domenica 26 gennaio 2020

La pomposa giornata di sion e la memoria dei genocidi di popoli che non contano niente



27 gennaio, la giornata mondialista della memoria.
La giornata della memoria che dura dura 365 giorni.
Siccome, vista l'età, sono abbastanza smemorato, e siccome quasi tutti i popoli possono rivendicare di aver subito genocidi, penso che sia justo ricordare pellirossa, armeni, "streghe" restie a convertirsi, poveri cristi sotto il tallone di stalin, curdi, sardi, popoli dell'italia meridionale, ruandesi, nigeriani, birmani, popoli genocidati dalla follia dei fascismi, dei comunismi, delle religioni e delle ideologie.









Popoli genocidati dalle ideologie, dalle false religioni e da interessi statali, mi viene da pensare ai nativi dell'amazzonia che stanno morendo per mani fetenti in nome di un progresso formale e criminale, ma non sostanziale e illusorio.

Mi viene da pensare ai genocidi perpetrati dalla "civiltà" industriale, genocidi di operai.
Mi viene da pensare alla memoria di gente scomparsa in cile e argentina, mi viene da pensare alle stragi di guerra volute dagli stati.
I morti sul "lavoro", i morti in miniere, i morti che rivendicavano justizia a stati che per definizione sono democidanti, la mattanza voluta dagli stati che ubbidiscono alle fetenzie, mattanza che chiamano guerra.

Il genocidio cinese ai danni del popolo uyguri, i genocidi compiuti dai colonialismi e dagli schiavismi, i militari e civili morti da uranio e torio.
Quando sento pronunciare la parola genocidio mi viene in mente per primo il popolo che sta subendo un orrendo genocidio di marca sionista: il popolo palestinese.
;Mariano-Abis:





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