Mi sembra evidente che chi decide di andare a votare non vede al di là
del suo naso, e non riesce ad immaginare scenari futuri più favorevoli.I cambiamenti radicali fanno paura alla gente contenta di restare ben radicata ad un sistema fallimentare.
Questa gente, appena sponsorizzi il non voto, sale in cattedra, e pontifica che ogni voto perso va a chi ha in odio la gente, come se i candidati fossero espressione della gente, e non dalle oligarchie che hanno interesse a lasciare le cose come stanno.
Trovo che tutto questo sia una colossale montagna di superficialità e creduloneria, immaginare di cambiare un sistema iniquo dall'interno, è roba da dissociati cognitivi.
Quando un sistema è marcio in maniera terminale, non occorre raffazzonarlo e tamponare le falle perchè duri qualche anno ancora, bisogna distruggerlo per ricostruirlo su nuove basi più favorevoli alla gente, eliminando per sempre votazioni e deleghe.
:Mariano-Abis:
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