Compito primario del colonizzatore è sminuire le capacità, le eccellenze, le peculiarità, la cultura, le tradizioni, e la storia del colonizzato.
Sto cercando in mille modi, ma non da solo, di far capire che noi siamo un popolo eccellente, lo dice la storia, lo dice il nostro glorioso passato.
Se vogliamo liberarci occorre orgoglio di popolo, senza di quello non siamo un popolo, anche se ci legano altri fattori, se non si è un popolo, non ci si può liberare.
Ci sono tanti sardi, che giudico di eccellenza, che cercano di far capire che noi siamo stati grandi, e che grandi possiamo tornare, se solo ci liberiamo dai paradigmi del colonizzatore, abbiamo i geni giusti per fare questo e altro.
Chi invece da risalto ad avvenimenti, spesso funzionali o strumentali, spesso malignamente diffusi, spesso creati più o meno intenzionalmente, per darci discredito, sta limitando la nostra azione.
Capisco che conoscere i nostri difetti sia un passo per migliorare, ma la priorità, adesso, in questo periodo storico, è compattare i sardi validi, quelli che comunicano sardità, nel senso più nobile del termine, quella sardità che potrebbe portare alla tanto decantata unione, spesso citata a sproposito.
Se questa unione sarà la conseguenza del voler instillare orgoglio nazionale, ben venga, i nostri difetti li limiteremo di sicuro quando saremo liberi, adesso non è il caso di diffondere negatività, adesso è ora di unirci in un comune sentimento di grandezza.
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