durante una partecipata discussione scaturita da un mio articolo un commento attirò più di altri la mia attenzione.

"Dicono di essere indipendentisti e poi non vanno a votare".

Per far valere i nostri diritti il voto non è nè l'unica, nè la migliore opzione.

Anche quest'anno mi sono dimenticato di andare a votare.

sabato 8 giugno 2024

Un popolo antico per gli antichi



 


          Articolo di Sardegna l'isola di Atlantide

SARDEGNA L'ISOLA DI ATLANTIDE.
Immaginate una civiltà antichissima ed estremamente evoluta, scomparsa all'incirca 12.000 anni fa, a seguito di uno spaventoso maremoto che fece sprofondare la terra e che causò dei tremendi tsunami con onde alte anche 200 metri.
Immaginate una civiltà antichissima che aveva il totale controllo delle forze della natura e le usava per il suo benessere fisico, spirituale e anche pratico.
Immaginate una civiltà organizzata in una società matrilineare, nel pieno rispetto dell'individuo, della terra, degli animali e di ogni forma di vita presente sulla terra.
Immaginate una civiltà capace di sviluppare l'arte statuaria, con la magistrale lavorazione dell'oro, del bronzo, del ferro e della pietra.
Immaginate una civiltà che si espanse su tutto il pianeta, che esportò la sua cultura e la sua visione della vita.
Immaginate una civiltà che riusciva a catturare e utilizzare l'energia cosmica in maniera illimitata, pulita, gratuita, attraverso quelli che erroneamente oggi vengono definiti Nuraghi e Piramidi.
Immaginate ancora una volta questa civiltà in grado di navigare e solcare tutti i mari del mondo con navi che non avevano bisogno dell'utilizzo dei remi, in quanto erano dotate di motore.
Immaginate una civiltà maestra della scrittura, dell'aritmetica, della matematica, nonché profonda conoscitrice della così detta geometria sacra, che riuscì a esprimere in tutte le sue opere architettoniche che oggi si possono ancora ammirare a migliaia in tutta la Sardegna e in tantissime altre parti del mondo.
Immaginate una civiltà la cui società era composta per lo più da uomini e donne giganti, che vivevano nei Templi e in pace con altre razze diverse da quelle umane.
Immaginate questa civiltà, la cui grandezza è stata intenzionalmente occultata e mistificata per oltre un secolo di menzogne.
Immaginate questa civiltà i cui appartenenti erano conosciuti in tutto il mondo col nome di Sardi, termine quest'ultimo che fa ancora oggi paura a tutti quei falsari della storia che si sono lasciati corrompere dal Dio denaro.
Ecco, in tal modo, immaginando tutto questo avrete in mente un piccolo assaggio di quella che fu l'antica Civiltà Sarda, la Civiltà di Atlantide, della quale parlò, migliaia di anni dopo la sua scomparsa, il filosofo Platone.
Vi ricordiamo che di tutto questo ne parliamo anche nel nostro libro, disponibile su Amazon nel seguente link: 










domenica 2 giugno 2024

Le illusioni della propria confort zone


 





C'è un popolo sulla terra che per millenni ha utilizzato una forma antichissima di economia per prosperare.
Un popolo unito.
Se uno dei suoi componenti cadeva veniva aiutato a rialzarsi, e questo per sette volte nella vita.
Oggi possiamo dire che è il popolo più odiato del pianeta, ma è anche il più ricco, bisogna prendere atto che tra loro sono uniti come nessun altro.