martedì 2 luglio 2024

Comunicare e informare senza compromessi o ammiccamenti




C'è stato un periodo di circa due anni che il mio modo di comunicare è stato sviluppato in maniera del tutto particolare.

Il periodo che va da una data precisa (il 22 12 2010) fino a tutto il 2012.

Erano pubblicazioni e articoli del tutto ispirati, di mio ci ho messo ben poco, giusto qualche disegno o vignetta autoprodotta a corredo.

Per il resto rifuggo il copia-incolla specie se viene da altrove.
 
L'unico copia-incolla che prediligo è quello derivato dagli Jolao-pensieri.


Credete davvero che gli articoli che vedo pubblicati in questi pantani di social presi a casaccio chissà dove siano più veritieri e sinceri dei miei articoli?

Per di più hanno quasi tutti matrice anglo-americana.

Ho i miei dubbi, e io ho una visione (o strategia) particolare e diversa per comunicare e informare; so perfettamente che quello che scrivo io ha meno visibilità di quello che usualmente si trova in rete, ma la visibilità superiore non significa che siano migliori, sono semmai più "comunicativi".

Più comunicativi per la quasi totalità di platee abbastanza livellate.

In ogni caso il classico modo di comunicare è per così dire industriale mentre i miei articoli in quanto "artigianali" penso siano meno evoluti ma più "sinceri".

Cerco di comunicare al netto di eventuali royalties e senza copia-incollare, mi accontento di dialogare con le poche anime elette che mi fanno l'onore di leggermi perchè hanno capito che il mio unico scopo è trasferire quel poco che ho intuito o studiato.

Per capire un argomento bisogna studiarne la storia fin dal suo esordio, e non basta nemmeno essere d'accordo con quanto scritto, bisogna conoscere a fondo anche "chi" lo ha scritto e i "cui prodest" eventuali.


In perfetto stile "distruggere per ricostruire".

In perfetto stile populista arrabbiato.

In costante studio del fenomeno dadaismo-fetenzie-ventotenismo.

Capire come mai non mi accontento mai del risultato.

Saltellare allegramente sui miei limiti, e arrivare a capire come mai l'internazionalismo si è trasformato in globalizzazione, la globalizzazione in società dei consumi, questa in società dei servizi e del denaro, e chiudere il cerchio nella convinzione che il cosmopolitismo vaccinale, controllato e digitalizzato delle megalopoli, con tutte le contraddizioni che esprime, porteranno a rivalutare in maniera prepotente le civiltà rurali.

In perfetto stile "non perdere tempo con gente che non trasmette niente, o niente di positivo".

Pubblicazioni, Articoli, Stampe & Ripensamenti, stampare un romanzo, e accorgermi che ha bisogno di inte-grazioni & inter-azioni.

In fondo pensare che quello che scrivo, è la risultanza di pensieri altrui che mi sono "arrivati" è il massimo della compartecipazione, sinergia tra due o più menti.

Ma questo non succede spesso.


In fondo pensare che non esiste più niente da variare, da migliorare, da sognare, significa nemesi intellettuale certa.

Credete davvero che mi abbasserei a scrivere in omaggio al potere solo per avere un minimo di visibilità, o qualche minuscolo (o maiuscolo) riconoscimento in qualche rassegna letteraria da strapazzo, foraggiata dallo stato, o dalla regione Sardegna?

Credete davvero che per avere visibilità spinga a tutto spiano su argomentazioni che altri definirebbero catastrofismi o complottismi?


Ho dentro di me un sacro rispetto dell'onore e della verità, scrivere falsità in cambio di qualche soldo statale, o qualche illusoria speranza letteraria, non è nel mio stile, mi piaccio così, e mai cambierò opinione.
 
Mi basta qualche commento di una eccellenza che ha focalizzato il mio punto di vista, anche se eventualmente dissente. 

Gli scrittori, o gli artisti che appaiono in televisione sono per la maggior parte gente venduta al potere, al pari di questa classe politica o giornalistica infingarda e disonorevole.

Scrivere dalla parte del popolo mi gratifica, al di la dei miei meriti e capacità porto avanti questa attività con poche speranze di successo, ma con la certezza che quello che scrivo viene dal mio intimo, tenendo ben presente i molteplici condizionamenti che, ahimè, anche io subisco.

Scrivere di bolina ha i suoi innegabili svantaggi, quando si presenta un avvenimento descritto in maniera totalmente diverso dagli stereotipi del potere, si può persino andare incontro a qualche commento irriverente o sarcastico, i depositari delle verità televisive sono così convinti delle loro inutili tesi, che gli inscatolati non sono loro stessi, ma chi ha il coraggio delle proprie convinzioni contro corrente.

Riflettendo bene circa questa società di melma, altrimenti definibile conigliera, penso che la gente sia così stupida, o ipocrita, perchè fetension col suo strapotere "culturale", ha stuprato alla stragrande maggioranza della gente i concetti di onore, dignità, verità e giustizia.

E come non concedo niente al sistema-potere, a maggior ragione non concedo niente nemmeno alla platea eggregorizzata e livellata dei social-web.
 

 
 


 

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