giovedì 20 luglio 2017

Diritto interno VS diritto internazionale (Is sardus teninti abbisongiu de kumprendi.)

Jolao77 sarebbe interessato e curioso di stimolare risposte ad una decina di semplici domande rivolte a due esponenti di patrioti che agiscono per la libertà della sardegna.
Si potrebbe mettere a confronto un leader indipendentista, con un componente di un qualunque governo provvisorio di un qualunque movimento di liberazione nazionale.
Penso che le risposte che ne scaturirebbero sarebbero illuminanti, di modo tale che ogni sardo possa scegliere in tutta libertà di pensiero, se adottare il diritto interno italiano, con annesse elezioni, oppure non riconoscere giurisdizione italiana in terra di sardegna.
Sottoporrei loro, ragionando sul filo della logica, una semplicissima domanda su come porterebbero il popolo sardo alla libertà.



Sottoporrei loro, ragionando sul filo della logica, una domanda, se sia possibile cioè, con le scelte strategiche che avrebbero intenzione di adottare, portare il popolo sardo alla libertà, specificando in quale modo agire.
Sottoporrei loro alcune domande, ragionando sul filo della logica, e dando per scontato che il popolo indipendentista abbia la maggioranza reale nella nazione sarda.
Chiederei loro casa ne pensano della disobbedienza fiscale, e di ogni altro tipo di disobbedienza verso lo stato colonizzatore.
Chiederei loro cosa abbiano intenzione di fare per dare ristoro alla crisi economica indotta che subisce da tempi immemori il popolo sardo.
Chiederei loro una analisi sulle migrazioni verso la nostra terra.
Chiederei loro una analisi sulle emigrazioni dalla nostra terra.
Chiederei loro cosa abbiano intenzione di fare, riguardo alle servitù militari, e quali strategie adottare per sanare inquinamenti e sversamenti industriali vari.

Chiederei loro cosa abbiano intenzione di fare, per ripristinare i due beni più rilevanti che possediamo, l'ambiente e l'archeologia, anche in ottica turistica.
Chiederei loro se sia più importante il lavoro o le produzioni, chiederei loro se abbiano pensato di incidere sul sociale, istituendo, se possibile, una sorta di sicurezza sociale per tutti e per ciascuno.
Dato per scontato che i rappresentanti indipendentisti in consiglio regionale, ipoteticamente, abbiano la maggioranza, chiederei quali soluzioni adotterebbero in materia di imposizioni fiscali, e tassazioni varie.
La stessa cosa farei con un esponente di un governo provvisorio, chiederei ad entrambi se sia utile e justo istituire una anagrafe del popolo sardo.
Chiederei ad entrambi delucidazioni su come utilizzare lo strumento più potente dell'identitarietà dei sardi : la nostra lingua.
Chiederei loro pareri sui trasporti nazionali, sul zonafranchismo, sulle multinazionali che operano anche in sardegna, chiederei cosa ne pensino dei centri commerciali così diffusi in sardegna, cercherei di sondare la rispettiva preparazione su questioni economiche, finanziarie, e soprattutto monetarie.
Proporrei ad entrambi di definire vari concetti, tra i quali indipendentismo, libertà, separatismo, autonomia, mondialismo, sionismo, accorpamento di nazioni, cultura, scolarizzazione, e via dicendo.

E se le domande fossero troppe, chiederei di tralasciare alcune risposte, e focalizzare l'attenzione sull'argomento principe che fa di noi una natzione > la  Lingua Sarda.
Personalmente sono convinto che, considerando il fatto che il popolo sardo ancora non è riuscito ad attrezzarsi adeguatamente sotto il profilo culturale, abbia bisogno di trascinatori preparati, leali, e assertivi, che altrimenti non sarebbero necessari.
Per fortuna, queste eccellenze esistono, specialmente in ambiti culturali e linguistici, forse meno riguardo il profilo archeologico, ben sapendo che "esperti", "cattedratici", e illusionisti specializzati nel nascondere reperti e prove, ve ne sono in abbondanza.

Mi accorgo solo adesso che le domande alle quali stimolerei risposte sono ben superiori a dieci, ma se questo servisse a far capire ai sardi quale sia la strada justa per la libertà, la piena libertà, ben vengano anche venti domande, l'argomento, se affrontato in termini strettamente logici, risulterebbe, a mio avviso, illuminante.
Chiederei ancora ad entrambi di essere sinceri, e spiegare quali vantaggi personali e collettivi ambiscano ottenere, e cosa ne pensano dei termini "onore", "meritocrazia", "sardità", "sardismo", "balentia", chiederei un parere ad entrambi sui due mantra che affliggono la sensibilità dei sardi: "pagus, balossus, e dogniunu po contu su" e "centu concas e centu berritas".
Se questi ipotetici esponenti delle due anime patriottiche, avessero intenzione di soddisfare le sue curiosità, jolao77 sarebbe lieto di pubblicare le rispettive risposte, in una serie di articoli, a beneficio di tutti i sardi, e non solo a beneficio di chi anela alla piena libertà del nostro popolo.
Is sardus teninti abbisongiu de kumprendi.

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