martedì 5 luglio 2022

Su semi da sa Libertadi, in ammentu de Doddore Meloni


Articolo di Antonello Piludu
In ammentu de Doddore Meloni, unu Babbu Mannu po' su riconoximentu de sa lìngua sarda e sa lotta pò s'Indipendentzia.
Sono passati 5 anni che la malagiustizia ha ucciso Doddore Meloni, una storia che i sardi non possono dimenticare. 
Protestava contro l’Italia: è l’Italia lo ha lasciato volutamente morire; nel totale silenzio dei politici "sardoitaliani", dei pseudo indipendentisti e dalla maggioranza del popolo sardo. 
Eppure tutti sapevano che Doddore Meloni sosteneva l’illegittimità dell’imposizione fiscale italiana: 
“MAI unu Soddu a su stadu invasori”, per questo motivo si rifiutava di pagare le tasse all’Italia, e lo faceva apertamente, questa ribellione, non è stata capita dai tanti sardi succubi delle vessazioni perpetrate dall’Agenzia delle Entrate, ma dal punto di vista morale per l’indipendentista, cambiava tutto; per questo non si può indicare Doddore Meloni come un evasore comune visto che sosteneva una battaglia assolutamente incruenta, con l’unica arma a disposizione degli indipendentisti per ribellarsi alle VESSAZIONI: NON pagare le tasse allo stato oppressore.
Purtroppo per tanti “sarditaliani”, gli indipendentisti come Doddore, possono anche morire, e non si ribella nessuno. 
Possono morire sepolti nel fango di accuse indegne come frode fiscale, sovversione, separatismo e altre pesanti accuse addebitate ad hoc dallo stato oppressore per zittire i ribelli. 
Per questo ODIO gli indifferenti, per questo mi dà fastidio la loro superficialità il loro falso piagnisteo di eterni innocenti. 
Nessuno o pochi si fanno una colpa della loro indifferenza, del loro scetticismo, del non aver dato il loro braccio a un proprio fratello in difficoltà, che voleva evitare per tutto il popolo sardo e non solo per se stesso l’ingiusta oppressione statale negatrice dei diritti elementari dell'uomo.
Domando conto a questi ignavi del come hanno svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che hanno fatto e specialmente di ciò che non hanno fatto. 
Quando parli di quanto accaduto a Doddore, alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch'io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo?
Sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. 
Non si può dimenticare la storia. 
Doddore Meloni voleva cambiare il destino di un popolo che in maggior parte si è sottomesso allo Stato invasore e alle sue vessazioni. 
Morire per un ideale di libertà come ha fatto Doddore Meloni rischia di essere un sacrificio, totalmente inutile, se i sardi continueranno a subire ancora le vessazioni perpetrate dai colonialisti. 
Per lui, nessuna mobilitazione di intellettuali e giudici buonisti come per i terroristi assassini, nessun “differimento della pena” concessa persino ai capimafia assassini, neanche gli arresti domiciliari come già concessi a noti politici, neanche il braccialetto elettronico, neanche un ricovero obbligatorio in un ospedale specializzato per curare le sue gravi condizioni di salute dovute alle complicanze causate dal lungo digiuno durato 66 giorni. 
A causa di questo non è morto “solo un patriota sardo”; hanno fatto morire un uomo vero per sradicare gli ideali di "Indipendentzia" dalla mente di quanti amano la libertà, è proprio per questo sopruso la sua bandiera è stata raccolta e issata da uomini e donne altrettanto coraggiosi e determinati che continueranno il solco tracciato da Doddore e altri patrioti: “cando si tenet su bentu est preziosu bentulare”. 
Di tutta questa incresciosa e inaccettabile vicenda la responsabilità è dello stato italiano, debole sino alla viltà con i forti, violento, arrogante, implacabile contro i patrioti disarmati che vogliono solo difendere i diritti del popolo sardo. 
Non pagare le tasse agli oppressori stranieri dovrebbe essere un’ovvietà, ma è più facile “colpirne uno per educarne mille” per piegare e rendere succube tutto il popolo. 
Quel che è certo è che Doddore Meloni, valido patriota ha gettato il "seme della Libertà" ora la piantina è sbocciata e sta crescendo sana e rigogliosa, neanche il maestrale potrà piegarla, la zizzania e la gramigna non la infesteranno, la malvagità non potrà estirparla, neanche l’intolleranza, figlia dell’ignoranza e della paura del diverso che vive ormai tra noi, e purtroppo, spesso, ha il passo veloce come la malagiustizia che ha ucciso un irriducibile patriota, nulla potrà fermare la crescita della coscienza dei sardi di buona volontà. 
Il destino della nostra terra è nelle nostre mani, spezziamo le catene e liberiamoci dal servilismo e della complicità de is tzeraccus e dei mercenari askari che favoriscono l’oppressore.
Per questo il nome di Doddore Meloni resterà indelebilmente scritto nella storia e nella mente dei sardi che amano veramente la propria Patria e la Libertà, in quanto è l’unico indipendentista INDOMITO condannato a morte da uno Stato che lo ha reso IMMORTALE.
Sarà una lacrima a fertilizzare le rocce, dissodare i terreni e far crescere il grano incurante della gramigna. 
Sarà una goccia a muovere le onde del mare, a sponsorizzare l’amore, ad alimentare i sentimenti, a riscaldare i cuori.
ONORE A SALVATORE DODDORE MELONI !
©Antonello Piludu









2 commenti:

  1. La foto con i Ray-ban e il telefonino in mano è una provocazione.

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  2. Semplicemente vergognoso che nessuno abbia postato un commento.io troppo ignorante x farlo dico semplicemente grazie .

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