domenica 15 agosto 2021

Il giuramento di Ippocrate, testo classico, testo moderno



Come è all'evidenza di tutti molte cose sono cambiate riguardo alla pratica medica del passato quando la medicina era scienza etica.

Oggi le linee guida per quanto attiene la medicina e tutte le manifestazioni ad essa correlate sono imposte a livello planetario da tutta una serie di ambigui personaggi che gestiscono  l'organizzazione mondiale della sanità, che è una istituzione a spiccato indirizzo mondialista e che risponde alle direttive delle più potenti case farmaceutiche.

:Mariano-Abis: 





GIURAMENTO di IPPOCRATE 

 Testo «classico» del Giuramento.

Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e le Dee, chiamandoli a testimoni che adempirò secondo le mie forze e il mio giudizio questo giuramento e questo patto scritto. 

 Terrò chi mi ha insegnato quest’arte in conto di genitore e dividerò con Lui i miei beni, e se avrà bisogno lo metterò a parte dei miei averi in cambio del debito contratto con Lui, e considerò i suoi figli come fratelli, e insegnerò loro quest’arte se vorranno apprenderla, senza richiedere compensi né patti scritti. 

 Metterò a parte dei precetti e degli insegnamenti orali e di tutto ciò che ho appreso i miei figli del mio maestro e i discepoli che avranno sottoscritto il patto e prestato il giuramento medico e nessun altro. 

 Sceglierò il regime per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, e mi asterrò dal recar danno e offesa. 

 Non somministerò a nessuno, neppure se richiesto, alcun farmaco mortale, e non prenderò mai un’iniziativa del genere; e neppure fornirò mai a una donna un mezzo per procurare l'aborto. 

 Conserverò pia e paura la mia vita e la mia arte. 

 Non opererò neppure chi soffre di mal della pietra, ma cederò il posto a chi è esperto di questa pratica. 

 In tutte le case che visiterò entrerò per il bene dei malati, astenendomi ad ogni offesa e da ogni danno volontario, e soprattutto da atti sessuali sul corpo delle donne e degli uomini, sia liberi che schiavi. 

 Tutto ciò ch'io vedrò e ascolterò nell'esercizio della mia professione, o anche al di fuori della professione nei miei contatti con gli uomini, e che non dev’essere riferito ad altri, lo tacerò considerando la cosa segreta. 

 Se adempirò a questo giuramento e non lo tradirò, possa io godere dei frutti della vita e dell’arte, stimato in perpetuo da tutti gli uomini; se lo trasgredirò e spergiurerò, possa toccarmi tutto il contrario. 


***

Il giuramento di Ippocrate  

(Testo Moderno)

 

Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo,

 

GIURO:

 

di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento;

 

di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;

 

di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente;

 

di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona non utilizzerò mai le mie conoscenze;

 

di prestare la mia opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;

 

di affidare la mia reputazione esclusivamente alle mie capacità professionali ed alle mie doti morali;

 

di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della professione;

 

di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;

 

di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica;

 

di prestare assistenza d'urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'Autorità competente;

 

di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto;

 

di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato.


Fonte : https://www.riflessioni.it/




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Per quanto riguarda il codice deontologico dei medici si rimanda alla seguente pagina di wikipedia


 : https://www.health-management.it/CODICE_DEONTOLOGICO/CDM.htm





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