mercoledì 12 giugno 2019

Gli antichi sardi non sapevano scrivere e tutto quello che esiste in sardegna proviene da "altrove"

Da più parti sento affermare che i nostri antichi progenitori hanno lasciato ben poco di scritto.
C'è tanto di scritto!!! 
Ragioniamo sul fatto che quando quelli lì (i sumeri) così pomposamente incensati dai testi scolastici scrivevano su tavolette di argilla e costruivano torri di babele o similari che non stavano in piedi, noi, i nostri progenitori costruivamo possenti ed eterne costruzioni.
Vi sembra logico che una civiltà così evoluta e predominante nel mondo conosciuto per molto tempo, in ambiti positivamente globalizzati, non avesse una sua scrittura? 
La logica dice tutt'altro!
E come mai oggigiorno questo ragionamento non è affatto in voga in ambiti scolastici ed accademici, è presto spiegato, il colonizzatore non sopporta che la cultura e la storia del colonizzato sia immensamente superiore alla sua, e così vediamo sminuire la grande civiltà sarda e raccontarci come se fossimo idioti storielle ridicole alla muzio scevola, o similari.
Lasciatemi dire che la storia che ci raccontano fa acqua da tutte le parti.


Lasciatemi dire che il colonizzatore ha grande interesse a distruggere o nascondere i reperti archeologici del colonizzato. 
Lasciatemi dire che quando re giorgio o francesco il santo affermano che la cultura europea è judaico - cristiana, mi scappa una sonora risata.
La civiltà europea, o meglio quella occidentale, poggia le sue radici sulle antiche civiltà sarde, questo per chi ha occhi per vedere, e non solo per guardare, è lapalissiano.
Lasciatemi dire che il sardo che suggerisce di scavare a più non posso in sardegna, alla ricerca di reperti, ha perso l'uso della materia grigia.
Scaveremo noi, una volta liberi, per valorizzare la nostra storia.
Una volta libera, la sardegna sarà un immenso teatro di scavi, con ovvie e positive ripercussioni in ambito storico-archeologico-turistico,
E finalmente la verità sarà visibile a tutti, e gli attuali libri di storia non avranno altra meta che una colossale discarica.
:Mariano-Abis:




3 commenti:

  1. E' proprio così Corrado... se mi permetti riporto un piccolo stralcio dal mio libro....Chiaro che la "questione fenicia" risulta molto importante per un certo mondo accademico e "non solo", giacchè se viene accertata, [ed è cmq così checche ne dicano gli archeologi], la non esistenza del popolo fenicio, decadrebbero le origini semitiche degli Ebrei in primis e di tutti i popoli di quell'aria, mandando a carte quarantotto, tutto ciò che si è costruito sopra, di sociale e politico e quant'altro, ma soprattutto viene a decadere, anche la questione religiosa degli “eletti da dio”, sicché la “questione fenicia”, è molto importante ai fini non solo archeologici ma anche politici, poiché l’accettazione di una simile ipotesi, metterebbe in crisi uno status quo, che va avanti da duemila anni...tratto da SARDEGNA LA TERRA DEGLI UOMINI BLU in uscita a fine giugno LUX-CO EDITION
    Agostino de Santi Abati

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  2. scusate il lapsus MARIANO E NON CORRADO

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  3. è un aspetto su cui non avevamo fatto caso, commento interessantissimo, grazie

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