domenica 16 gennaio 2022

Il barista "so tutto io"



E' avvenuto ieri il fatto che sto per raccontarvi. 

Partecipavo alla manifestazione indetta da SaDefenza che si tiene ogni sabato a Cagliari per contrastare questo sistema petocratico.

Ad un certo punto mi viene in mente che ho bisogno di un buon caffè.







Mi siedo in uno dei venti tavolini (tutti vuoti) di Piazza Criminale garibaldi.

Arriva il cameriere che mi chiede prima cosa mi dovesse portare e se ero in possesso del green pass.

Io che il green pass non lo vorrei nemmeno se ne avessi diritto gli ho detto che lo ho lasciato in casa, al che lui mi invita ad alzarmi e bere il caffè in piedi all'imboccatura del bar.

Bevuto il caffè chiedo cosa devo, mi si dice che il prezzo è di un euro e trenta. 

Gli metto in mano un euro e dico che un caffè neanche decente come quello che ho bevuto, per giunta in piedi, vale molto meno dell'euro che gli ho messo in mano.

Nessuno mi chiede i trenta centesimi, ma mi accorgo dai commenti che una persona che avevo a fianco era il titolare del bar.

Entro in dialogo con lui e gli chiedo se siano una cosa logica venti tavolini non occupati da nessuno, solo perchè la gente si rifiutava di esibire il foglio verde nazista.

Mi dice che le regole vanno rispettate, ribatto che quelle regole lo stanno portando al fallimento.

Mi fa sapere che non ha nessuna intenzione di pagare una sanzione di quattrocento euro, al che rispondo che gli avrei presentato una amica avvocato che lo avrebbe messo nelle condizioni di non pagare un soldo ad uno stato che fa decreti legge a vanvera e senza costrutto.

Rifiuta l'offerta, oramai le sue idee se le è fatte e ha concluso che stare in mezzo al gregge ubbidiente è comodo e sicuro.

Gli ho suggerito di indire una riunione tra tutti i gestori di bar di Cagliari, con lo scopo di rifiutare tutti insieme di impedire l'ingresso ai bar ai nuovi discriminati.

La risposta di chi appartiene al gregge omologato che non ha nessuna intenzione di entrare nel mondo nuovo la potete immaginare anche voi.

:Mariano-Abis:



ARTICOLO 21 DELLA CARTA DI NIZZA

Articolo 21 - Non discriminazione

È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale.





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