sabato 14 agosto 2021

Gli scrittori sarditaliani

 


La coerenza degli indipendentisti popolari e quella degli indipendentisti "colti" è proverbiale.
Mi chiedo se il mio impegno per la decolonizzazione-liberazione della nazione sarda valga la pena di essere continuata.






Sono in fase di riflessione, vi saprò dire di la a venire, so solo che l'amore che nutro per la mia Madre Terra è immensamente superiore alla considerazione che ho per la stragrande maggioranza dei miei conterranei, siano essi semplici sardi, oppure gli unti dal Signore col sacro fuoco delle scritture.



Ho fatto un giro sui social per visitare i diari di molti scrittori che dicono di essere indipendentisti.

Il risultato è sconcertante, parlano unicamente di politica italiana.

Il bello di tutta questa SPORCA FACCENDA è che gli indy nostrani, tra i quali alcuni che dicono di essere miei amici, preferiscono acquistare certi libercoli italianisti, e non si degnano nemmeno di leggere attentamente le pubblicazioni realmente indipendentiste, culturalmente decolonizzanti scritte da Veri Sardi.

Visitateli i diari di chi aspira alla liberazione della nostra terra, ma visitateli con discernimento e spirito critico, e soprattutto chiedetevi chi e cosa hanno fatto per la decolonizzazione della Sardegna questi inditaliani e di contro visitate i diari dei Veri Sardi.

Troverete forse delle differenze.

Coloro ai quali è indirizzato questo scritto (e non sono pochi) hanno già capito che mi riferisco a loro.

Se il mondo indy, quello popolare e quello che osa definirsi colto, è frequentato da gente INCOERENTE, non vedo cosa mi spinga ad impegnarmi ancora per la decolonizzazione-liberazione della nazione sarda.

Mi viene da pensare con tutta la mia buona volontà e la mia acclarata antipatia che dovrei indirizzare le mie energie verso altri argomenti che interessano individui sicuramente più coerenti e lucidi.

:Mariano-Abis:











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