lunedì 31 ottobre 2016

La fabbrica dell'indigenza

Villasor è una contrada in  terra di sardegna, città antichissima, storicamente ha sempre avuto grande rilevanza nel circondario, fino a che un mostro dalle cento teste e dai molle tentacoli ha distrutto l'economia locale.
Fino a che imperava la civiltà contadina, pur con i suoi anacronismi e disparità, la sua popolazione se la è sempre cavata egregiamente.

 
Poi i suoi abitanti si sono fatti ingabbiare da paradigmi innaturali, hanno creduto che abbandonando la naturalità del vivere, e l'economia rurale, la loro condizione sarebbe migliorata.
Le promesse delle elite di potere dominanti, mentendo, le hanno fatto credere che un futuro diverso, migliore, era possibile.
Nessuno mai, prima dell'avvento della fabbrica della povertà, l'europa unita, si è suicidato per indigenza.
Poi arrivò il mostro europeo, con le sue promesse mai mantenute, e i sorrensi abbandonarono attività rurali fiorenti, per un sogno fittizio, non avevano capito che l'europa è stata creata dalle oligarchie, e per le oligarchie.
Non avevano capito che l'europa è nata per distruggere, per indigenziare, per plagiare, e per sottomettere la gente alle elite di potere.

Senza quelle false promesse, mai i sorrensi avrebbero estirpato quella risorsa di eccellenza che risponde al nome di viticoltura.
Ma è di una altra storia che voglio scrivere, storia industriale, storia di promesse vane dispensate in maniera criminale.
Esisteva, in contrada sorres, l'unico zuccherificio ubicato in sardegna, nessuno, in una economia di mercato, visto che dava lavoro a operai e agricoltori, con un indotto di tutto rispetto, avrebbe pensato di smantellare una simile risorsa, della quale beneficiava tutta la sardegna.
L'europa decise che in sardegna non si sarebbe più dovuto produrre zucchero, promise una riconversione dell'industria da saccarifera a cartacea, instillò nella mente degli agricoltori l'idea di nuove coltivazioni, di nuovi introiti.

Abbandonare la barbabietola da zucchero, per una ipotetica coltivazione di una varietà agricola di cui non ricordo il nome, è stato truffaldino e deleterio.
Le false promesse europee caddero il giorno che con una serie di esplosioni controllate, venne fatta tabula rasa dello stabilimento, lasciando sul campo macerie, inquinamento, una miriade di operai a spasso, e l'agricoltura privata di una fondamentale risorsa.
Questa è la storia della contrada di sorres, una contrada che quando ha ceduto alle sirene europee, abbandonando la ruralità storica che la ha fatta diventare grande, ha deciso il suo inesorabile declino.
L'europa è la fabbrica dell'indigenza, dove arriva l'europa, arriva la fame e l'abbandono, arrivano i suicidi per povertà.

La comunità europea è stata costruita dalle oligarchie, dalle multinazionali, in sfregio alla gente.
Una costruzione ideata per rendere la gente dipendente da scartoffie e banche, la grande mentitrice, la stupratrice mondialista delle istanze della gente, a beneficio delle multinazionali e della globalizzazione.
L'adozione della moneta privata, e i trattati criminali firmati da servi delle fetenzìe, che dicono di essere stati eletti dalla gente, hanno fatto il resto, a beneficio delle elite, non certo della gente.

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