lunedì 27 maggio 2024

Radici che spaccano il granito

 






Chiedere a un sardo di rinunciare a difendere le sue radici è come vederlo calpestare i quattro mori o disprezzare la birra jchnusa o rinunciare al mirto o alle seadas, oppure non aver mai sposato su proceddu con il cannonau, impossibile.

Ricordo ancora le centinaia di brutali segnalazioni da parte dei componenti di un gruppo sardo-sionista che non hanno portato a niente nonostante fossero spalleggiati dai padroni dei social.


Come si suol dire "si funti segausu casu".

Fatta salva la verità che la stragrande maggioranza dei sardi è legata a doppio filo con popolazioni semite, a causa della passata, positiva globalizzazione mediterranea di cinquemila anni fa, c'è da dire che tutti hanno sangue sardo.

Chi nelle vene e chi nelle mani.

A proposito di sangue sardo nelle mani, ai morti di sonno che mi attaccarono per alcune mie pubblicazioni di stampo antisionista tentando di farle passare per antisemite, dico di leggere attentamente quello che scrivo, e di non tentare di manipolare i miei testi.

Detto in lingua sarda i manipolatori di quel periodo "si funti segausu casu".

Elenco parziale (molto parziale) dei cognomi sardo-semitici:

Addari, Alba, Arba, Aroni, Bacchis, Campus, Cara, Casula, Deiana, Elias, Farina, Gaias, Lai, Lecca, Macis, Mameli, Manca, Mancosu, Matta, Monne, Mossa, Nonnis, Olla, Pala, Piga, Racis, Salis, Sanna, Sarais, Secci, Serra, Serusi, Tebe, Tola, Urru, Zara, Zizi, Zizzi, Zichì, Zuru, . Zurru.E ancora: Locci, Loddo, Mallocci, Masala, Mascia, Mocci, Murgia, Naitana, Nonnis, Podda, Pulina, Saba, Satta, Senes, Sias, Simula, Talu, Tola, Tolu, Usai, Usala, Utzeri.



Magari non è difficile imbattersi in sardi che al cospetto dei nuovi arrivati assumono la classica posizione ad angolo retto con sa berrita in mano, ma non ho mai visto un sardo che disconosce le sue radici, radici che spaccano il granito.

La tattica dei sei milioni fa il paio con la pretesa di confondere l'antisionismo, pienamente giustificato (si prenda come esempio il genocidio di Gaza o il massacro di Sabra e Shatila), con l'antisemitismo che di per se non ha ragione di essere.

Non me ne vogliano i miei tanti amici che disconoscono la componente semita così diffusa nel nostro popolo.

E poi cerchiamo di distinguere il popolo dai suoi governanti, di contro sarebbe come mischiare acqua pura con olio esausto, impossibile.


















Nessun commento:

Posta un commento