mercoledì 10 gennaio 2024

I frequentatori di quel pantano melmoso di social

 



Chissà perchè, un motivo deve pur esserci.
Chissà perchè chi commenta in maniera caustica i miei post e i miei commenti, il più delle volte non argomenta, a volte si limita a qualche risatina intelligente, a volte risponde in maniera sconclusionata.
Quando il commento da insignificante diventa offensivo allora vado a vedere il suo profilo.
Spesso mi ritrovo a che fare con gente dai neuroni bruciati dalle ideologie, a volte spicca il classico io resto a casa, se non si evince che sia un pentapunturato; a volte mi trovo al cospetto di un elemento insignificante, il classico ignavo, spesso sostiene lascenza come se non ci fosse un domani e nemmeno la logica e l'intuito.
Molto, molto spesso il suo diario abbonda di inviti a partecipare alle iniziative di petizioni di marca change..org o save the children, o telethon quando non sponsorizza scarpette rosse o mimose varie.
A volte non c'è nemmeno la necessità di sbirciare il suo profilo vista l'evidenza che sono al cospetto di un autentico imbecille.
O di un perfetto ignorante.
Naturalmente ricevo anche commenti contrari ma argomentati e di spessore.
A questi rispondo in maniera adeguata cercando il confronto costruttivo.
Capita anche che pubblichi un articolo, e poi mi disinteressi del post, salvo quando un amico mi avvisa di qualche commento al quale è indispensabile rispondere.
Come avrete ormai capito, senza che ve lo comunichi io, il fatto è che quel social che chiamano facebook è un pantano spesso inutile.
Più spesso è pure dannoso.
Ma io ho una missione da compiere, devo comunicare, ma dialogare con gente inutile non serve certamente.












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