La gente viene "suonata" dalle sirene della democrazia delegativa, e non vede l'ora di andare a votare alle elezioni indette dal colonizzatore. Se il popolo sardo non fosse un popolo ignorante in fatto di tematiche politiche, ma non solo, diserterebbe certamente le elezioni italiane, elezioni non sue, non indette dalla sua nazione.
Certamente se al popolo sardo non si prospettano alternative valide, è inutile sbandierare il non voto, la gente è oramai assuefatta a queste cadenze elettorali, e quasi (se non fosse che incidono sulla loro vita) le vede come una manifestazione folkloristica adatta alle discussioni da bettola di ubriaconi che mai hanno variato di un millimetro la loro condizione di manipolati mentali congeniti e irrecuperabili. Irrecuperabili perchè se non si dimostra che può esistere un altro sistema più equo e libero, in grado di soppiantare questo sistema che è si, truffaldino, ma che è anche ben radicato. Si sa che le novità, i cambi di paradigmi, sono viste dalla gente dalla mente ristretta, come un pericolo per la loro vita e i loro beni o privilegi. Naturalmente questa gente cerca di difendere quelle quattro mosche che ha in mano, e non capisce che non c'è niente da difendere.
Ma dimostrare che può esistere un altro sistema non è difficile, dopo che si è "lavorato" sulla cultura della gente. E una volta raggiunta una certa quale "indipendenza culturale" di bona parte del popolo sardo, cammino lungo ma non impossibile, si può passare alla seconda fase della strategia decolonizzante, perchè di decolonizzazione si ha bisogno, decolonizzazione affiancata dalla stampa di moneta sovrana di proprietà di ciascun essere umano che abita la sardegna. l'idea è così semplice che si stenta a crederla fattibile. Giocoforza bisognerà iniziare dalla moneta corrente, ma ne basta relativamente poca per stampare una montagna di moneta sarda da distribuire a ciascuna famiglia, farla circolare e così inverarla, e rilanciare in maniera esponenziale l'economia sarda. Tutte le altre "soluzioni" in ambito coloniale, per creare sviluppo, sono destinate a fallire.
A chi dice che non possiamo stampare moneta rispondiamo che si, l'operazione sarà sicuramente pericolosa, ma risolutiva. Ogni popolo può stampare moneta nazionale, lo dice il diritto internazionale. Servono due cose per questa realizzazione storica, una volta recuperate per la stampa alcune decine di migliaia di moneta corrente, serve un patriota in ogni contrada che gestisca la distribuzione di denaro, e molta apertura mentale, realizzazioni così eclatanti, a volte, risultano più semplici di quello che si immagina.
:Mariano-Abis:
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