In italy esistono molti movimenti
di liberazione nazionali, essi hanno ragione di esistere per via di una
storia che classifica la popolazione che rappresenta, come appartenente
ad una nazione, con lingua, tradizioni e peculiarietà omogenee. Se chiedi ad un appartenente ad un determinato popolo che ha diritto, secondo il diritto internazionale, a lottare e reclamare la sua totale indipendenza dall’italia, se si senta più italiano o appartenente a quella nazione, nella stragrande maggioranza dei casi risponderà di non considerarsi italiano. Se chiedi invece di che nazionalità è, penso che le due opzioni se la giochino alla pari, in quanto il senso di nazione, se non italica, non è altrettanto radicato. Decenni di indottrinamento mediatico e scolastico non trascorrono invano. Se chiedi se vorrebbero l’indipendenza totale dall’italia, molti risponderebbero: ”e come facciamo a vivere”?
Se chiedi loro di andare a votare, voteranno quasi tutti partiti che hanno la loro sede principale a roma. E allora cosa ne vogliamo concludere?
Non sanno che alla piena indipendenza corrisponde la stampa di moneta nazionale sovrana, gli stipendi non verrebbero penalizzati, anzi… slegati da logiche del fondo monetario internazionale la moneta, avrebbe piena funzionalità in ottica popolare, le pensioni sarebbero comunque dovute dall’italia, o dallo stato nel quale si è lavorato, in caso contrario verrebbero accreditate dalla nuova nazione sovrana, la disoccupazione risulterebbe azzerata, perchè la nuova nazione avrebbe interesse a far girare l’economia, con risorse finanziarie abbondanti, dato che stampare moneta sovrana è molto più vantaggioso che farsela “prestare”. Chiunque avrebbe un reddito tale da consentirgli una vita serena, mano a mano bisognerebbe invogliare la gente a slegarsi da logiche consumistiche, che fanno comodo, in genere, alle multinazionali, ridando un senso concreto alla vita semplice e sana, ci slegherebbe di conseguenza dal bisogno di sottostare ai diktat della comunità medica e farmaceutica imperante altrove, e, ciliegina sulla torta, consentiremo il rientro di eventuali emigrati sparsi nel mondo, per via del fatto certo che l’economia nazionale decollerà, sostenuta da moneta statale e non privata, sganciata ormai da logiche monetariste e globaliste dalla voracità spaventosa imposte dalle elite dominanti.
E le tasse? La stragrande maggioranza della popolazione non sarà tenuta a pagare tasse, o imposte, esse avranno un senso solo in due casi: serviranno per riequilibrare disparità economiche troppo accentuate tra cittadini, e nel caso in cui ci sia in circolazione sovrabbondanza di denaro, sempre che non si trovino soluzioni alternative all’uso della moneta.
Non sanno che alla piena indipendenza corrisponde la stampa di moneta nazionale sovrana, gli stipendi non verrebbero penalizzati, anzi… slegati da logiche del fondo monetario internazionale la moneta, avrebbe piena funzionalità in ottica popolare, le pensioni sarebbero comunque dovute dall’italia, o dallo stato nel quale si è lavorato, in caso contrario verrebbero accreditate dalla nuova nazione sovrana, la disoccupazione risulterebbe azzerata, perchè la nuova nazione avrebbe interesse a far girare l’economia, con risorse finanziarie abbondanti, dato che stampare moneta sovrana è molto più vantaggioso che farsela “prestare”. Chiunque avrebbe un reddito tale da consentirgli una vita serena, mano a mano bisognerebbe invogliare la gente a slegarsi da logiche consumistiche, che fanno comodo, in genere, alle multinazionali, ridando un senso concreto alla vita semplice e sana, ci slegherebbe di conseguenza dal bisogno di sottostare ai diktat della comunità medica e farmaceutica imperante altrove, e, ciliegina sulla torta, consentiremo il rientro di eventuali emigrati sparsi nel mondo, per via del fatto certo che l’economia nazionale decollerà, sostenuta da moneta statale e non privata, sganciata ormai da logiche monetariste e globaliste dalla voracità spaventosa imposte dalle elite dominanti.
E le tasse? La stragrande maggioranza della popolazione non sarà tenuta a pagare tasse, o imposte, esse avranno un senso solo in due casi: serviranno per riequilibrare disparità economiche troppo accentuate tra cittadini, e nel caso in cui ci sia in circolazione sovrabbondanza di denaro, sempre che non si trovino soluzioni alternative all’uso della moneta.
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