Lettera ai giornalisti
Riteniamo che i maggiori responsabili di questo sistema disumano che il cosiddetto stato italiano ha adottato, siano i politici collusi con le oligarchie dominanti, e, allo stesso identico livello di responsabilità, i giornalisti di sistema collusi anche essi con le oligarchie che dominano il pianeta.
Siete parte integrante di questo sistema elitario che predilige favorire i potenti, a discapito della povera gente, un simile comportamento va contro ogni principio deontologico che dovreste aver adottato, falsità e condizionamenti mediatici sono il vostro pane quotidiano, per tenere in piedi un sistema ingiusto che fa solo gli interessi delle oligarchie dominanti, e dei servi che recepiscono le loro teorie.
Si può fare disinformazione in vari modi, che, è evidente, conoscete alla perfezione, e adottate sistematicamente :
• Diffondere intenzionalmente falsità funzionali al regime.
• Diffondere in maniera sproporzionata e intenzionalmente, notizie favorevoli al sistema e al governo.
• Diffondere in maniera diseguale notizie che vadano o meno a favore dei singoli argomenti trattati.
• Dare rilevanza a notizie create per distrarre l’attenzione dai reali problemi della gente.
• Diffondere continuamente mantra elitari per inquinare e riempire i cervelli della gente, delle assurdità che in tale modo passano per accettabili.
• Nascondere notizie sfavorevoli al sistema.
• Trasferire ai cittadini un senso di impotenza verso il sistema statale.
• Disconoscere e non dare rilevanza a componenti della società che si contrappongono a questo sistema non etico.
• Presentarsi come detentori unici della verità, sfruttando in maniera subdola la forza comunicativa posseduta.
Per tutto questo, e per altro ancora, affermiamo che l’informazione non può essere settaria, non può attingere unicamente da una fonte privilegiata, e quindi faremo di tutto per eliminare quel fattore non democratico che risponde al nome di albo dei giornalisti, chiunque abbia concetti e opinioni da diffondere, deve essere messo nelle migliori condizioni di poter comunicare.
Questa lettera è rivolta sia ai giornalisti della carta stampata, ma anche, e soprattutto, ai giornalisti televisivi di sistema, veri e propri disinformatori, bugiardi e seriali, dei mantra di regime.
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