Jolao77 oggi inaugura una nuova sezione intitolata Storia Sarda dedicata ad una proficua collaborazione con un caro amico eccellente, tesa a puntualizzare vari aspetti sia archeologici, ma soprattutto storici, realtivi alla Nazione Sarda.
Gli argomenti che tratteremo in questa sezione avranno inizialmente valenza archeo-storica, per poi evolversi in argomentazioni prettamente storiche.
Sono intimamente convinto, anche se la narrazione ufficiale va in tuttaltra direzione, che la storia dell'umanità è ciclica, nel senso che le varie civiltà planetarie si sviluppavano col tempo, poi scomparivano, e infine riprendevano il cammino da posizioni più arretrate.
La Sardegna, col suo immenso corredo archeologico secondo me indirizza a prendere in considerazione questa ipotesi di ciclicità.
A niente valgono le affermazioni dei cattedratici che soprattutto in Sardegna sono al servizio disonorevole del colonizzatore che ha interesse a sminuire la grandezza delle antiche civiltà sarde, che da ora in poi verranno citate con l'acronimo ACS.
Tanto è vero che questi servi sarditaliani parlano di civiltà nuragica, quando invece noi sappiamo che il periodo nuragico è solo la parte finale delle ACS.
Come si fa a dar credito a quella gente che prima di tutto non si batte in ambiti scolastici per affermare che la ACS era ben superiore a tutte le altre civiltà coeve?
Come si fa a sminuire o nascondere la storia di un popolo che abitava una terra ad altissima concentrazione archeologica, la più importante di tutto il pianeta?
I veri e unici ricercatori di Verità non bisogna cercarli nè nelle università, nè nelle sovrintendenze, nè tra le fila di dissimulatori che altri definiscono archeologi.
Ho grossi dubbi anche riguardo alla pratica dell'uso del carbonio 14 per accertare l'età dei reperti, secondo me le datazioni che ci forniscono sono da spostare indietro su tempi molto più antichi.
La stupefacente concentrazione dei siti sardi suggerisce l'ipotesi che la Sardegna in tempi antichi era abitata da almeno sette milioni di individui.
La storia è ciclica, abbiamo scritto, che ci siano state alcune catastrofi alluvionali planetarie si può evincere da varie fonti, mi viene da pensare che l'isola abbia subito due tsunami di proporzioni gigantesche in due epoche ben distinte.
La prima avvenuta dodicimila anni fa che distrusse una società avanzatissima, la più recente invece mise fine all'epoca nuragica, nel periodo in cui i sardi erano il popolo più evoluto in quella positiva globalizzazione creatasi intorno al mediterraneo, popoli che parlavano e scrivevano tutti la stessa lingua.
Quando un popolo osannato costruiva torri di Babele che crollavano i sardi costruivano torri eterne.
Quando quegli altri scrivevano su tavolette di argilla, i sardi avevano già da tempo costruito mirabili pozzi sacri la cui perfezione non può essere replicata nemmeno in tempi attuali.
Quando si inventano nomi di popoli mai esistiti definendoli fenici, si fa una operazione per celare la grandezza dei sardi di quel periodo, e se proprio si vuol parlare di fenici bisogna dire che sono sardi.
Quando la narrazione ufficiale insiste nel dire che il mondo occidentale ha radici judaico-cristiane si sta mentendo, le radici della civiltà occidentale sono sardiane, visto che tutte le lingue occidentali derivano dalla antica lingua sarda.
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