""Ma presto rimasi deluso; ebbi l'impressione che pochi fossero disposti a rinunciare a qualche cosa per i loro ideali.
Tuttavia li ho ascoltati, anche se ho qualche difficoltà a capirli, perchè parlavano, non tanto per farsi comprendere dalla gente, quanto per comunicare con gruppi avversari.
Non capivo tutto, ma riuscivo a cogliere il nocciolo dei loro discorsi, ed ebbi il timore che, anzichè cambiare il sistema, si creassero confusione e disordine.
Io invece volevo che cambiasse tutto, che anche all'università si desse una preparazione funzionale alla Sardegna, ma poi vedevo che gli stessi professori sardi, per la carriera, era disposti a chiudere gli occhi di fronte al comportamento di certi continentali. Ci sono, nella società, una diffusa immoralità e molto cinismo.""
"Eravamo a meno di un metro l'uno dall'altro, a sinistra egli aveva il capo dei corazzieri di scorta, alla sua destra, Oscar Luigi Scalfaro, e dietro una selva di politici di rango, sardi e italiani.
Pertini mi guardava perplesso, sbattendo le palpebre, sembrava chiedersi : "chi è costui?"
Aveva l'aria di un povero vecchio e mi faceva tenerezza, prese la lettera, e la diede al comandante dei corazzieri dicendo: "si, si, la leggerò con attenzione."
""Lei cosa ne pensa del presidente Pertini?" Gli risposi: "a me pare una bravissima persona, ma io non dimentico mai che è il rappresentante di uno stato straniero, e nemico""
Non capivo tutto, ma riuscivo a cogliere il nocciolo dei loro discorsi, ed ebbi il timore che, anzichè cambiare il sistema, si creassero confusione e disordine.
Io invece volevo che cambiasse tutto, che anche all'università si desse una preparazione funzionale alla Sardegna, ma poi vedevo che gli stessi professori sardi, per la carriera, era disposti a chiudere gli occhi di fronte al comportamento di certi continentali. Ci sono, nella società, una diffusa immoralità e molto cinismo.""
"Eravamo a meno di un metro l'uno dall'altro, a sinistra egli aveva il capo dei corazzieri di scorta, alla sua destra, Oscar Luigi Scalfaro, e dietro una selva di politici di rango, sardi e italiani.
Pertini mi guardava perplesso, sbattendo le palpebre, sembrava chiedersi : "chi è costui?"
Aveva l'aria di un povero vecchio e mi faceva tenerezza, prese la lettera, e la diede al comandante dei corazzieri dicendo: "si, si, la leggerò con attenzione."
""Lei cosa ne pensa del presidente Pertini?" Gli risposi: "a me pare una bravissima persona, ma io non dimentico mai che è il rappresentante di uno stato straniero, e nemico""
;Mariano-Abis.
https://jolao77.blogspot.it/2017/11/in-cielo-in-piazza-in-fb-e-nella-nostra.html
https://jolao77.blogspot.it/2017/04/zehava-dan.html
https://jolao77.blogspot.it/2015/12/la-nascita-dello-stato-sardo.html
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