Ultimo dell'anno 2018, secondo il mio punto di vista, si sente la assoluta necessità di un collettivo risveglio, tutti i nostri guai e dispiaceri sono causati dal fatto che la gente ha smesso di sentire, vedere e ragionare.
Saranno le vibrazioni spurie dei centri commerciali, così assiduamente frequentati, saranno le vibrazioni innaturali con le quali la fabbrica industriale della musica viene diffusa, saranno le fesserie televisive che inducono a interessarci di problemi secondari e appiattenti, sarà il fatto che l'industria dell'intrattenimento sta creando generazioni di esseri codificati e sostanzialmente omogenei, eggregore senza personalità, sarà per il fatto che la scuola tende a livellare verso il basso intelligenze che altrimenti potrebbero portare progresso scientifico e umanistico, sarà che l'umanità ha smesso di calpestare a piedi nudi, e in maniera amorevole il suolo, e ricevere così le buone vibrazioni che la terra trasmette, sarà che la gente ha perso il gusto di frequentare la natura, e non ricorda più il canto degli uccelli, oppure di osservare una promettente alba, o ammirare con soddisfazione per la giornata naturale trascorsa, un tramonto dai colori accesi.
Oggi per la maggior parte della gente tutto è amorfo, grigio, insipido e ha il gusto salato della alienazione collettiva.
Abbiamo perso di vista i valori ancestrali, chi percorre antiche strade desuete viene schernito, etichettato come un inutile residuo di una società obsoleta.
Mi piace pensare che se il mondo si salverà, se si salverà, non sarà certo ad opera di questi prototipi da catena di montaggio voluti e fabbricati dalla "nuova società".
Mi piace pensare che la gente, non tutta la gente, beninteso (i ciechi, i sordi e gli stupidi esisteranno sempre), si risvegli dal lungo sonno indotto, abbandoni gli acquisti massivi da società dei consumi, e riprenda il gusto del baratto, della contrattazione, del calore che un confronto con un suo simile, trasmette.
Mi piacerebbe avere il tempo di assistere alla distruzione di cento stati, per fare posto alla naturalità di mille nazioni, mi piacerebbe averne il tempo, perchè questo succederà, sotto la spinta della legge di risonanza che certifica che il vincitore assoluto sul sistema fetension sarà il Diritto Divino.
Mi piace fare gli auguri di ogni bene ai miei cari, siano essi familiari o amici, fare gli auguri di buon ravvedimento agli egoisti, agli ignavi e a quei paurosi, a quelli che pensano di trovarsi protetti e a loro agio in mezzo alla mandria, bestiame che non riesce ad immaginare un mondo migliore di questo, li compatisco solo per il fatto che la loro mente non può accettare il rischio di cambiamenti, solo per il fatto che l'unico cambiamento che immaginano, sia scavare una fossa ancora più profonda.
Vorrei concludere con un auspicio, vorrei che la mia gente si rendesse conto di quanto è tartassata, vilipesa, imbrogliata, dipendente, sottomessa, vorrei la rinascita della antica civiltà sarda, vorrei che la mia gente riprendesse il suo orgoglio ancestrale, che si riappropriasse della sua antica memoria.
:Mariano-Abis:
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