mercoledì 4 dicembre 2019

Shardinyan Kingdom - Decolonizzare

Shardinyan Kingdom


Decolonizzare

Qui si parla di strategie da sviluppare in terra di isola di Sardegna, tralasciando strategie che altre strutture “continentali” sono libere di adottare, previa supervisione preventiva da parte del Shardinyan Kingdom.

La condizione della nazione che insiste territorialmente sull’isola di Sardegna, è ben nota a tutti.

Problemi, sempre, solo, eterni problemi.

Da trenta generazioni.

Colonizzata da un sistema elitario, non democratico, demeritocratico, penalizzante per la Gente Sarda isolana.





Al momento, ma non da ora, imbrogliata da false promesse derivate da imposizioni del sistema oligarchico che controlla e assoggetta pressoché tutto il pianeta.

Stuprata da insediamenti industriali e militari.

Invasa dagli stati uniti, dai globalismi, dai neoliberisti che fanno di logiche consumistiche, sfruttatrici e schiavizzanti, il loro credo.

UNA TERRA IN VENDITA.

Emigrazione e conseguente spopolamento.

Soggezione culturale, proprio noi che abbiamo i geni che hanno consentito ai nostri progenitori ancestrali di dominare pacificamente in lungo e in largo in Europa e altrove.

L'eterno scervellarci su quale o quali lingue adottare.

La presenza in sardinnia di sempre maggiori torme di tzeracus italicus dipendenti...

E' forse questo il problema principale, la dipendenza.

Sono lontani i tempi di novecentesca memoria nei quali il sardo era temuto, ora tutti sanno che di noi possono farne ciò che vogliono. 

Lo hanno capito, e non da ora, persino gli arabi.

E le multinazionali.
Magari la nostra terra è adatta a ricevere unvestimenti, che per molti sardi significano lavoro, ma per noi significano stravolgimento e alienazione.

Di contrastare tutto questo in maniera cruenta nemmeno se ne parla, giustamente, ... popolo troppo pavido, ma questo per molti è un bene, il fatto è che si diffondono proclami a profusione, ma di rivolte nemmeno se ne parla.

E allora perchè non usare una peculiarità che sappiamo di avere?

Abbiamo sempre dimostrato che la rivolta è radicata nel nostro intimo, ma non abbiamo mai saputo compiere una rivoluzione.

Cominciamo a imparare un nuovo termine : DECOLONIZZAZIONE.

Articolo 10 della costituzione italiana, e Legge di ratifica dei trattati internazionali sull'autodeterminazione dei popoli, Numero 881 del 1977 .

Dice, in sintesi, tra l'altro, in parole nostre, che lo stato italiano non solo non deve contrastare la autodeterminazione dei sardi, la DEVE addirittura favorire.

Togliere dalla giurisdizione italiana spicchi di territori, è possibile.

Liberarci man mano da imposizioni del trust-Italy è possibile.

Non riconoscere il colonizzatore sulla nostra terra è possibile.

Controllare diffusamente il nostro territorio è possibile.

Con la diffusione delle assemblee di contrada si intende creare amalgama tra la Gente Sarda, esse gradatamente dovranno sostituire la presenza di Italy Corporation nella terra di Sardegna isola, inserite in un progetto di sovranità popolare legislativa e giudiziaria, che vedrà ogni cittadino che ne riscontri la necessità, di diventare legislatore e giudice.

La decolonizzazione amalgamata con la nascita di assemblee popolari legislative e giudicanti, è la strada verso la libertà e la sovranità del nostro popolo. 

La decolonizzazione per essere realmente incisiva, implica un passo necessario, l'autodeterminazione individuale.



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