sabato 15 giugno 2024

La fabbrica degli ignoranti

 




Qualche anno fa fui incaricato dalla amministrazione della mia contrada di svolgere un certo lavoro che mi consentì di venire a contatto con la totalità della popolazione del paese.
Sembra strano, ma ciascun componente la società poteva essere inserito in una categoria specifica di varia e complessa umanità.
E le categorie non erano poi tante, un fattore che destò subito la mia attenzione fu il fatto che tutti potevano essere catalogati in base al loro livello di scolarizzazione.
I più supponenti affetti da ignoranza congenita erano sicuramente i plurilaureati, gente che non raginava col proprio cervello.
Categoria che dopo i primi, illuminanti impatti evitavo accuratamente.
Di contro mi dava soddisfazione ragionare con vecchietti scarsamente scolarizzati, gente che nel corso della propria vita non era mai venuta a contatto con le scalinate universitarie, ma spesso poggiava i piedi nudi sulla terra, assorbendone le positive energie.
Precedente a questa eperienza è stata la mia attiva presenza in seno al dipartimento educazione, formazione e istruzione del Movimento di Liberazione del Popolo Sardo.
Accettai l'incarico di prospettare il futuro assetto della scuola isolana una volta conquistata la agognata libertà.
E' inutile cercare libertà se non si hanno le idee chiare sulle strategie e pianificazioni da adottare una volta liberati dal colonizzatore.
Il risultato al quale giunsi fu che niente della attuale impostazione scolastica doveva assere copiato.
Tutto doveva essere stravolto.
La scuola attuale fin dai primissimi anni ti insegna ad essere ordinato, perchè il disordine genera problemi
ti fa imparare a memoria filastrocche e poesie, senza che tu possa modificarle, ti insegna il rispetto, perchè dire ciò che si pensa veramente genera dissidi, tende ad inquadrarti, perchè chi non è conforme, diventerebbe pericoloso.
Ti insegna a pensare a quali potrebbero essere le conseguenze, prima di parlare, ti prepara ad una vita di obbedienza, perchè il disobbediente non piace al potere.
Ti insegna la storia come è stata scritta dal potere, ti descrive i sovversivi e i rivoltosi come criminali, a meno che non abbiano combattuto per generare la società attuale, in quel caso sono descritti come eroi.
Ti tarpa la creatività e la personalizzazione, ti vorrebbe vedere conforme agli altri compagni, ti insegna concetti che possono essere trovati altrove.
Ti insegna la lingua ufficiale a scapito di quelle del tuo popolo, ti mette in mano antologie con autori scelti da loro in base ai loro criteri, ti punisce quando esprimi pareri contrari ai loro insegnamenti, ti punisce quando sei troppo vispo, ti insegna il rispetto per il suo ordinamento statale e per la sua religione dominante.
Vorrebbe appiattire tutti allo stesso livello culturale
i geni, i creativi, e i coraggiosi, non sono tollerati, contrasta particolarismi e specificità, esalta concetti mondialisti e globalizzatori.
Ti prepara ad una vita di sudditanza fisica e culturale, reprime i tuoi slanci, ti infarcisce la mente di concetti, ti indica quale è il bene, e quale è il male.
Ti convince del valore del denaro, contrasta i tuoi particolarismi restii a qualunque omologazione.

La scuola invece dovrebbe favorire il coraggio, esaltare le tue caratteristiche, il ragionamento, le tue qualità, le tue inclinazioni, la tua personalità, il tuo bisogno di libertà, il confronto leale, non dovrebbe perdere tempo ad insegnare materie che possono essere trovate su altre fonti, specie se non conformi al pensiero dominante.
Non dovrebbe contrastare la tua capacità di discernimento, i tuoi slanci creativi, la tua personale ricerca in qualsiasi campo, la tua voglia di giustizia, dovrebbe invitarti a considerare i vantaggi che un corretto concetto di bene comune potrebbe portare alla società.
Ti dovrebbe far giocare, prediligendo giochi creativi, stimolanti, o che abbiano bisogno di corretti ragionamenti, dovrebbe fare di te un uomo e non un cittadino, non un suddito consenziente.
Ogni singolo individuo, fin dall'atto della sua nascita, dovrà essere messo nelle condizioni di poter ragionare autonomamente, abbandonando imposizioni culturali che gli sono estranee, potrà così sviluppare la sua personalità senza condizionamenti. Le scuole non saranno più enti che impongono concetti, ma istituzioni che insegnano unicamente come razionalizzare ragionamenti, che consentono di ampliare la naturale voglia di conoscenza, uno strumento di promozione umanistica, uno strumento di ricerca della personalità di ciascun individuo.
Rriguardo all'attuale sistema scolastico ci sarebbe tanto da dire, sono decenni che affermiamo che la scuola era ed è puro nozionismo, uno scimmiottare frasi sentite da altri, e mai una reale spinta a rendere libera la sensibilità del piccolo scolaro.
La poesia imparata a memoria va bene per questo sistema, ma non va bene innescare processi logici che invoglino a ragionare in totale libertà di pensiero, ad imparare a costruire percorsi mentali personali, non condizionati dall'ambiente conforme, imparare a decidere in maniera autonoma quale via percorrere di fronte ad un bivio, costruirsi in definiva una personalità scevra da condizionamenti, tutto questo per il potere è pericoloso,
Formare un popolo non conforme ai loro indirizzi, è pericoloso, basti vedere in quale modo truffaldino ci viene raccontata la storia, o quali autori vengono inseriti tra le antologie.
Penso che anche a voi sia capitato di dover risolvere una situazione complicata, apparentemente senza vie di uscite, e per giorni non riuscite a trovare soluzioni, poi, all’improvviso, una mattina, la strada si presenta sgombra, percorribile in tutta sicurezza.
Abbiamo ricevuto una folgorazione mentale, si è concretizzata in un attimo la soluzione, e non riusciamo a capire se sia stata generata da un ragionamento oppure sia apparsa spontaneamente.
A me capita così, specialmente dopo il dono che ho ricevuto il 22 dicembre 2010, ragiono meglio appena alzato, la mente è predisposta a fornire sia soluzioni che intuizioni.
Un motivo a tutto questo deve pur esistere, il sonno ci ha liberato dalle scorie della giornata precedente, ha reso la nostra mente più reattiva ai messaggi che vagano nell'etere, ci ha sciolto da una parte delle convenzioni sociali, pronte però, purtroppo, a materializzarsi di nuovo nel corso della giornata.
Così è un bimbo, equiparabile ad un adulto appena alzato, riposato nello spirito e nel fisico, e pronto ad affrontare una nuova giornata, un bimbo al quale non sono state fornite ancora istruzioni, codici o imposizioni, egli ragiona in maniera autonoma, secondo la sua personalità.
La attuale scuola italica, e la scuola in generale, ha una sola funzione, e non è quella di insegnare la storia o la geografia, la sua funzione è quella di conformare le persone, in modo da creare una popolazione che si inserisca senza problemi nel circuito produttivo e sociale che i fetenti hanno pianificato.
Loro non vogliono problemi, vorrebbero un esercito di individui spersonalizzati, intruppati e obbedienti.
E così, fin dai primissimi anni di vita scolastica di un bimbo, è tutto un continuo livellare personalità, conformare, fornire soluzioni e concetti, inculcare nozioni e comportamenti che non disturbino il normale scorrere della prossima appartenenza alla vita sociale e lavorativa.
Un fornire codici, paletti, indirizzare, formare recinti mentali duraturi.
Dal punto di vista dell’organizzazione lavorativa, ciò è un bene, è come formare un esercito di laboriose formichine che non hanno altro scopo nella vita che costruire e realizzare.
Ma l’essere umano non è una formica, e lo scopo della sua vita non è il lavoro, lo scopo della sua vita non è lo stipendio, o il profitto, essi sono dei mezzi, ma non sono il fine ultimo della nostra esistenza.
Ci hanno fatto credere che siamo al mondo per costruire, ma non è vero, siamo al mondo semplicemente per spendere la nostra esistenza alla ricerca della felicità, della gioia, per il piacere di mettere al mondo la continuazione di noi stessi.
Mettere al mondo non vuol dire indirizzare, non vuol dire educare, non vuol dire istruire, e nemmeno insegnare o formare, mettere al mondo vuol dire trasmettere al proprio figlio, tramite l'esempio, la consapeolezza che la vita va vissuta con onore.
Mettere al mondo significa lasciar libero nostro figlio di esprimere la sua personalità, nostro figlio non è né di noi genitori, né tanto meno della nazione di cui fa parte, è se stesso e basta.
Non è l’emanazione di niente e di nessuno.
Il ruolo dei genitori e della scuola non è fornire concetti e soluzioni, i quali devono essere la risultanza del libero pensiero di ciascun individuo, della sua sensibilità, tenendo ben presente che concettualmente non ci può essere nessuno al di sopra di lui, nessuno che lo indirizzi, nessuno che gli tracci strade o percorsi, in buona sostanza, nessuno che lo limiti, o lo spinga.
Affermo con convinzione che il ragazzo non dovrebbe subire nessun tipo di condizionamento almeno fino ai dieci anni di età, fino ad allora dovrà solo giocare e scoprire, affinare in maniera naturale le sue particolarità, e imparare solo a leggere e scrivere e far di conto, niente altro, ciò è necessario e sufficiente.
Confrontarsi per esprimere appieno la sua personalità, la sua genialità, l’estro, lo spirito artistico e comunicativo, l’arte di stare al mondo come individuo regnante, un popolo non è sovrano se i suoi componenti sono dei soggetti costruiti ad hoc, per i bisogni della società, ciascuno di noi deve porsi al di sopra dello stato, e lo stato, se di stato si vuole ancora parlare, deve unicamente servire e organizzare la collettività, ma non può intervenire sulla libertà espressiva di nessuno, non siamo cittadini da rendere utili all'occorrenza, non siamo nati per essere sudditi, e nemmeno per ragionare con le possibili teorie imposte dal sistema.
E concludo dicendo che le classiche materie oggi insegnate, non sono assolutamente importanti quanto una materia che non esiste nella quasi totalità delle scuole, una disciplina che ritengo sia indispensabile istituire, una materia che anche della vita sociale e politica è completamente latitante, la logica.










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